Organizzata dalla figlia, Lucia Casagrande, la mostra conferma la qualita' di questo pittore che pur in vita e' stato appartato e schivo, alieno da ogni manifestazione di esteriorita'.
Mostra antologica
Organizzata dalla figlia, Lucia Casagrande, la mostra conferma la qualità di questo pittore che pur in vita è stato appartato e schivo, alieno da ogni manifestazione di esteriorità .
Come spiega Paolo Rizzi "Casagrande nasce, artisticamente, da una matrice nobile: la fucina veronese attorno agli anni Dieci, quando sotto l'esempio di Casorati si formavano alcuni dei più vivaci ingegni nuovi dell'arte italiana: i
Trentini, Zamboni, Pitturi, Pigato, ecc. In stretto collegamento con l'avanguardia capesarina, questi artisti (e tra essi Casagrande) portavano una ventata di aria fresca nello stantio panorama nazionale, collegandosi
soprattutto con le Secessioni di Vienna e Monaco. Alcune opere giovanili di Casagrande testimoniano il fervore di quel momento, oggi sottoposto ad una rivalutazione critica.
Più tardi, verso la metà degli anni venti e negli anni Trenta, la pittura si fa formalmente più solida, essenziale e successivamente assorbe la luce veneziana e diventa lieve aerea. In sostanza Casagrande entra nel clima del post-impressionismo lagunare: un percorso che proseguirà negli anni Quaranta e Cinquanta. In sostanza si avverte, lungo più di mezzo secolo, il cammino di un artista che pur risentendo della temperie storica, conserva quel "canto" del
colore che gli è sempre stato peculiare"
Inaugurazione: sabato 2 ottobre ore 18.30
Orari: martedì/venerdì 15.30/20; sabato e domenica 10.30/12.30 - 15.30/19.30; lunedì chiuso
ingresso libero
Centro Culturale Candiani
Piazzale Candiani 7,Venezia-Mestre