Galleria Forni
Bologna
via Farini, 26
051 231589 FAX 051 268097
WEB
Uno spazio, due eventi
dal 12/11/2004 al 9/12/2004
051 231589 FAX 051 268097
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Segnalato da

Galleria Forni - Silvia Mainardi




 
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12/11/2004

Uno spazio, due eventi

Galleria Forni, Bologna

Due mostre personali allestite separatamente nello stesso spazio danno origine ad un unico evento che mette a confronto due differenti espressioni artistiche: il realismo di Giovanni Iudice e il mondo immaginario di Riccardo Gusmaroli; uno esprime tutta la durezza della realta', l’altro invece la rielabora per approdare a varianti ludiche.


comunicato stampa

Due mostre personali allestite separatamente nello stesso spazio di via Farini 26 danno origine ad un unico evento che mette a confronto due differenti espressioni artistiche: il realismo di Giovanni Iudice e il mondo immaginario di Riccardo Gusmaroli.

Il tradizionale mezzo espressivo della matita e del pennello utilizzati da Iudice si contrappongono alle tecniche più insolite sperimentate da Gusmaroli; l’uno esprime tutta la durezza della realtà, l’altro invece quasi la rifugge o meglio la rielabora per approdare a varianti ludiche.

Giovanni Iudice nasce nel 1970 a Gela, dove vive e lavora.
Indipendentemente dalla tecnica utilizzata, matita o olio, i lavori di Iudice rivelano un realismo preciso e meticoloso. I soggetti dei suoi lavori, prevalentemente ritratti, nudi femminili, ma anche paesaggi e interni, vengono scansionati da un occhio indagatore che non lascia certo spazio all’immaginazione. Eppure dando visibilità ad innumerevoli particolari suggerisce sorprendenti percezioni di verità nascoste. Come egli stesso afferma “quasi sempre fotografo il soggetto che mi interessa e da esso traggo tutte le peculiarità per far affiorare forme imperscrutabili della realtà”.

Riccardo Gusmaroli nasce a Verona nel 1963, vive e lavora a Milano.
Le sue opere sembrano descrivere il piacere del viaggio nell’immenso mondo dell’immaginario e quindi del gioco: interviene su un oggetto esistente secondo una lettura diversa rispetto a quella più oggettiva conferendogli un aspetto giocoso. Ad esempio, per movimentare l’aridità descrittiva delle carte nautiche, applica un vortice di piccolissime barche di carta fatte a mano e incollate una a una che assumono il significato grafico delle correnti, “… si muovono in sciami come le api smarrendosi e ritrovandosi nell’oceano dell’illusione, una geometria riscattata dal ghirigoro. In altri casi è il totale bianco su bianco ad annunciare la presunzione di un viaggio che non conduce in nessun luogo fisico ma apre lontani varchi nell’infanzia … (…) La fantasia sostituisce così almeno in parte la realtà fornendole un apporto allegorico che ne riscatta l’appiattimento descrittivo e conoscitivo. (...)”

Testi di Maurizio Sciaccaluga introducono i cataloghi delle due mostre.

Galleria Forni
Bologna - Via Farini, 26

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