Penetradet spaces. Autosorvegliato, piu' che autoritratto, rappresentazione della rappresentazione, gioco e domanda d'identita'. In mostra un lightbox d'alluminio, illuminato al neon e tre stampe cybachromes
Penetradet spaces
A cura di Lorenzo Bernini
In mostra un lightbox d’alluminio, illuminato al neon + tre stampe cybachromes
Una telecamera di sorveglianza cattura Anne Zeitz (o un suo fantasma?). Attraverso la fotografia, lei si riappropria della sua immagine proiettata da un monitor (sua? non più sua? di nuovo sua? solo ora sua?). Autosorvegliato, più che autoritratto, rappresentazione della rappresentazione, gioco e domanda d’identità : tentativo impossibile di aderire a una sé stessa che si offre e si sottrae allo sguardo, che si perde nel blu.
E poi ancora sequenze d’intimità sorvegliata: la camera di una giovane madre, una donna che sale le scale verso un’altra donna, due anziane in una stanza d’ospedale. Donne in libertà vigilata, protette e assieme sorvegliate, al sicuro perché minacciate: riconoscono se stesse attraverso lo sguardo altrui.
Lorenzo Bernini
Di origine tedesca Anne Zeitz, poco più che ventenne, vive, studia e lavora a Parigi. Questa è la sua prima mostra in Italia.
Inaugurazione sabato 16 ottobre 2004, ore 18,30
ARS
arte+libri
via Pignolo 116, 24121 Bergamo
Orario: da martedì a sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19