Arengario
Milano
Piazza Duomo
02 88450150 FAX 02 88450568

Giovanni Verga
dal 6/9/2004 al 26/9/2004
02 88450150 FAX 02 88450568

Segnalato da

Emanuela Rotoli




 
calendario eventi  :: 




6/9/2004

Giovanni Verga

Arengario, Milano

Scrittore fotografo. Un aspetto finora sconosciuto di uno dei padri del Verismo, Giovanni Verga: la sua passione per la fotografia. Un modo diverso e non noto per raccontare le sue storie, fermate in immagini di intensa semplicita', di racconti quotidiani, di facce comuni. Milano svela al grande pubblico cento foto scattate da Giovanni Verga.


comunicato stampa

Scrittore fotografo

All'Arengario di Milano dal 7 al 26 settembre 2004 cento fotografie provenienti dall'Archivio Fotografico della Fondazione 3M Italia, scattate dallo scrittore siciliano.

I ricavati della mostra alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori

Milano, luglio 2004 - Un aspetto finora sconosciuto di uno dei padri del Verismo, Giovanni Verga: la sua passione per la fotografia. Un modo diverso e non noto per raccontare le sue storie, fermate in immagini di intensa semplicità, di racconti quotidiani, di facce comuni. Dal 7 al 26 settembre 2004 Milano svela al grande pubblico cento foto scattate da Giovanni Verga, tutte provenienti dall'Archivio Fotografico della Fondazione 3M, ed esposte per la prima volta al Palazzo dell'Arengario. Promossa dalla Fondazione 3M in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e curata da Roberto Mutti, la mostra "Giovanni Verga Scrittore Fotografo" ha anche una finalità benefica: il ricavato dei biglietti e del catalogo sarà devoluto alla sezione milanese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori a sostegno del progetto "Strada della guarigione".

Le immagini esposte nella mostra sono immagini semplici, non pretenziose. Tuttavia il Verga fotografo, non sempre ineccepibile dal punto di vista tecnico, risulta essere efficace e immediato tanto quanto il Verga scrittore.

"Potrà forse apparire sorprendente che lo scrittore Giovanni Verga fosse anche un appassionato fotografo", dichiara Roberto Mutti, curatore della mostra. "Proprio come i suoi amici Capuana e De Roberto (e come Émile Zola in Francia o Jack London in Inghilterra), Verga con le sue opere ribadisce lo stretto rapporto che lega letteratura e fotografia. Nonostante la scoperta delle lastre su cui lo scrittore siciliano aveva impresso le sue immagini risalga al 1970, la conoscenza delle sue fotografie è poco nota presso il grande pubblico. Con questa mostra ci poniamo l'obiettivo di colmare questa carenza e di dare un contributo al dibattito su rapporti e interdipendenze tra arti diverse".

Così come nei suoi romanzi e nelle sue novelle, anche nella sua produzione fotografica Verga interpreta e cerca di riprodurre soprattutto un paesaggio umano. Accanto ai numerosi ritratti di parenti e amici, nella mostra "Giovanni Verga, scrittore fotografo" compaiono immagini della Catania non aristocratica che svelano una continuità con il Verga scrittore. Fattori, contadini, massari, cameriere e tutta una gran quantità di uomini e donne, sono ripresi nella loro semplicità, inseriti nel loro ambiente quotidiano o in luoghi comuni, come un terrazzino della casa catanese dello scrittore-fotografo, utilizzati come set fotografico in alternativa a muri decorati o semplici teli. Le posture, gli abiti, lo stesso modo di ripresa rappresentano indizi importanti capaci di comunicare molto dello stile di vita, dell'estetica e della storia del tempo.

Verga fotografo non si dedica solo al ritratto. Con uguale interesse realizza scatti di paesaggi. La Sicilia è spesso presente nelle sue visioni delle campagne come in quelle urbane (con evidenti analogie letterarie con quanto descriveva nelle pagine scritte). Ma altri e più inaspettati paesaggi sono quelli dei laghi lombardi o di Bormio e dei suoi dintorni, che Verga ebbe modo di visitare partendo da Milano.

Le cento immagini della mostra "Giovanni Verga, scrittore fotografo" provengono tutte dall'Archivio Fotografico della Fondazione 3M. Non si tratta di fotografie originali, ma di stampe recenti ricavate indirettamente, attraverso interventi digitali realizzati da Lorenzo Ceva Valla, dalle lastre in vetro verghiane. Queste, date le loro precarie condizioni, sono risultate troppo delicate per essere maneggiate: alcune lastre, infatti, hanno subito danni alle emulsioni (che in qualche caso si sono addirittura parzialmente distaccate per colpa dell'umidità) o sono state addirittura accidentalmente rotte.

