15 anni di immagine della donna in pubblicita' a Milano. 1990-2004. Una vasta selezione, oltre 450 scatti, dell'archivio di Ico Gasparri, fotografo da sempre attento agli aspetti urbanistici della comunicazione. La mostra propone un tema di fotografia sociale che indaga l'impatto di certa comunicazione sull'immaginario collettivo.
15 anni di immagine della donna in pubblicità a Milano. 1990-2004
foto di Ico Gasparri
curvo curve strada culo marciapiedi scale labbra semaforo reggiseno
metropolitana sorriso toccami frena sono tua parcheggiare curva promessa
ammiccare labbra seni traffico fianchi clacson culi strisce pedonali pedoni bus
capelli tram spalline prendimi supermercato sottoveste impalcatura peli
scollatura rotondo capezzolo sudore bocca
femmina al muro!
L'8 novembre 2004 sarà presentata per la prima volta una vasta selezione - oltre
450 scatti - dell'archivio fotografico di Ico Gasparri dedicato all'immagine
della donna in pubblicità a Milano. Un tema di fotografia sociale che indaga
l'impatto di questo tipo di comunicazione sull'immaginario collettivo.
Ico Gasparri è un fotografo di architettura nato
nel 1959 a Cava de' Tirreni, da sempre attento agli aspetti urbanistici della
comunicazione. Trasferitosi nel 1990 dalle luci del Mediterraneo a Milano, ha
cercato un nuovo soggetto per la sua ricerca. Ha cominciato allora a fotografare
le pubblicità di grande formato per le strade della metropoli, senza
identificare temi specifici. Col passare del tempo, ha concentrato la sua
attenzione su un messaggio tragico e spudoratamente indisturbato: la femmina al
muro. E che femmina! E che muro!
Da allora ha continuato per 15 anni a scattare foto dei cartelloni inseriti nel
contesto urbano, cartelloni che affiggessero e affliggessero la donna, per un
totale di circa 100 campagne pubblicitarie e 1000 scatti, quasi tutti in bianco
e nero. Non un repertorio completo, ché questo non era il suo scopo, ma le
situazioni più indicative, spettacolari nella loro crudezza, raccapriccianti e a
volte semplicemente casuali. Una registrazione fredda e ossessiva di un dato di
comunicazione che non si presta a troppi distinguo e giustificazioni.
Nelle sue foto si vedono centinaia di donne nude, provocanti, allusive, dietro
ogni curva, sulle fiancate dei tram, in cima a una scala mobile, sulle facciate
dei cantieri di restauro.
Nessuno ci fa caso? Forse è proprio così! Nessuno ci fa caso e intanto tanti
uomini — giovani e meno giovani — sono allevati nell'indifferenza generale a
diventare dei lupi cattivi, con una cattiva idea della donna e dell'uso che se
ne può fare.
Ma per ogni allievo ci vuole pur sempre un maestro, o un gruppo di maestri, che
curino la sua crescita, la formazione della sua coscienza e dei suoi valori.
Questo lavoro vuole richiamare l'attenzione sull'attività dei maestri e
avvertire gli allievi che male hanno studiato. Pochi saranno disposti a
riconoscersi dai due lati di questa cattedra, ma ancora meno sono state coloro
che hanno gioito e gioiranno dei famelici morsi del lupo.
Parole chiave: donna / pubblicità / città / paesaggio urbano / cittadino /
violenza / indifferenza / mercato / non ci interessa la censura
L'allestimento è realizzato con oltre 450 cartoncini neri di formato 12 x 17 cm,
appuntati su 50 metri di barre di legno, recanti ognuno un fotogramma in bianco
e nero di 6 x 7 cm, stampato a contatto.
La mostra è stata realizzata con il contributo e la partecipazione di
Soccorso Violenza Sessuale - Donna Aiuta Donna. Milano
http://www.svsdad.it
Mediterranean MEDIA Ass. Internaz. delle Donne per la Comunicazione. Rende (CS)
http://www.medmedia.org
Inaugurazione 8 novembre 2004 ore 18.
Spazio Is-Tinto Viale Romagna, 43 - Milano
orari di apertura: da lunedì a venerdì 10.30-13.30 / 18-20 sabato 18-21
domenica chiuso