Cio' che maggiormente emerge dalla rassegna e' come dietro la facciata delle immagini e dietro la superficie della pittura, Warhol afferma un'estetica basata sulla comunicazione e sulla collaborazione tra lui e quanti gli sono stati vicino. La rassegna presenta oltre a circa 200 dipinti, foto, opere grafiche, disegni, tra i quali quelli giovanili appositamente realizzati come illustrazioni per le riviste di moda newyorkesi. Inoltre materiali di supporto, come le copertine di Interview, filmati, documentazioni di moda ed oggettistica, ordinati all'interno di un ampio apparato filologico che consente di avvicinare la complessa personalita' dell'artista scomparso nel 1987 all'eta' di 59 anni
La Triennale di Milano presenta la mostra ''The Andy Warhol Show'', realizzata con la collaborazione di Chrysler, marchio del gruppo automobilistico DaimlerChrysler, per celebrare l'innovazione, la creatività e l'ispirazione di questo grande artista.
La mostra si terrà a Milano dal 22 settembre 2004 al 9 gennaio 2005 negli spazi della Triennale che espone Warhol proprio per il suo ruolo rivoluzionario non solo nell'arte, ma anche nell'ambito della grafica, della comunicazione e della moda.
Personaggio eclettico, sin dai suoi esordi Andy Warhol è considerato un emblema della cultura americana degli anni Sessanta e Settanta. Pittore, fotografo, cineasta, scrittore (filosofo e sociologo), promoter di gruppi musicali e teatrali, editore, animatore della vita mondana newyorkese, ma soprattutto grande comunicatore, Warhol creando la Factory inventò la corporation dell'artista, il sistema di lavoro della collaboration.
Andy Warhol rappresenta una delle personalità artistiche più complesse dell'intero dopoguerra e l'Italia gli rende omaggio con una grande mostra, curata da Gianni Mercurio e Daniela Morera negli spazi della Triennale di Milano.
Ciò che maggiormente emerge da questa rassegna è come dietro la facciata delle immagini e dietro la superficie della pittura, Warhol afferma un'estetica basata sulla comunicazione e sulla collaborazione tra lui e quanti gli sono stati vicino.
Considerevole il nucleo delle opere presentate da questa portentosa rassegna, che oltre a circa 200 dipinti, è ricca di foto, opere grafiche, disegni, tra i quali quelli giovanili appositamente realizzati come illustrazioni per le riviste di moda newyorkesi.
Non mancano inoltre materiali di supporto, come le copertine di Interview, filmati, documentazioni di moda ed oggettistica, ordinati all'interno di un ampio apparato filologico che consente di avvicinare la complessa personalità dell'artista di Pittsburgh scomparso nel 1987 all'età di 59 anni.
Quanta basta per comprendere che ''The Andy Warhol Show'' si qualifica come una delle mostre più originali e complete a lui dedicate in Europa, di certo la più vasta realizzata in Italia fino ad oggi.
La mostra è resa possibile grazie alla partecipazione di importanti collezioni e istituzioni pubbliche e private internazionali, tra le quali The Warhol Museum di Pittsburgh e The Andy Warhol Foundation di New York.
I temi fondanti l'estetica di Warhol sono affrontati attraverso opere tra le più rappresentative. L'ampio ventaglio delle icone warholiane è largamente rappresentato:
– mito bellezza-successo-potere (ritratti di Marilyn, Liz Taylor, Elvis Presley, Jaqueline Kennedy, Mao);
– consumismo (Campbell's Soup, Brillo Box, Dollar Sign);
– advertising, la ripetizione seriale dell'immagine, i simboli tragici di catastrofi e morte (Suicide, Electric Chair, Vesuvio, incidenti stradali);
– ritratti di artisti, dealers, stilisti, amici, personaggi del jet set dalla social life, all'underground. Volti noti tra cui Leo Castelli, Ileana Sonnabend, Keith Haring, Robert Mappelthorpe, Yves Saint-Laurent, Giorgio Armani, Caroline di Monaco, Gianni Agnelli, Dennis Hopper, Jane Fonda, Grace Jones e molti altri;
– attraversamento di un'arte di matrice astratta (Camouflage, Shadows);
– Collaborations con Jean-Michel Basquiat e Francesco Clemente;
– The Last Supper, l'ultima serie di opere della sua vita presentate proprio a Milano, un mese prima della sua morte.
L'ampia rassegna fotografica dedicata all'artista raccoglie immagini di Peter Beard, Ronnie Cutrone, Fred W. McDarrah, Christopher Makos, Billy Name, Gerard Malanga, Patrick Mc Mullan, Tsen Kwong Chi, Mario Schifano, David McCabe, Victor Bokris, Anton Perich, Maripol, Maria Mulas, Edo Bertoglio. Non mancano ovviamente foto realizzate dallo stesso Warhol.
Tra i materiali filmati, oltre ad un importante documentario di Daniela Morera, dove appare in esclusiva la vendita all'asta delle collezioni dell'artista, saranno proiettati un video di Lana Jokel che intervista un Warhol insolitamente loquace ed una scelta di brani tratti da Andy Warhol TV e Factory Diaries per terminare con un video dell'artista Tracey Moffatt.
La mostra prevede inoltre la sezione Fashion and Style, con disegni e sculture pre-pop realizzate negli anni '50, quando il giovane Warhol era appena approdato a New York e si guadagnava da vivere come illustratore, grafico e vetrinista. La sezione è arricchita da abiti, accessori e tessuti ispirati all'iconografia warholiana. Tra le rarità che questa mostra offre troviamo anche una delle sue celeberrime parrucche (silver wig).
Il catalogo di circa 400 pagine, bilingue, è edito da Skira. Introdotto dai curatori Gianni Mercurio e Daniela Morera, include testimonianze inedite di Bruno Bischofberger, Victor Bokris, Ronald Feldman, Glenn 'O Brien e un saggio critico di Demetrio Paparoni.
Gianni Mercurio, curatore e saggista, vive e lavora a Roma. Tra le sue mostre in spazi museali: Andy Warhol (Roma, Genova, 1996/1999), Roy Lichtenstein, Reflections (Roma, Milano, Wolfsburg Kunstmuseum 1999/2000), Keith Haring (Pisa, Roma, Helsinki, Aachen-Ludwig Forum, Catania 1999/2001) Jean-Michel Basquiat (Roma, 2002) George Segal (Roma, 2002) e rassegne sui Graffitisti (Napoli, Roma, 1997/1998) e gli Iperrealisti (Roma, 2003).
Daniela Morera, giornalista, amica e collaboratrice di Andy Warhol, vive e lavora tra New York e Milano. È stata per quasi vent'anni european editor di Interview la rivista fondata da Andy Warhol negli anni '70 e '80 da lui pubblicata fino alla sua morte. È autrice del video ''Andy Warhol – My saint or satanic friend?'' presente in mostra.
A cura di Gianni Mercurio e Daniela Morera
Catalogo Skira
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Triennale di Milano viale Alemagna 6
Orario: 10.30 – 20.30, chiuso il lunedì
Ingresso: euro 7,00 - 5,50 - 4,00
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