Teatro degli Atti
Rimini
via Cairoli, 42

La donna difficile
dal 1/10/2004 al 18/10/2004

Segnalato da

Daniela Lotta




 
calendario eventi  :: 




1/10/2004

La donna difficile

Teatro degli Atti, Rimini

Mostra, concerto, conferenze, racconti e discussioni. Una figura di donna complessa, sofisticata, inconsolabile, sospettata di isteria o di tradimento e sempre fondamentalmente enigmatica. Questa figura, che si presenta sulla scena tra la fine dell'ottocento e l’inizio del novecento, sopravvive all’avvento della donna moderna, tra costruzione letteraria e psicanalisi, modello comportamentale e pregiudizio. Nella mostra, a cura di Mario Lupano e Daniela Lotta, opere di Boboutic, Letizia Cariello, Ottonella Mocellin, Sissi, Cesare Viel.


comunicato stampa

Comune di Rimini / Assessorato alla cultura -- 55. Sagra Musicale Malatestiana
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Facoltà di Lettere e Filosofia – Sede di Rimini
ZoneModa

La donna difficile
mostra, concerto, conferenze, racconti e discussioni

progetto a cura di Mario Lupano, Maria Giuseppina Muzzarelli, Alessandro Taverna

La donna difficile è un progetto dedicato a una figura di donna complessa, sofisticata, inconsolabile, sospettata di isteria o di tradimento e sempre fondamentalmente enigmatica. Questa figura, che si presenta sulla scena tra la fine dell'ottocento e l’inizio del novecento, sopravvive all’avvento della donna moderna, tra costruzione letteraria e psicanalisi, modello comportamentale e pregiudizio.
Il progetto nasce in occasione della 55° edizione della Sagra Musicale Malatestiana di quest’anno, il cui tema conduttore – la produzione artistica di Richard Strauss – mobilita argomenti ed estetiche viennesi primo-novecentesche. In tale ambito si colloca anche l’opera letteraria di Hugo von Hofmannsthal, librettista di Strauss e autore della commedia L'uomo difficile (1921), il cui titolo ritorna declinato al femminile in questa iniziativa. Curata da Mario Lupano, Maria Giuseppina Muzzarelli e Alessandro Taverna, La donna difficile si svolge a Rimini, dal 2 al 18 ottobre, negli spazi del Teatro degli Atti, che ospita tutti gli eventi dell’iniziativa: una mostra e un concerto, performance e interventi di artisti, accademici, studiosi, giornalisti e scrittori.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Assessorato Cultura del Comune di Rimini e Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, presente nel Polo didattico riminese con un percorso interamente dedicato alla moda, realizzato con il contributo di Uni.Tu.Rim e articolato in laurea triennale in “Culture e tecniche del costume e della moda”, master in “Produzione e Cultura della moda” e laurea specialistica in “Sistemi e comunicazione della moda”.

La donna difficile: archetipi e stereotipi femminili da Hofmannsthal a Isabella Santacroce
La donna difficile coltiva strategie dello sradicamento e si dedica alla messinscena dell’ipersensibilità, che talvolta sfiora la patologia. Conserva, forse, qualcosa degli idoli della decadenza (l’amorale natura di Salomè, una natura “al di là del bene e del male) e anche qualcosa dell’irrequietezza di Madame Bovary. Di quest’ultima è la pronipote, ma non si toglie la vita come la sua antenata.

