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Attenzione Talento Fotografico
dal 20/9/2004 al 3/11/2004

Segnalato da

Gallerie Fotografiche Fnac




 
calendario eventi  :: 




20/9/2004

Attenzione Talento Fotografico

Fnac, Napoli

La seconda edizione di Attenzione Talento Fotografico Fnac – il progetto ideato da Fnac per 'censire' il panorama della fotografia emergente e promuoverne le migliori espressioni - si e' conclusa con grande successo: sono stati più di 350 i dossier consegnati, provenienti da tutta Italia, segno di un fermento e di una forte richiesta di affermazione dei giovani talenti italiani.


comunicato stampa

e Premio Europeo Fnac per la Fotografia

Si è conclusa con grande successo la seconda edizione di Attenzione Talento Fotografico Fnac: oltre 350 i dossier ricevuti da tutta Italia.

La seconda edizione di Attenzione Talento Fotografico Fnac – il progetto ideato da Fnac per 'censire' il panorama della fotografia emergente e promuoverne le migliori espressioni - si è conclusa con grande successo: sono stati più di 350 i dossier consegnati, provenienti da tutta Italia, segno di un fermento e di una forte richiesta di affermazione dei giovani talenti italiani.

La Fnac, da sempre impegnata nella diffusione e nella promozione della fotografia, ha confermato il suo ruolo – in Francia come in Italia – di vero e proprio osservatorio della creazione fotografica contemporanea. Attenzione Talento Fotografico ha confermato infatti la sua capacità di attirare l'interesse di numerosissimi aspiranti e appassionati di fotografia e ha premiato, anche quest'anno, lavori di notevole qualità, dall'interessante diversità di stili e tematiche.

La giuria italiana – composta dal fotografo Gianni Berengo Gardin, il direttore dei Toscana Photographic Workshop Carlo Roberti, Domitilla Sartogo di Fabrica, Roberto Koch di Contrasto, Manila Carminati di D di Repubblica e la direttrice delle Gallerie fotografiche Fnac Laura Serani - ha assegnato il premio di vincitore a Marco Calò con il lavoro 'Single', provocatorio e a tratti ironico sguardo sui trentenni di oggi.

Per la qualità dei lavori presentati e nell'intento di contribuire alla scoperta di nuovi talenti, la giuria ha deciso di assegnare quattro menzioni speciali: a Guia Besana per il reportage 'Teheran 2004' sulla realtà delle donne in Iran, a Vince Paolo Gerace per il lavoro 'New Europe Union by train' sulle nuove frontiere all'est dell'Europa, a Tommaso Bonaventura per il lavoro 'Pellegrini'e a Matteo Danesin per il reportage 'Pentecostal Faithful' sulle chiese pentecostali di Padova.
Inoltre, il lavoro di Simone Martinetto, è stato premiato proprio per il giovane talento, con una settimana di studio al Toscana Photographic Workshop.

I lavori del vincitore e delle quattro menzioni speciali saranno esposti nelle Gallerie Fotografiche Fnac - Milano, Napoli, Genova, Torino e Verona – a partire dal mese di settembre.

Il vincitore, inoltre, parteciperà al Premio Europeo Fnac per la Fotografia che verrà assegnato da una giuria internazionale a Parigi nel mese di Maggio.

Un ringraziamento particolare a Canon e a D-La Repubblica delle Donne per aver sostenuto il progetto.

Single
Fotografie di Marco Calò

Vincitore di Attenzione Talento Fotografico Fnac 2004 e
candidato al Premio Europeo Fnac per la Fotografia 2004

Giovani ritratti in momenti spensierati della loro vita. Il bisogno di lasciarsi andare deriva dalla situazione di stitichezza della società contemporanea. Racchiuso in ogni singola persona questo bisogno fisiologico viene captato dal fotografo Marco Calò che spensieratamente ogni tanto si lascia andare pure lui!

Single non è un lavoro di denuncia, non è una panoramica di ritratti di persone dallo status single, ma è semplicemente un focus abbastanza ravvicinato (il punto di vista è sempre molto vicino al soggetto) di situazioni in cui principalmente dei giovani, o meglio dei trentenni, agiscono o non agiscono spensieratamente. Il single non è che sia più spensierato di altri, ma ha più possibilità per esserlo, in realtà anche le coppie possono essere single!
In Italia, la fascia dei trentenni è molto particolare, è un'età in cui spesso ancora si studia, si è già cominciato a lavorare magari da una decina d'anni, si ha ancora la forza per iniziare nuovi progetti; non si sa cosa fare… si vive ancora con i genitori, arrivano i primi figli.
In questo reportage il messaggio è la spensieratezza.
Immaginiamo un mondo senza 'pensieri', ovviamente non un mondo bigotto, ma un mondo privo di macro-preoccupazioni in cui gli unici 'pensieri' sono quelli che possiamo controllare direttamente. La Terra è single, io sono single, tutti siamo nati single, tutti sono dei potenziali single ma come scrive Gabriel Garcia Màrquez: 'non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso'.

