La Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Portogruaro ospita la mostra di due artiste: Franca Battain portogruarese e Anna Moro-Lin veneziana. Cataloghi con testi di Diego Collovini.
La Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Portogruaro ospita la mostra di due artiste: Franca Battain portogruarese e Anna Moro-Lin veneziana.
La molteplicità degli interessi artistici - a loro volta materializzati in diversificate tecniche espressive - ha portato Franca Battain ad interpretare uno degli argomenti più complessi del pensiero scientifico: l'origine della vita. L'artista lo affronta in forma riflessiva, filosofico-interpretativa. Le argomentazioni proposte dall'artista, oltrepassano il linguaggio scientifico, diventano, nella mutazione cui va soggetta l'individualità espressiva, elemento del linguaggio artistico.
Il concetto, su cui l'artista si sofferma, nasce dal rapporto dialettico tra contenente/contenuto, in questa duplicità dell'essere e del divenire si concentra la sensazione percettiva dello spettatore. L'artista propone un punto di partenza, un inizio, un big-bang dal quale si genera il segno, come simbolo della presenza dell'uomo che si fa testimonianza del suo essere parte dell'universo. Quest'idea di divenire del genere umano e del mutare della materia si trasforma in segno, in un gesto materiale, vivo e reale che appartiene alla pittura. Un segno energico, forte, dinamico pronto a registrare una sensazione primordiale, pronto a raccogliere ogni energia, ogni mutamento del divenire.
C'è, nelle opere di Anna Moro-Lin un elemento linguistico-comunicativo che catalizza la sua espressività artistica: questo è lo spazio. Non la rappresentazione di uno spazio inteso come un elemento di una composizione pittorica, né tanto meno uno spazio immaginario, creato mediante la lucentezza o la densità del colore, né quello proposto geometricamente dalla linea e dall'intensificarsi di elementi rappresentativi spaziali. Quello proposto da Moro-Lin è uno spazio reale, vivo, pieno, nel quale lo spettatore si immerge toccandone le reali e possibili varianti, dove si trova a contatto con le dimensioni dell'ambientazione realizzata.
L'ambientazione inscenata da Moro-Lin si mostra dunque come un luogo nuovo, un posto alternativo che introduce ad un'ulteriore percezione di altri suoi interventi come i Libri e le Griglie. Questi interventi di natura completamente diversa (se i primi sono il risultato di una costruzione materiale, le seconde portano con sé i presupposti della mercificazione, giacché prodotti industriali, e della casualità , perché "raccolti") vivono in una situazione di isolamento. Solo relativamente partecipano alla definizione dello spazio. La solitudine e la riservatezza proposte dall'ambientazione realizzata dall'artista veneziana, mettono a contatto il visitatore con queste nuove costruzioni artistiche; e su queste ha possibilità di dialogare e soffermarsi in quel silenzio introspettivo che appartiene a chi dialoga con l'arte.
Cataloghi con testi di Diego Collovini.
Inaugurazione:
domenica 15 ottobre alle ore 11.00.
Orario:
martedì, mercoledì e sabato: 16.00 - 19.00,
giovedì e festivi: 10.00 - 12.30; 16.00 - 19.00.