Cambialamore. Dal fiume di immagini forniteci dai mezzi di comunicazione di massa, scaricate nella miscellanea dei network e consegnate all'incalzante obliterazione della logica commerciale, partono le riflessioni alla base dell'ultimo lavoro di Giusy Lauriola, che presenta in questa mostra una grande installazione digitale: una striscia plotterizzata di 30 metri che perimetra lo spazio della galleria.
CAMBIALAMORE
Dal fiume di immagini forniteci dai mezzi di comunicazione di massa, scaricate nella miscellanea dei network e consegnate all'incalzante obliterazione della logica commerciale, partono le riflessioni alla base dell'ultimo lavoro di Giusy Lauriola, che presenta in questa mostra una grande installazione digitale: una striscia plotterizzata di 30 metri che perimetra lo spazio della galleria.
La striscia si compone di foto estrapolate dai tabloid e dal web, manipolate e riassemblate in maniera sarcastica e provocatoria, in prevalenza immagini di dolore contaminate da altre immagini che invece rispecchiano una società che non soffre. Ne risulta un luogo unispaziale e atemporale di paradossale coesistenza, dominato dalle icone di un'umanità martoriata, offerte all'indifferenza di uno sguardo che ormai ha imparato a ignorare il senso della tragedia che esse rappresentano.
L'artista si è avvalsa di metodologie e linguaggi dei circuiti mediali. La striscia è difatti stampata su un supporto industriale di pvc traforato, come i pannelli pubblicitari che ricoprono i fabbricati in via di ristrutturazione nei centri urbani o i mezzi pubblici di trasporto cittadino. La mostra comprende inoltre un breve 'corto' che con la tecnica dei videoclip mette a fuoco il maquillage di una giovane donna davanti a una preziosa specchiera in cui scorrono visioni di devastazione e di morte.
Nel libretto-catalogo che accompagna la mostra, infine, Giusy Lauriola, racconta come in un feuilletton il proprio percorso esistenziale ed artistico, una sorta di diario privato, in cui peraltro potrà trovare utili spunti d'indagine chiunque voglia accostarsi al suo modo di fare arte.
Inaugurazione: giovedì 30 settembre 2004, ore 18
La mostra proseguirà fino al 16 ottobre 2004, dal martedì al sabato, ore 17 - 20
Salon Privé Arti Visive
Via Natale Del Grande, 39 – 00193 Roma