LipanjePuntin artecontemporanea
Silence-Light Exercises. La mostra raccoglie una serie di lavori realizzati tra il 2003 e il 2004 e dominati dalla presenza ossessiva del bianco come metafora della coagulazione degli istanti e dell'eccesso di luce come congelazione dell'atmosfera. Sculture, disegni e una video-installazione che suggeriscono una riflessione intorno all'incomunicabilita', al silenzio, all'impossibilita' della parola e alla dissoluzione delle identita'. Tutti i lavori sono stati concepiti per la specificita' dello spazio
Giovedì 3 giugno 2004 LipanjePuntin artecontemporanea ha il piacere di presentare Silence-Light Exercises, una nuova mostra personale di Bernardà Roig (Palma de Mallorca, 1965) che segue di alcuni giorni la presentazione della personale Frost presso la Galleria Academia di Salisburgo.
Silence-Light Exercises raccoglie una serie di lavori realizzati tra il 2003 e il 2004 e dominati dalla presenza ossessiva del bianco come metafora della coagulazione degli istanti e dell'eccesso di luce come congelazione dell'atmosfera. Scrive Roig: ''Per me il bianco significa l'assenza dello scenario empirico. La disposizione di un luogo che appartiene soltanto alla nebulosa del sogno che non fa altra cosa se non consigliare un crimine.''
Sono sculture, disegni e una video-installazione che suggeriscono una riflessione intorno all'incomunicabilità , al silenzio, all'impossibilità della parola e alla dissoluzione delle identità . Tutti i lavori sono stati concepiti per la specificità dello spazio, creando così un gioco di relazioni e tensioni dove ognuno di essi si rapporta con gli altri e dove la continua visione delle opere da parte dello spettatore costituisce la scena, integrando così lo spazio e le caratteristiche proprie dello stesso con l'identità del progetto.
È questa una mostra che parla di purezza e chiarezza, dove il tratto dei disegni è decisamente più preciso e probabilmente più chirurgico rispetto ai lavori precedenti. Tutto l'insieme delle opere sente la necessità sia della precisione che della coerenza della pittura, in quanto lo spazio contiene le figure e al contempo la loro messa in scena.
Gli spazi espositivi sono dominati dalla presenza dell'opera Father (Miscommunication Exercises) da cui si articola tutto il percorso visuale della mostra e attraverso cui si esplicano i suoi significati. Scrive ancora Roig: ''Father è una scultura a dimensione reale realizzata in resina di poliestere ottenuta da un calco completo della figura intera di mio padre. Egli sta seduto senza ascoltare, tappandosi le orecchie con entrambe le mani in una postura di grande tensione. Di fronte a lui c'è una proiezione senza suono in formato dvd (3x5 metri) del suo stesso volto in atteggiamento aggressivo e recriminatorio. Questa è una delle prime opere in cui lavoro con calchi di persone reali per poter dare un' immagine più pertinente alle figure stesse. In questo caso, a livello simbolico, il padre rappresenta l'elemento d'incomunicabilità sostanziale che genera solitudine nell'individuo. Questa incomunicabilità smisurata che ti distrugge schiacciandoti definitivamente la testa, non solo è la conseguenza dello scontro con il potere e l'autorità , ma meglio ancora il riconoscimento e la conferma a posteriori della fragilità stessa dell'autorità e della sua incapacità di dare garanzie.''
Questa scultura è integrata da tre disegni di grande formato che rappresentano lo stato d'assenza di attenzione. Disegni di linea precisa, ordinati quasi senza espressione e dove il tratto è stato come assorbito dallo sfondo bianco, uno sfondo di luce eccessiva. ''Questi disegni di Father hanno un taglio all'altezza dello sguardo, un taglio di luce, una luce che ferisce lo sguardo. È una luce interiore che salva la coscienza, la memoria e che dimostra che proprio per questo guardare, oggi, è un atto eroico. Si tratta come sempre di organizzare una concatenazione di riflessioni che ci permetta di catturare quelle sensazioni in fuga che produce l'esperienza estetica. Come dice Blanchot, ....Ormai non possiedo più occhi, ma solo ferite.''
Fra le personali più recenti di Bernardà Roig si segnalano:
2004
Perplexity Exercises, Galeria Bores&Mallo, Lisboa, Portugal
Frost, Galerie Academia, Salzburg, Austria
2003
Father (Miscommunication Exercises), Galerie Stephan Ropke, Köln, Germany
Golpear el instante, GalerÃa Miguel Marcos, Barcelona, Spain
Leidy B., Velan Center per l'arte contemporanea, Torino, Italia
2002
Darkness and Insight, Claire Oliver Gallery, NYC, USA
Levántate y anda, GalerÃa Max Estrella, Madrid
Leidy B., MEIAC, Museo Extremeño e Iberoamericano de Arte Contemporáneo, Cáceres
Headless, La Caja Negra Editiones, Madrid, Spain
Inaugurazione: Giovedì 3 giugno 2004 - Dalle ore 19.00
Orario di galleria: 11.00 - 19.30 o su appuntamento
Lunedì e festivi chiuso
LipanjePuntin artecontemporanea
Via Diaz 4 - 34121 Trieste - Italia