È una donna che produce difficoltà, simultaneamente nella duplice direzione del sé e degli altri. Viene definita difficile in quanto consapevole ed esigente, non paga dei ruoli tradizionali e quindi inquieta e produttrice di inquietudine. Non è una rivoluzionaria nell’epoca delle suffragette, ma nemmeno priva di relazione con quelle figure femminili che nello stesso scorcio di tempo hanno lottato per dare opportunità di partecipazione a sé e alle altre.
La donna difficile appartiene a un ambiente socialmente e culturalmente alto che può coltivare al suo interno una simile figura nata nel privilegio, ma non paga di esso. È una donna mille miglia lontana da quelle che hanno avuto e hanno una vita difficile. Al riparo dai disagi quotidiani lavora sull’immagine di sé rendendosi visibile, magari anche affamandosi, scandalizzando, irritando e respingendo. Difficile, ma attraente. È figlia di una società che dura fatica a riconoscere alle donne ruoli e spazi, ma che sta perdendo certezze e prendendo coscienza della complessità delle relazioni di genere. In qualche misura anticipa le figure di donne volutamente scomode dei movimenti femministi, senza la pretesa di cambiare gli assetti sociali e senza pensare di star lavorando per altre. Le donne difficili del primo novecento sono tante monadi. Tracce di quelle figure sono rimaste nella accezione comune di donna difficile come smaniosa, incontentabile e, in definitiva, insoddisfatta del ruolo assegnatole. Una posizione individuale che risente di quella collettiva.
Nel corso del XX secolo, le donne difficili non tramontano, ma si reincarnano, spostando i desideri di auto-trasformazione e adeguando di conseguenza le strategie contrastive rispetto ai modelli dati. Dalle suocere della candeggina fino alle cyber-eroine, è opinione diffusa che le donne possano essere “difficili” da conquistare nelle relazioni sentimentali, da trattare negli ambienti di lavoro e anche da assecondare nelle traiettorie dello shopping. Le donne difficili sono una presenza costante nel pensiero patriarcale occidentale modellato sull'immaginario maschile, che ne ha fatto un pregiudizio radicato, se non un principio universale inconfutabile. Come tutti i pregiudizi, anche quello sulle donne difficili non va però liquidato, almeno non prima di averlo esplorato.
Nel linguaggio della donna difficile si nasconde un sapere fluttuante e interstiziale? Trattasi di écriture féminine che favorisce l’eterogeneità, la molteplicità e la differenza? La “donna difficile” è una strategia comportamentale liminare e ambivalente che si è resa "astratta", emancipandosi da quella zona primo-novecentesca, letteraria e vagamente patologica sondata dalla psicanalisi? La donna difficile comprende e rilancia gli stereotipi della donna capricciosa? (“Je suis irritée, irritable, irritante”, Coco Chanel). Infine, la donna difficile è un modo di gestire il potere (intellettuale, economico, seduttivo, famigliare)?

L'iniziativa affronta questi interrogativi con un approccio riflessivo e con operazioni di verifica che si alternano a interventi di auto-valutazione, attraverso una mostra e una serie di conferenze, incontri e discussioni.

L’iniziativa si apre con l’inaugurazione della mostra (sabato 2 ottobre, ore 16.00) a cui segue un primo raggruppamento di interventi dedicati ad altrettanti “ritratti” di “donne difficili”. Oltre agli artisti presenti in mostra, è prevista la partecipazione del semiologo Paolo Fabbri con un Elogio e lamento di Arianna e della scrittrice Isabella Santacroce, che interpreterà Angelica, la protagonista di Revolver, il suo ultimo romanzo, e ancora dalle Sexyshock, che giocano con i temi della sessualità e sperimentano nuove forme di comunicazione.
La giornata si conclude con la performance To the Lighthouse. Cesare Viel as Virginia Woolf, alle ore 18.00.

La donna difficile prosegue martedì 5 ottobre, ore 16.00 con una giornata di studio curata da Maria Giuseppina Muzzarelli, che ha invitato colleghe accademiche, studiose e artiste a formulare una serie di riflessioni su Uso del corpo e alterazioni dell’identità. Nel corso della giornata si alternano gli interventi di Maria Giuseppina Muzzarelli, Elisa Tosi Brandi, Letizia Cariello, Alessandra Ferlini, Giovanna Franci, Daniela Calanca e Alessandra Di Luzio.

In sintonia con il contesto musicale della Sagra malatestiana, martedì 12 ottobre, ore 21.00, si tiene il concerto O miei amanti. Villani e villanelle: l’amor scortese del Charivari Ensemble.

Venerdì 15 ottobre, ore 15.00 è la volta di Lady, be good!, titolo mutuato dalla celebre opera di George e Ira Gershwin per un’ulteriore serie di “ritratti”, a cura di Mario Lupano e Alessandra Vaccari. Gli interventi di Nicoletta Giusti, Elena Pirazzoli, Alessandra Vaccari, Giovanna Cosenza, Mariuccia Casadio, Giampaolo Proni, Maria Luisa Frisa, Antonella Mascio e Cristina Demaria affrontano un secolo di “donne difficili”, intrecciando storie di protagoniste e vittime della moda, pornodive, cyber-eroine e donne-kamikaze.
Chiude la giornata l’intervento di Giusi Ferrè.

Nell’ambito dell’iniziativa sono inoltre previste le conferenze di Franco Serpa (Le donne per Strauss, venerdì 8 ottobre, ore 21.00), di Monica Centanni (Arianna a Vienna, lunedì 11 ottobre, ore 21.00) e, a conclusione dell’iniziativa, quella di Gioacchino Lanza Tomasi (Il complesso di Elettra) che si terrà lunedì 18 ottobre, sempre alle ore 21.00.

Teatro degli Atti, via Cairoli 40, Rimini

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La mostra
Orario 15.00-19.00 da lunedì a sabato, esclusi i giorni del concerto e delle conferenze.
Ingresso alla mostra e alle conferenze gratuito
Ingresso al concerto del 12 ottobre euro 8

Lei
Boboutic, Letizia Cariello, Ottonella Mocellin, Sissi, Cesare Viel

Mostra a cura di Mario Lupano e Daniela Lotta

Inaugurazione sabato 2 ottobre, dalle ore 16.00
Teatro degli Atti – via Cairoli 42, Rimini

La mostra si inserisce all’interno del convegno.
Il convegno La Donna Difficile si sviluppa intersecando una mostra con conferenze, incontri e discussioni, e intrecciando diverse modalità riflessive, dalle performance e interventi di artisti, alle conferenze di studiosi, giornalisti e scrittori.