Marco Calò
Nato nel 1971 a Lecce, diplomato alla Scuola di Fotografia Fondazione Studio Marangoni di Firenze, Marco Calò vive e lavora a Firenze. Il suo lavoro nasce dall'interesse per la sociologia e l'osservazione della nostra società. Collabora con varie riviste e nel 1999 fonda la casa editrice CalCo Editore, dedicata alla fotografia contemporanea.
Insegna fotografia presso la scuola Art.e School di Firenze.

New Europe Union by train
Fotografie di Vince Paolo Gerace

Menzione Speciale
Riflettendo sull'allargamento dell'Europa ad est e avendo voglia di raccontare qualcosa di diverso rispetto a quello che fanno i media in tutto il mondo, ho deciso di creare questo lavoro sui treni della Nuova Unione Europea.
Infatti, dal 1° maggio 2004 Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Lettonia, Lituania ed Estonia, dopo 13 anni di trattative, diventeranno membri dell'Unione Europea.
Un grande cambiamento per il futuro di milioni di persone dell'Est che mi ha spinto a viaggiare in treno attraverso questi paesi, mai visitati prima. La mia idea è stata quella di raccontare la 'Nuova Europa' dal treno, nelle stazioni e lunga la linea ferroviaria.
Con una vecchia macchina fotografica 'rollei' 6x6 che non usavo da tempo, ho iniziato a scattare ritratti delle persone che rappresentavano la mia idea nella nuova Europa, chiedendo loro – quando possibile – una testimonianza.

Sono partito da Venezia Mestre con il treno 'Venezia Express', che ha attraversato l'est anche durante i periodi difficili come la guerra fredda e quella sanguinosa dei Balcani. Ho acquistato un biglietto interrail che mi ha permesso di salire su treni anche senza conoscerne la destinazione.
Spesso seguivo un genere di treno, quelli locali nelle campagne e popolari di grande afflusso nelle città. Ho viaggiato sui treni lungo i nuovi confini con Russia, Bielorussia e Romania, dove la nuova immigrazione spinge per un posto di lavoro.
Ho fotografato spesso nelle stazioni ferroviarie dove migliaia di persone vivono senza fissa dimora, non avendo ceduto alle regole del libero mercato.
Dal finestrino si nota ancora una nuova Europa da ricostruire ma con l'ottimismo e la voglia di un grande cambiamento.

Vince Paolo Gerace
Vince Paolo Gerace è nato a Genova nel 1971. Inizia a fotografare tardi – verso i trent'anni – quando durante un viaggio acquista la sua prima macchina fotografica. Nel 1999 inizia a collaborare con l'agenzia Fotogramma di Milano; dal novembre 2003 è rappresentato da Corbis in tutto il mondo. Una parte del lavoro 'New Europe by train' è stato esposto alla mostra internazionale della fotografia di Roma.

Teheran 2004
Fotografie di Guia Besana

Menzione Speciale
Sono arrivata a Teheran alla fine di dicembre 2003 e sono rimasta fino alla fine del gennaio 2004.
Ero partita con l'intenzione di non fotografare le donne perché in Iran affrontare l'argomento 'donna' può sembrare un cliché.
Ma come spesso accade quando parti con la macchina fotografica per esplorare nuove aree attraverso la tua esperienza e visione, ho dirottato le mie idee e mi sono fatta rapire da impercettibili sfumature che evocano dell'Iran la complessa struttura sociale fatta di messaggi equivoci e reazioni inconsuete.
Una forma di schizofrenia che vive in tutta la città, nelle menti.
Esiste un senso di sospensione fra due generazioni: quelli che hanno perso la speranza e rivivono la libertà nei ricordi e quelli che sognano la libertà vivendo l'unica realtà a loro conosciuta.
Le giovani donne sono cresciute con il velo e lo hanno trasformato in un capo d'abbigliamento di decoro. Molte sono attente ai colori e quando lo indossano, con nonchalance, lo fanno un po' 'cascare'.
Mi incuriosiva il fatto che in un paese come l'Iran le donne più anziane, che hanno vissuto la libertà, si sono rimesse il chador e dal quel nero, che nasconde il ricordo di una libertà ormai lontana, osservano divertite le giovani ragazze che si vestono scoprendo le spalle. Sorridono in segno di complicità e forse rivivono la loro gioventù.
Le vetrine che ospitano prodotti di bellezza con le facce coperte da nastro adesivo, i pullman in cui uomini e donne viaggiano separatamente, le paraboliche nascoste sui tetti da grandi teloni, le feste illegali, il mercato nero, i ciuffi di capelli che spuntano ribelli.
La volontà di rifiutare le regole e la leggerezza nel seguirle.
Di sera, nel buio si sente solo il rumore di milioni di televisioni che illuminano le sale da pranzo delle case, un gatto che miagola sulla strada, e poi, il silenzio.
Si attende che qualcosa cambi.