L'Archivio Fotografico della Fondazione 3M Italia, oltre alle immagini di Verga, conserva trentamila fotografie tra lastre, dagherrotipi, stampe originali e negativi. In questo spazio è raccolta la storia del marchio Ferrania e dell'omonima rivista che, dal '46 al '67, ha raccontato la storia del nostro paese attraverso le foto e l'evoluzione del costume.

L'allestimento della mostra "Giovanni Verga, scrittore fotografo", curato dagli architetti Ester Garzonio e Leonardo Nava, punta soprattutto sull'aspetto documentario cercando di esaltare la delicatezza e la schiettezza dell'autore; in questo si avvarranno del supporto tecnologico fornito da 3M per l'elaborazione e la stampa digitale raccontando la fotografia di un autore per molti versi ancor oggi sorprendente.

A corredo delle fotografie delle scrittore-fotografo, RAITECHE presenta "Verga visto dalla tv" di Silvana Palumbieri. Il programma breve "Verga visto dalla TV" è composto da registrazioni, letture, film a lungometraggio, balletti, opere liriche e sceneggiati delle opere letterarie verghiane. E consente anche di dar vita ad una proposta critica per comparare i modi di trasposizione messi in atto dai linguaggi visivi. Balletto e pièce teatrale ripresi dalla televisione (La Lupa), opera lirica, balletto e film (Cavalleria rusticana), riduzione televisiva e grande progetto filmico (I Malavoglia e La terra trema). In questo romanzo è di straordinario interesse confrontare e analizzare come il linguaggio cinematografico possa realizzare "l'impersonalità dell'arte" propugnata da Verga. Nella più importante opera televisiva verghiana Mastro Don Gesualdo – prima produzione RAI su pellicola – Giacomo Vaccari esperimenta profondità di campo, frasi dialettali e quadri corali anziché l'iterato ricorso ai primi piani degli sceneggiati degli anni '60.

Completa la mostra il catalogo edito da De Agostini "Giovanni Verga Scrittore Fotografo", che sarà in vendita in mostra al costo di 25 euro.

Guido Bezzola, che si è occupato dell'introduzione del catalogo della mostra, descrive così le opere dello scrittore-fotografo: "Abbiamo innanzi a noi una serie di fotografie verghiane scattate o fatte scattare in età relativamente tarda, per cui acquistano un valore particolare se vogliamo interpretarle appunto come un'altra opera di Verga, scritta con la luce invece che con la penna...uò notare come certi sentimenti, certi legami, certa maniera nell’affrontare i soggetti mostrino senza dubbio una continuità non interrotta col Verga scrittore".

Gianni Ravasi Presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Milano racconta il motivo della finalizzazione della mostra al Progetto "Strada della Guarigione".

"Giovanni Verga parla dell'uomo nei suoi romanzi, fotografa l'uomo nei ritratti: questo lo accomuna alle attività della nostra Associazione, che pone l'uomo, quello malato come quello sano, al centro di un sistema che lo informi, lo tuteli e salvaguardi il suo benessere, non solo fisico, ma anche psicologico.

La scelta della finalizzazione per il ricavato di questa mostra sottolinea questo legame.

Il Progetto "Strada della Guarigione" è un'iniziativa di assistenza per gli adulti e i bambini malati di tumore che risiedono a Milano, o giungono qui per cure presso i Centri Oncologici.

Per loro c'è un servizio di accompagnamento alle cure, di alloggio presso Case d'Accoglienza, di rimborso viaggi di trasferimento, un Centro d'ascolto e di assistenza per venire incontro alle loro necessità di ordine pratico e psicologico.

Nel 2003 abbiamo ospitato 830 pazienti, adulti e bambini, nelle nostre Case d'Accoglienza, abbiamo rimborsato 1756 viaggi di chi è giunto a Milano per cure, ed abbiamo accompagnato 6950 malati alle cure. Abbiamo fatto tutto questo, ma vogliamo e dobbiamo fare di più".
____________

Orari: Da martedì a domenica ore 9.30 - 17.30 –
Lunedì chiuso

Costo del biglietto di ingresso: Intero 5 euro; ridotto 4 euro; scolaresche 3 euro

Curatore: Roberto Mutti

Organizzazione mostra: Palazzo Reale – 3M

Catalogo: De Agostini

Uffici Stampa:
o 3M- MS&L Mavellia Bellodi
Simona Denti -Elena Zaco
tel. 02/77336260-220
o Assessorato Cultura e Musei Comune di Milano
Maria Grazia Vernuccio - Sara Bosco - Cristiana Tiepo
tel. 02/88450292/3
o Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
Alessandra Coen
tel. 02/2663481

Sede: Arengario, piazza Duomo - Milano

IN ARCHIVIO [13]
Martin Creed
dal 15/5/2006 al 17/6/2006

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede