Moderno e contemporaneo. La mostra, che fa parte del progetto Architettura 2000 nell'ambito delle iniziative di Bologna 2000, Capitale Europea della Cultura, non è di carattere storico, né si propone come uno studio filologico sull'opera di questo importante architetto italiano nato a Bologna. Si tratta invece di una mostra rappresentativa, di una sorta di "memoria" odierna sulla figura di Vaccaro, un "occhio nuovo" su gran parte delle opere di una delle figure di spicco dell'architettura moderna italiana.
Moderno e contemporaneo.
La mostra, che fa parte del progetto Architettura 2000
nell'ambito delle iniziative di Bologna 2000, Capitale Europea della
Cultura, non è di carattere storico, né si propone come uno studio
filologico sull'opera di questo importante architetto italiano nato a
Bologna. Si tratta invece di una mostra rappresentativa, di una sorta di
"memoria" odierna sulla figura di Vaccaro, un "occhio nuovo" su gran parte
delle opere di una delle figure di spicco dell'architettura moderna
italiana.
La mostra offrirà ad un vasto pubblico l'occasione di apprezzare queste
architetture attraverso strumenti di lettura immediata, quali i plastici e
le fotografie, e di approfondire la conoscenza della figura di Vaccaro, il
quale ha certamente ampliato gli orizzonti dell'architettura moderna
bolognese, includendola nel più generale panorama dell'architettura italiana
ed europea.
Le opere in mostra sono le fotografie d'epoca degli edifici e i disegni
originali dei progetti. A fianco saranno collocate le foto "nuove" di
Gabriele Basilico, foto attuali degli edifici che ne offrono una rilettura e
una interpretazione contemporanea. Per l'occasione sono stati realizzati
inoltre anche alcuni plastici, usando materiali nuovi e inconsueti, che
valorizzano il carattere anticipatorio di talune opere, e offrono lo spunto
di una riflessione critica sulle relazioni tra il linguaggio architettonico
moderno e quello contemporaneo.
Gli edifici rappresentati in mostra segnano i periodi salienti del lavoro
di Vaccaro e si pongono come esplicito confronto con il dibattito europeo:
dal Modernismo dei primi Anni Trenta (Palazzo delle Poste e Telegrafi a
Napoli 1928/1936) alla successiva apertura razionalista (Scuola di
Ingegneria a Bologna 1931/1935 e Colonia Marina dell'Agip a Cesenatico
1936//1938), fino al dibattito sulla grande città e sul "nuovo" linguaggio
dal dopoguerra in poi (Quartiere C.E.P. di via della Barca a Bologna
1958/1962 e Asilo Nido dell'Unità Galleana (quartiere INA-CASA) a Piacenza
1953/55. Di grande qualità anche gli edifici religiosi rappresentati: la
Basilica di S. Antonio Abate a Recoaro Terme 1949/51 e la Chiesa di S.
Giovanni Bosco a Bologna 1958/64.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da SKIRA che alterna le
immagini d'epoca alle foto di Basilico.
SCHEDA TECNICA DELLA MOSTRA
SEDE: Spazio espositivo San Mattia, Via Sant'Isaia 14/A Bologna
INGRESSO LIBERO
INAUGURAZIONE: Venerdì 6 ottobre 2000, ore 17.00 Spazio espositivo San
Mattia
ENTE PROMOTORE: Architettura 2000. Progetto di Bologna 2000 Città Europea
della Cultura
COMITATO ORGANIZZATORE:
Giordano Gasparini, Direttore Comitato per Bologna 2000
Elio Garzillo, Soprintendente per i Beni Ambientali e Architettonici
dell'Emilia
Arrigo Pareschi, Preside Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di
Bologna
Giorgio Trebbi, Presidente Oikos Centro Studi dell'Abitare
Stefano Zironi, Presidente Ordine degli Architetti di Bologna
Giovanni Gasparini, Presidente Ordine degli Ingegneri di Bologna
Luca di Montezemolo, Presidente BolognaCongressi S.p.a.
CURATORE: ARCHIVIO VACCARO ROMA
COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO: Valentina Ridolfi e Paola Monari
INFORMAZIONI: tel:051-203040 + 051-204690
CATALOGO: Skira Editore- Milano. A cura di Luca Molinari
UFFICIO STAMPA: Studio Pesci, tel e fax 051-269267
Ufficio stampa Bologna 2000, Francesca Puglisi, tel:051-2912514,
fax:051-2912516
email: francesca.puglisi@comune.bologna.it