Guia Besana
Guia Besana è nata nel 1972 a Borgosesia, in provincia di Vercelli e abita a Milano. Diplomata allo IED – Istituto Europeo del Design, ha lavorato con molti fotografi – Giorgia Fiorio, Peter Marlow, Mark Power, Ferdinando Scianna, Luc Delahaye e Stuart Franklin - come assistente. Dal 2002 collabora come assistente all'agenzia Magnumphotos di Parigi.
Pellegrini
Fotografie di Tommaso Bonaventura

Menzione Speciale
I pellegrini cristiani del XXI secolo non sono certo quelli del XII, ma i tracciati su cui si muovono sono spesso gli stessi e le dimensioni quantitative del fenomeno tuttora significativi e in espansione. A migliaia, i pellegrini attraversano l'Europa sulle tracce di una storia cominciata più di mille anni fa; simili a uccelli migratori, sentono il richiamo della propria cultura, la forza della tradizione, il fascino irresistibile dell'organizzazione collettiva delle emozioni: viaggiano per chilometri singolarmente o in gruppi, per espiare peccati o per grazia ricevuta, per sfidare se stessi o sperando in un miracolo.
Questo lavoro nasce dall'esigenza di comprendere le motivazioni che spingono ogni anno centinaia di migliaia di persone a mettersi in viaggio per raggiungere luoghi dai nomi ormai mitici: Lourdes, Czestochowa, Fatima, Santiago de Compostela, Medjougorie, S. Giovanni Rotondo. Nel corso del 2001, 2002 e 2003, ho seguito questa eterogenea umanità a piedi, in treno, in bus, attratto dalla loro speciale relazione con il territorio, sempre vissuto attraverso il filtro della storia, come fosse un solco da ripercorrere guidati dalle suggestioni e dalle esperienze delle generazioni precedenti. Il territorio così vissuto si umanizza, si fa rapporto con chi lo ha già percorso, diviene frontiera temporale con il passato. Acquisire una tradizione significa scegliere una appartenenza: i 'Pellegrini' che ho conosciuto la sottoscrivono ogni anno, con i gesti e i riti di sempre, simboli di una storia millenaria che si ripropone nel presente.

Tommaso Bonaventura
Tommaso Bonaventura è nato a Roma nel 1969. Diplomato in fotogiornalismo allo IED – Istituto Europeo del Design di Roma, inizia a lavorare come assistente fotografo e a collaborare con l'agenzia fotogiornalistica 'Sintesi'. Alcuni suoi reportage compaiono sulle maggiori testate italiane. Dal 1996 è fotografo di staff dell'agenzia 'Contrasto'.
Pentecostal Faithful
Fotografie di Matteo Danesin

Menzione Speciale
Queste immagini fanno parte di un progetto iniziato l'anno scorso, insieme ai miei due soci e al CESTIM, onlus veronese che lavora intorno al tema dell'immigrazione, prestando aiuto agli stranieri e svolgendo opera di divulgazione culturale.
Per molti degli africani arrivati in Italia, la Chiesa è il principale punto di riferimento e la Fede è una forma di salvaguardia delle loro radici in un ambiente spesso ostile.
Le mie fotografie, scattate durante le loro cerimonie pretendono di raccontare i loro raduni. In queste immagini, attraverso un'originale simbologia, si evidenzia la loro cultura ma anche le molte contaminazioni con la nostra. Scaturisce anche la forza della loro fede, che li spinge a manifestare con grande ricchezza anche in luoghi particolarmente poveri.

Matteo Danesin
Matteo Danesin è nato a Padova nel 1971, in una famiglia di appassionati e prefessionisti della fotografia. Inizia a lavorare come fotografo poco più che ventenne, in particolare sull'architettura e il reportage. Attualmente collabora con diverse pubblicazioni e lavora per istituzioni e aziende.

Nell'immagine un'opera di Marco Calò

Lun-Dom 10.00-21.00
Ingresso libero e gratuito

Valeria Moreschi
Ufficio stampa Fnac Italia
Tel 02 72082213

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Via Luca Giordano 59 - Info 081 2201000

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Fotografie di Ivo Saglietti
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