Aeroporto Guglielmo Marconi
Bologna
via del Triumvirato, 84
051 6479615

Ali d'Italia
dal 6/10/2000 al 19/11/2000
049 663499 FAX 049 655098

Segnalato da

Studio Esseci




 
calendario eventi  :: 




6/10/2000

Ali d'Italia

Aeroporto Guglielmo Marconi, Bologna

Una originale mostra dedicata alla storia del volo in Italia attraverso i manifesti e l'aereopittura futurista. Il 1908 può essere considerato l'anno che apre l'era del volo aereo in Italia. Nel maggio di quell'anno infatti Léon Delagrange volava su Roma, e un mese dopo ripeteva l'impresa nei cieli di Milano e Torino.


comunicato stampa

L'Aviazione nei manifesti e nell'Aereopittura futurista, 1908/1940. In occasione dell'inaugurazione della nuova Aerostazione.

Il 1908 può essere considerato l'anno che apre l'era del volo aereo in Italia. Nel maggio di quell'anno infatti Léon Delagrange volava su Roma, e un mese dopo ripeteva l'impresa nei cieli di Milano e Torino. L'emozione sollevata dal librarsi del piccolo Voisin, ai comandi del pilota francese, era tale che bastava la scritta "Delagrange volerà", impressa sui manifesti, per richiamare folle di curiosi.

Sarà proprio una di quelle rarissime affiches ad aprire la grande mostra "Ali d'Italia. L'Aviazione nei manifesti e nell'Aereopittura futurista, 1908/1938" con cui la SAB, Società Aereoporto G. Marconi di Bologna inizierà la fitta serie di eventi organizzati in occasione dell'inaugurazione della nuova Areostazione dell'aereoporto bolognese.

Ad ospitare l'ampia rassegna, in calendario dal 7 Ottobre al 19 Novembre 2000 (aperta, con ), saranno le grandi sale della nuova Aereostazione e un padiglione esterno di oltre 500 mq appositamente allestito sul piazzale antistante l'atrio Partenze.

La mostra, ideata e realizzata dalla Massimo Cirulli - Publicity and Print Organization di New York, è curata da Maurizio Scudiero che si avvale di un comitato scientifico composto, oltre che dall'organizzatore e dal curatore, da Carlo Clo, Maria Fede Caproni, Giampiero Mughini, Sonia Pellegrini.

I manifesti esposti, molti sino ad oggi inediti, accompagnarono, con le loro immagini litografiche dai colori vivaci, la nascita e l'imporsi del volo in Italia, da quel fatidico 1908 agli anni precedenti il secondo conflitto mondiale. A firmare questi capolavori della storia della grafica e del costume sono artisti come Mario Sironi, Plinio Codognato, Aldo Mazza, Ugo di Lazzaro, Alberto Mastroianni, Giuseppe Magagnoli detto Maga, Mario Gros, Gino Boccasile, Tito Corbella, Tato, Cesare Gobbo, Luigi Martinati, Attilio Morbiducci, Mario Borgoni. Si trata di opere di grandi dimensioni, che raggiungono anche i 3 metri di lato e a Bologna, se ne potranno ammirare più di 70, frutto di una attentissima selezione.

Nella sezione dedicata a "I Manifesti Commemorativi" rivivono gli eventi che hanno caratterizzato il percorso dell'aviazione italiana: dai primi Circuiti Aerei di Brescia, Milano o Firenze (1908/1911), ai molti Raid Aerei come il Parigi-Roma-Torino del 1911, alle Trasvolate Atlantiche di Cesare Balbo del 1931 e 1933 (manifesti inediti), alle numerose giornate dell'Ala, eventi promozionale di massa, alle più varie Riunioni Aviatorie.

L'imporsi del nuovo mezzo, comporta anche investimenti pubblicitari e a "I Manifesti Pubblicitari e di Propaganda" è riservata la seconda sezione della Mostra. A commissionare quelle affiches furono le nascenti compagnie aeree civili come l'Ala Littoria e la Lati (Linee Aeree Transcontinentali Italiane); altre annunciavano i Concorsi per Piloti per il reclutamento di giovani nell'aeronautica militare, pubblicizzavano le ditte costruttrici dei primi aerei e delle ditte distributrici di carburante, o informavano sui Saloni e sulle Esposizioni Internazionali dedicati al volo.

Il mezzo aereo è soggetto o partner di eventi soprattutto cinematografici, come, ad esempio, Luciano Serra pilota del 1938 con Amedeo Nazzari, o La Conquista dell'Aria con Carlo Ninchi, come, puntualmente, da conto la terza sezione della esposizione bolognese.

La mostra prevede inoltre circa quaranta opere di artisti appartenenti al Futurismo di cui l'Aeropittura rappresentò una pagina fondamentale. Preannunciata da vari contributi teorici e figurativi l'Aeropittura prende corpo a ridosso della fondazione dell'Arma Aereonautica Italiana.

L'attività degli aviatori italiani, fatta di record, raid e trasvolate, per i futuristi sembra veramente incarnare il mito della velocità, ma anche quello del futuro, ovvero di un futuro liberato dalle contingenze terrene.

In questa sezione saranno esposte opere di Depero, Baldessari, Azari, Tato, Ambrosi, Munari, Canevari, Gambini, Sironi, Korompay, Lepore, Di Bosso, Delle Site, Peruzzi, Fontana, Francisci, Di Lazzaro, Contini, Melis, Saladin, Vottero, ed altri, provenienti da varie collezioni private e pubbliche, fra cui il Museo Caproni.

Accanto ai capolavori della grafica, l'esposizione da spazio ai "Memorabilia": cimeli, documenti e curiosità (paracaduti, tute, occhiali, frammenti,), appartenenti ad aviatori famosi fra i quali Balbo e D'Annunzio, e poi modelli in scala di aerei degli anni Venti, Trenta.

Un'interessante appendice è dedicata, infine, a "La Storia dell'Aviazione a Bologna".

Sin dalla fine del 700 le piazze italiane furono teatro di innumerevoli ascese ad opera di temerari aeronauti provenienti da vari paesi europei. A loro volta aeronauti italiani giravano le piazze europee. A Londra, il bolognese conte Augusto Zambeccari raggiunse il primato aerostatico in Inghilterra lanciando nel novembre del 1783 il primo pallone. Accanto al conte Zambeccari, padre della mongolfiera italiana, saranno ricordati la contessa Bonmartini, aviatrice bolognese, e le Officine Riva Calzoni, fornitrici di materiale aeronautico.

Accompagnerà la mostra un catalogo con riprodotte a colori tutte le opere e con saggi di Maurizio Scudiero, Giampiero Mughini e Maria Fede Caproni.

Ingresso libero.
Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 18.

Per informazioni:
Studio Esseci, tel. 049 663499, fax. 049 655098

IN ARCHIVIO [5]
Alessandro Sciaraffa
dal 26/1/2012 al 25/2/2012

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede