I "Viaggi Straordinari" di Jules Verne e le teorie sulla forma sferica dell’universo sembrano il riferimento del lavoro che Davide Bertocchi presenta in questa mostra. Una sfera in resina di circa tre metri di diametro con una piccola apertura circolare dalla quale affacciarsi verso l’oscuro e ovattato interno che restituisce come un eco lontana voce e suoni.
I "Viaggi Straordinari" di Jules Verne e le teorie sulla forma sferica dell’universo sembrano il riferimento del lavoro che Davide Bertocchi presenta in questa mostra. Una sfera in resina di circa tre metri di diametro con una piccola apertura circolare dalla quale affacciarsi verso l’oscuro e ovattato interno che restituisce come un eco lontana voce e suoni. Come un grande giocattolo essa è una capsula fantastica dove rinchiudersi e partire per uno stravagante "Viaggio al centro della terra".
Alla parete, quattro laser proiettano traiettorie preordinate che sovrapponendosi casualmente diventano un blob di orbite informi che richiamano alle teorie dell’entropia e del caos.
Nel lavoro fotografico, scandito in dieci stampe digitali, una struttura metallica dotata di propulsori simula la rotazione circolare come movimento perpetuo che non conduce a nulla se non al massimo di dissipazione energetica.
Ricorre per Bertocchi Il tema del movimento circolare come con gli skateboard di "Galaxy" (1999-2000) presentato ad Amsterdam alla W139 e al laboratorio per l’arte contemporanea della Fondazione Teseco di Pisa .
Davide Bertocchi è stato selezionato nel 1999/2000 presso lo Studio Program de l’ Ecole des Beaux Art di Nantes diretta da Robert Fleck.
Attualmente vive e lavora a Parigi.
Orario:
dal martedì al sabato, dalle 16 alle 19.
Galleria Gian Carla Zanutti,
via Col di Lana 12,
Milano,
Tel: 02 58102506,
Fax: 02 8322960.