Mario Sironi
Plinio Codognato
Aldo Mazza
Ugo di Lazzaro
Alberto Mastroianni
Giuseppe Magagnoli
Mario Gros
Gino Boccasile
Tito Corbella
Tato
Cesare Gobbo
Luigi Martinati
Attilio Morbiducci
Mario Borgoni
Maurizio Scudiero
Massimo Cirulli
Una originale mostra dedicata alla storia del volo in Italia attraverso i manifesti e l'aereopittura futurista. Il 1908 può essere considerato l'anno che apre l'era del volo aereo in Italia. Nel maggio di quell'anno infatti Léon Delagrange volava su Roma, e un mese dopo ripeteva l'impresa nei cieli di Milano e Torino.
L'Aviazione nei manifesti e nell'Aereopittura futurista, 1908/1940.
In occasione dell'inaugurazione della nuova Aerostazione.
Il 1908 può essere considerato l'anno che apre l'era del volo aereo in Italia.
Nel maggio di quell'anno infatti Léon Delagrange volava su Roma, e un mese dopo
ripeteva l'impresa nei cieli di Milano e Torino. L'emozione sollevata dal
librarsi del piccolo Voisin, ai comandi del pilota francese, era tale che
bastava la scritta "Delagrange volerà ", impressa sui manifesti, per richiamare
folle di curiosi.
Sarà proprio una di quelle rarissime affiches ad aprire la grande mostra "Ali
d'Italia. L'Aviazione nei manifesti e nell'Aereopittura futurista, 1908/1938"
con cui la SAB, Società Aereoporto G. Marconi di Bologna inizierà la fitta serie
di eventi organizzati in occasione dell'inaugurazione della nuova Areostazione
dell'aereoporto bolognese.
Ad ospitare l'ampia rassegna, in calendario dal 7 Ottobre al 19 Novembre 2000
(aperta, con ), saranno le grandi
sale della nuova Aereostazione e un padiglione esterno di oltre 500 mq
appositamente allestito sul piazzale antistante l'atrio Partenze.
La mostra, ideata e realizzata dalla Massimo Cirulli - Publicity and Print
Organization di New York, è curata da Maurizio Scudiero che si avvale di un
comitato scientifico composto, oltre che dall'organizzatore e dal curatore, da
Carlo Clo, Maria Fede Caproni, Giampiero Mughini, Sonia Pellegrini.
I manifesti esposti, molti sino ad oggi inediti, accompagnarono, con le loro
immagini litografiche dai colori vivaci, la nascita e l'imporsi del volo in
Italia, da quel fatidico 1908 agli anni precedenti il secondo conflitto
mondiale. A firmare questi capolavori della storia della grafica e del costume
sono artisti come Mario Sironi, Plinio Codognato, Aldo Mazza, Ugo di Lazzaro,
Alberto Mastroianni, Giuseppe Magagnoli detto Maga, Mario Gros, Gino
Boccasile, Tito Corbella, Tato, Cesare Gobbo, Luigi Martinati, Attilio
Morbiducci, Mario Borgoni. Si trata di opere di grandi dimensioni, che
raggiungono anche i 3 metri di lato e a Bologna, se ne potranno ammirare più di
70, frutto di una attentissima selezione.
Nella sezione dedicata a "I Manifesti Commemorativi" rivivono gli eventi che
hanno caratterizzato il percorso dell'aviazione italiana: dai primi Circuiti
Aerei di Brescia, Milano o Firenze (1908/1911), ai molti Raid Aerei come il
Parigi-Roma-Torino del 1911, alle Trasvolate Atlantiche di Cesare Balbo del 1931
e 1933 (manifesti inediti), alle numerose giornate dell'Ala, eventi promozionale
di massa, alle più varie Riunioni Aviatorie.
L'imporsi del nuovo mezzo, comporta anche investimenti pubblicitari e a "I
Manifesti Pubblicitari e di Propaganda" è riservata la seconda sezione della
Mostra. A commissionare quelle affiches furono le nascenti compagnie aeree
civili come l'Ala Littoria e la Lati (Linee Aeree Transcontinentali Italiane);
altre annunciavano i Concorsi per Piloti per il reclutamento di giovani
nell'aeronautica militare, pubblicizzavano le ditte costruttrici dei primi aerei
e delle ditte distributrici di carburante, o informavano sui Saloni e sulle
Esposizioni Internazionali dedicati al volo.
Il mezzo aereo è soggetto o partner di eventi soprattutto cinematografici, come,
ad esempio, Luciano Serra pilota del 1938 con Amedeo Nazzari, o La Conquista
dell'Aria con Carlo Ninchi, come, puntualmente, da conto la terza sezione della
esposizione bolognese.
La mostra prevede inoltre circa quaranta opere di artisti appartenenti al
Futurismo di cui l'Aeropittura rappresentò una pagina fondamentale.
Preannunciata da vari contributi teorici e figurativi l'Aeropittura prende corpo
a ridosso della fondazione dell'Arma Aereonautica Italiana.
L'attività degli aviatori italiani, fatta di record, raid e trasvolate, per i
futuristi sembra veramente incarnare il mito della velocità , ma anche quello del
futuro, ovvero di un futuro liberato dalle contingenze terrene.
In questa sezione saranno esposte opere di Depero, Baldessari, Azari, Tato,
Ambrosi, Munari, Canevari, Gambini, Sironi, Korompay, Lepore, Di Bosso, Delle
Site, Peruzzi, Fontana, Francisci, Di Lazzaro, Contini, Melis, Saladin, Vottero,
ed altri, provenienti da varie collezioni private e pubbliche, fra cui il Museo
Caproni.
Accanto ai capolavori della grafica, l'esposizione da spazio ai "Memorabilia":
cimeli, documenti e curiosità (paracaduti, tute, occhiali, frammenti,),
appartenenti ad aviatori famosi fra i quali Balbo e D'Annunzio, e poi modelli in
scala di aerei degli anni Venti, Trenta.
Un'interessante appendice è dedicata, infine, a "La Storia dell'Aviazione a
Bologna".
Sin dalla fine del 700 le piazze italiane furono teatro di innumerevoli ascese
ad opera di temerari aeronauti provenienti da vari paesi europei. A loro volta
aeronauti italiani giravano le piazze europee. A Londra, il bolognese conte
Augusto Zambeccari raggiunse il primato aerostatico in Inghilterra lanciando nel
novembre del 1783 il primo pallone. Accanto al conte Zambeccari, padre della
mongolfiera italiana, saranno ricordati la contessa Bonmartini, aviatrice
bolognese, e le Officine Riva Calzoni, fornitrici di materiale aeronautico.
Accompagnerà la mostra un catalogo con riprodotte a colori tutte le opere e con
saggi di Maurizio Scudiero, Giampiero Mughini e Maria Fede Caproni.
Ingresso libero.
Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 18.
Per informazioni:
Studio Esseci, tel. 049 663499, fax. 049 655098