Rumore bianco. Mostra personale. Il rumore bianco e' una forma di silenzio apparente, un'onda o una radiazione di frequenza tanto indifferenziata da non essere immediatamente percepibile; una forma di paradosso acustico che fa si' che si percepisca il rumore solo al momento della sua assenza: ci si rende conto che si stava sentendo un rumore e non un silenzio solo quando si verifica un silenzio effettivo.
Rumore bianco
Il rumore bianco è una forma di silenzio apparente, un'onda o una radiazione di frequenza tanto indifferenziata da non essere immediatamente percepibile; una forma di paradosso acustico che fa sì che si percepisca il rumore solo al momento della sua assenza: ci si rende conto che si stava sentendo un rumore e non un silenzio solo quando si verifica un silenzio effettivo.
Rumore bianco è il titolo dell'ultimo ciclo di opere di Andrea Mariconti: quattordici tele a viraggio bianco, di piccolo formato, in cui è traslata visivamente la medesima dinamica che informa il fenomeno acustico.
Dopo la pur recente serie Interferenze, concentrata sulla presenza, anche parziale o interrotta, della figura umana nello spazio abitativo, sul suo rapporto con lo spazio stesso e gli oggetti che lo definiscono, queste ultime opere raggiungono un ulteriore grado di rarefazione cromatica e compositiva.
Le tensioni costruttive che nei primi lavori erano affidate a un uso calibrato e, appunto, 'interferito' di materiali diversi, organici e inorganici (olio e acrilico, carta da fotocopiatrice e carta di riso, legno, cenere e limatura di ferro) oltre che a una visione sovrapposta e simultanea di una figurazione di stampo classicista e, in trasparenza, di una composizione spaziale rigorosa e minimalista, ora sono tradotte in una dimensione temporale.
La visione bianca e frammentata, apparentemente ferma e silenziosa, di una tavola apparecchiata con piatti e stoviglie nell'istante precedente e successivo al pasto, descrive, al fondo, una dinamica invisibile, più adatta a essere percepita come radiazione dello spazio che come presenza oggettuale nello spazio.
Eppure anche questo tipo di visione mantiene come punto focale la presenza dell'uomo, per quanto attraverso un paradosso; è, in definitiva, una forma di presenza in assenza: nell'attesa degli oggetti per l'azione umana e, poi, nei segni dell'azione umana sugli oggetti.
Inaugurazione giovedì 10 giugno alle ore 21:00
PERIODO: dal 10 giugno al 10 luglio 2004
CURA MOSTRA E CATALOGO: Francesco Gesti
UFFICIO STAMPA: Galleria Arturarte
Dal lunedì al venerdì, 9-18, sabato e domenica su appuntamento
SEDE: Galleria Arturarte
Via Cassia km 36,300, Zona Industriale Settevene Nepi (VT)