La mostra intitolata Lei – curata da Mario Lupano e Daniela Lotta – si incentra sul lavoro di artisti emergenti nel panorama italiano. Ottonella Mocellin presenta la video installazione The Second Woman. Infila in un sol colpo una serie di donne difficili: dalla propria madre ai personaggi interpretati da Gena Rowlands, dai riferimenti a Bette Davis, a Patti Smith (che parla di Jeanne Hébuterne), per finire con Kurt Cobain. Sissi deposita tracce di sé, delle sue metamorfosi e dei travestimenti che le accompagnano. I suoi vestiti-crisalide sono il prodotto di necessarie, faticose e, infine, difficili trasformazioni, come quello che sarà presente in mostra, realizzato con pesanti camere d’aria, indossato dall’artista nella sua performance di qualche anno fa Daniela ha perso il treno. Letizia Cariello, a suo agio con le epoche delle passioni tristi, attiva cortocircuiti con le sante anoressiche di tutti i tempi, presentando un lavoro fotografico dal titolo La vasca della donna disfacile. Cesare Viel, posseduto da Virginia Woolf, va dritto alla questione dell’autoconsapevolezza con una toccante performance. Boboutic (ovvero Michel Bergamo e Cristina Zamagni) rilegge il fare e disfare del lavoro a maglia come metafora di una strategia tortuosa per l’affermazione del sé femminile.

Il percorso espositivo si dispone negli spazi del Teatro degli Atti dove, a partire dalle 16.30, si svolgono anche le conferenze, alcune raggruppate, secondo la formula di interventi brevi e associati, ciascuno dedicato a un ritratto di donna difficile.

Nella giornata inaugurale sul palcoscenico del teatro si svolgono conferenze-performance degli artisti presenti in mostra, e l’intervento del semiologo Paolo Fabbri dal titolo Elogio e lamento di Arianna, e uno della scrittrice Isabella Santacroce dedicato a Angelica, la protagonista di Revolver, il suo ultimo romanzo. Ancora il gruppo Sexyshock, che gioca con i temi della sessualità e sperimenta nuove forme di comunicazione.

La giornata si conclude con la performance nei camerini del teatro: To the Lighthouse. Cesare Viel as Virginia Woolf.

Nell'immagine un'opera di Cesare Viel.

L’iniziativa si avvale della collaborazione dei fashion designer Monica Bolzoni, per gli abiti indossati da Cesare Viel, e Cesare Fabbri, per la cuffia indossata da Letizia Cariello.

Fashion designer
Monica Bolzoni, Cesare Fabbri

Conferenze
Letizia Cariello, Paolo Fabbri, Ottonella Mocellin, Isabella Santacroce, Sexyshock, Sissi

A cura di
Mario Lupano e Daniela Lotta

Inaugurazione
sabato 2 ottobre 2004, dalle ore 16.00

Sede
Teatro degli Atti (via Cairoli, 42 – Rimini)
Orari dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00
con esclusione dei giorni del concerto e delle conferenze

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Coordinate del convegno:

La donna difficile
Archetipi e stereotipi femminili da Hofmannsthal a Isabella Santacroce
mostra, concerto, conferenze, racconti e discussioni

Rimini - Teatro degli Atti
2-18 ottobre 2004

progetto: Mario Lupano, Maria Giuseppina Muzzarelli, Alessandro Taverna

Interventi-ritratti di donne difficili:
Daniela Calanca, Letizia Cariello, Mariuccia Casadio, Giovanna Cosenza, Cristina Demaria, Alessandra Di Luzio, Paolo Fabbri, Alessandra Ferlini, Giovanna Franci, Giusi Ferrè, Maria Luisa Frisa, Nicoletta Giusti, Antonella Mascio, Ottonella Mocellin, Giuseppina Muzzarelli, Elena Pirazzoli, Giampaolo Proni, Isabella Santacroce, Sexyshock, Sissi, Elisa Tosi Brandi, Alessandra Vaccari

INFORMAZIONI

Ufficio Attività Teatrali del Comune di Rimini
Via Gambalunga 27 – Rimini
Tel. 0541 262339/23847

Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Rimini
Corso d’Augusto 158 – Rimini
Tel. 0541 704112

Corso di laurea specialistica in
Sistemi e comunicazione della moda
Via Quintino Sella 15 – Rimini
Tel. 0541 430030


Teatro degli Atti
via Cairoli, 42 Rimini

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