Galleria San Ludovico
Parma
Borgo del Parmigianino, 2/b
0521 218914 FAX 0521 231142

Caterina Orzi
dal 22/10/2004 al 21/11/2004
0521 218914 FAX 0521 231142

Segnalato da

Ufficio stampa Palazzo Pigorini




 
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22/10/2004

Caterina Orzi

Galleria San Ludovico, Parma

Quando ricamare non e' semplicemente un’attivita' femminile, ma una poesia, il termine perde il suo significato primo e ne assume tanti altri. L'artista raccoglie le sue piu' recenti riflessioni sulla vita e sull'arte, seguendo il filo conduttore della poesia 'ricamare' di Dacia Maraini.


comunicato stampa

RicAmo
a cura di Stefania Provinciali

Banca Monte Parma e della Fondazione Monte di Parma

Inaugurazione sabato 23 ottobre 2004 alle ore 17

“Ricamo” come arte femminile per eccellenza. “Ric-amo” come espressione individuale di ciò che l’artista più “ama” e sente proprio. E sono veri “ricami” visuali le 15 opere ad acrilico e collage di Caterina Orzi che verranno esposte a Parma a partire da sabato 23 ottobre 2004 alla Galleria S. Ludovico, in un’esposizione che vuole fare il punto sulla produzione più recente dell’artista parmigiana. L’esposizione, che è stata organizzata dall’Area Cultura del Comune di Parma – Serv. Eventi e Mostre e dalla Fondazione Monte di Parma, chiuderà il successivo 21 novembre.

Quando “ricamare” non è semplicemente un’attività femminile, ma una poesia, il termine perde il suo significato primo e ne assume tanti altri. Caterina Orzi raccoglie le sue più recenti riflessioni sulla vita e sull’arte, seguendo il “filo conduttore” della poesia “ricamare” di Dacia Maraini, in cui la grande scrittrice tratteggia nell’allegoria dell’attività del ricamo la condizione di subalternità in cui la donna, impigliata da legami interni ed esterni, ha sempre vissuto nel corso dei secoli. E un “filo rosa”, per l’appunto, sembra legare la produzione della Orzi con quella di altre donne-artiste, quasi che questa personale intenda rivendicare la condizione della donna nell’arte, in particolare con espliciti riferimenti alla cinquecentesca Artemisia Gentileschi, una delle rare donne emerse nel panorama plurisecolare della storia dell’arte.
L’arte di Caterina Orzi si fa, dunque, portavoce di un anelito di libertà, nell’espressione diretta di ciò che l’artista sente; l’intento è di voler ricostruire la propria identità artistica collocando se stessa nel ruolo di protagonista dell’opera lungo un itinerario che racconta i momenti fondamentali della propria vita.
Dal punto di vista stilistico, mentre la tecnica dei multipli, la ripetitività ossessiva dei soggetti plurimizzanti che dilagano per tutta la scena priva di un centro visivo, così come i colori vivacissimi, caldi e pastello, astratti come le forme stilizzate di frutta, fiori o pesci nella loro campitura piatta e netta su di un fondo bianco che illumina di luce artificiale da dentro e intorno le macchie di colore rendendole traslucide (retaggio delle passate esperienze ad acquarello, anche se ora realizzate tramite collage), richiamano ad un tempo sia la raffinata tecnica di alcune notissime produzioni pop-art, sia la piacevolezza cromatica e formale dell’arte naïve, è il caso di fare cenno anche alla deliberata scelta di corredare le opere arricchite dai collages di misteriose suggestioni decorativiste di stampo klimtiano, oppure latamente liberty nel gusto del florilegio lussurreggiante ma pacato, elegante, esteticamente curatissimo.
Una mano delicata ma mai vacua, segnica e definita insieme, riprende stilisticamente e concettualmente il “ricamo” del titolo in questi raffinati merletti visivi, espressione ottimistica e gioiosa delle più profonde passioni e delle rifrazioni soggettive dell’artista.
Arte astratta, certo, ma non informale, legata alle correnti tipiche dell’arte contemporanea più per l’escursione tecnica nella combinazione della pittura ad acrilico e del collage che per gli aspetti stilistici, certamente originali e scissi dalle correnti e dalle “mode” artistiche.

La mostra, dal polivalente titolo “RicAmo”, è stata curata da Stefania Provinciali, e realizzata grazie al contributo di Banca Monte Parma e della Fondazione Monte di Parma.
L’esposizione, che rimarrà aperta al pubblico fino al 21 novembre 2004 tutti i giorni, tranne il martedì, con orario 10-13 e 16-19, è a ingresso gratuito, e verrà inaugurata presso la Galleria S. Ludovico sabato 23 ottobre 2004 alle ore 17.

tutti i giorni, tranne il martedì, con orario 10-13 e 16-19, ingresso gratuito

Informazioni sulla mostra: Silvana Randazzo
Uff. organizz. mostre S. Ludovico (Comune di Parma)
tel. 0521/218669, fax 0521/231142

Galleria S. Ludovico, Via Cavour, Parma

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