Pezzi di Roma a pezzi. L'artista inserisce le sue opere all'interno di uno spazio architettonico industriale: l'ex fabbrica del sapone risalente al 1930, ora Rasho-mon. Nel suo lavoro pittorico Giancarlino propone visioni di grandi spazi urbani, architetture di periferia, centro, interland marini (vedi Ladispoli).
Sussurri e Grida
La rassegna invita ad una riflessione sulla tendenza degli artisti contemporanei
ad esprimersi attraverso l’uso di ogni mezzo, ogni linguaggio messo a disposizione
dalle arti e dalla tecnologia multimediale, in un’ansia crescente di coinvolgimento
dello spettatore nel fare artistico. I confini tra le varie poetiche sono sempre meno
definiti : la pittura si sposta verso la letteratura e la poesia; la parola si organizza come
oggetto e muta in segno, immagine o concetto che dialoga con altre estensioni del
pensiero, o diviene ritmo, composizione, spettacolo.
In ogni caso, una parola che subisce una contaminazione che la trasforma e che la fa
divenire accessibile attraverso altri parametri come quelli del vedere e del sentire.
Da un lato vi è l’esasperazione ed abuso della parola, la pulsione onnivora dell’Io ad
invadere sempre nuovi spazi attraverso un eccesso di autorappresentazione ed
autointerpretazione; dall’altro, assistiamo al ritorno del mito platonico della caverna,
la ricerca di un contatto intimo e discreto per giungere all’ascolto interiore che lascia
il tempo di sentire, riflettere e guardare oltre la percezione.
Si indagano (o si riscoprono) nuove forme di espressione che transitano attraverso il
silenzio come passaggio rigenerante e purificatore dove i linguaggi ritrovano una
dimensione di primigenìa recuperando a sé ogni potere evocativo, forza e simbolicità .
“In questa dicotomia si richiama l’alternanza tra il rumore ed il silenzio (tra presenza ed assenza), la loro complementarietà , ed anche la responsabilità dell’arte a scegliere
di tacere, per dire di più e meglio.â€
Giancarlino Bendetti Corcos
Pezzi di Roma a pezzi
Giancarlino Benedetti Corcos inserisce le sue opere all’interno di uno spazio
architettonico industriale: l’ ex fabbrica del sapone risalente al 1930, ora Rasho-
mon. Nel suo lavoro pittorico Giancarlino propone visioni di grandi spazi urbani,
architetture di periferia, centro, interland marini (vedi Ladispoli). Sposta con la
pittura dei luoghi tradizionali accanto ad altri periferici: un colosseo accanto al
“gazometroâ€; un Tevere che lambisce un Foro Romano immaginario. Questo
“spostare†luoghi ed architetture con la sua fantasia pittorica rimanda anche un
pò a ciò che la fabbrica di sapone del 1930, ormai desolata, offre allo spettatore:
un luogo “spostato†che acquista da una parte un valore di memoria, dall’altra si
proietta nel futuro. Infatti qui avremo la fruizione collettiva di un evento (anche
teatrale e performativo) all’interno di architetture del passato che diventano
“piccoli PARTENONI affettivi†per un pubblico abituato sempre più a spazi
asettici. La rappresentazione di due commediole “Pezzi di Roma a Pezzi†e “La
casa sulla cascata†(citazione da F.L. Wright “Kaufmann houseâ€) vanno proprio
nella direzione dei “pezzi spostati†che dicevamo. Secondo l’artista noi infatti
non possiamo che avere dei frammenti paralleli di verità delle cose e Roma si
ricompone in un musivo puzzle, e la casa sulla cascata dal centro della
Pennsylvania si sposta a Garbatella con tutto il suo valore simbolico e poetico.
Inaugurazione:
giovedì 21 ottobre 2004, ore 19,30 ( e successivamente ogni secondo giovedì del mese)
Il programma della serata prevede:
ore 19,30 inaugurazione mostra
ore 20,45 Pezzi di Roma a Pezzi
commediola in un atto solo di GBC e Laura Rosso
con Patrizia Biuso - costumi di Adelaide Innocenti
ore 21,45 “La casa sulla cascata – Kaufmann Hauseâ€
commediola in un atto solo di GBC
con Cosimo Cinieri – costumi di Adelaide Innocenti
percussioni di Marco Bugarini
durante la serata sarà proiettato il video : “La casa sulla cascata- Kaufmann Houseâ€
soggetto di Giancarlino Benedetti Corcos
regia di Matteo Garrone, Salvatore Sansone e Giancarlino Benedetti Corcos
Luogo :
RASHO-MON Roma - Via degli Argonauti, 16 ( via di Libetta)
(è uno spazio di degustazione culturale, per leggere, ascoltare, assaporare immagini e sorseggiare vino. Situato nel quartiere Garbatella, uno dei più interessanti distretti notturni della città )