Nella sua mostra personale, Laura Matei dialoga con l'ambiente e lo spazio circostante e punta l'attenzione sui problemi cruciali della vita quotidiana: il difficile rapporto con il traffico, l'inquinamento e l'abbassamento del livello della qualita' della vita. Non a caso, la mostra e' appositamente pensata per gli spazi interni della galleria, in relazione al punto strategico di massima vulnerabilita' urbana del centro di Milano.
Giovedì 14 ottobre 2004, alle ore 18.30, si inaugura a Milano presso lo Studio Giangaleazzo Visconti la personale dell’artista Laura Matei.
Nella sua mostra personale, Laura Matei dialoga con l’ambiente e lo spazio circostante e punta l’attenzione sui problemi cruciali della vita quotidiana: il difficile rapporto con il traffico, l’inquinamento e l’abbassamento del livello della qualità della vita. Non a caso, la mostra è appositamente pensata per gli spazi interni della galleria, in relazione al punto strategico di massima vulnerabilità urbana del centro di Milano.
L’artista romena, milanese d’adozione, usa materiali delicati come la pellicola trasparente per esprimere il senso di fragilità , ma anche di leggerezza e di forza.
Due piccole figure, un uomo e una donna che attraversano una strada sulle strisce pedonali e si vengono incontro “in una zona neutra, di tregua†- dice l’artista - “nel momento di massima vulnerabilità , dove, a ritmi alterni, si consente alla gente o alle macchine di proseguire il camminoâ€, metafora del rischio e della necessità di fiducia reciproca.
Cinque silos di macchine coperte da teli neri, costrette al riposo “in un sonno forzato di cui l’uomo si compiaceâ€- commenta l’artista - “come si fa con gli uccelli nelle gabbie, quando vogliamo ingannarli e far credere loro che è già notte, per farli dormireâ€, così le automobili in riposo sono totalmente dominate, in un’affermazione di “massima sopraffazioneâ€.
Sagome di persone trasparenti, protette da emisfere in plexiglass e, intorno ad ognuna, cerchi concentrici: “è l’aria stessa, che ci circondaâ€- sostiene Laura Matei – “che si condensa a forma di cupola, per darci più ossigeno possibile†a garanzia di una perpetua e “massima protezioneâ€, quasi un’utopia.
Dopo la recente mostra nella Project Room della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, Laura Matei, con la semplicità e la coerenza che contraddistinguono la sua ricerca, mette in allerta chi osserva, utilizzando elementi sottratti al quotidiano e alla memoria di ognuno, per approfondire il tema del rapporto amore-odio dell’uomo con le macchine: “L’amore nasce – dice Laura Matei – perchè la macchina è la vittoria dell’uomo contro il tempo, l’odio è dato dalla dipendenza che nel tempo si è creataâ€. La mostra è un susseguirsi di suggestioni che insistono su questa tematica e che, partendo dal reale, sublimano l’esigenza di “massima protezione†nel sentimento di “vendetta e massima sopraffazione†dell’uomo sulla macchina.
inaugurazione giovedì 14 ottobre, ore 18.30, alla presenza dell’artista
Orari: lunedì - venerdì 11.30 - 19.30
Per informazioni: 02/795251
Ufficio Stampa Delos
Tel 02/8052151 fax 02/8052386
Luogo: Studio Giangaleazzo Visconti - C.so Monforte 23, Milano