Un secolo di storia alla Reggia: 1752-1860. Duecento dipinti, provenienti da Musei italiani e stranieri, collezioni private, dai depositi della Reggia sono esposti all'interno di sale preziosamente decorate. L'esposizione vuole far rivivere ai visitatori i fasti dei personaggi che la abitarono, in una veste privata e pubblica, secondo i momenti in cui la Reggia fu considerata casa, sia pure di re, piuttosto che simbolo di grandezza e potenza politica: i Borbone di Spagna e Carolina Bonaparte con Gioacchino Murat.
Dal prossimo 8 dicembre, la Reggia di Caserta, la più bella tra le dimore regali d'Europa, è la protagonista di una mostra di taglio inedito, nella quale l'arte è funzionale alla ricostruzione storica. Il visitatore è accolto nella "casa del re", e accompagnato lungo un emozionante percorso attraverso gli storici appartamenti, testimonianze di un periodo ricco di luci e di ombre che va dal 1752, anno della posa della prima pietra della fabbrica, sino alla caduta dei Borbone, nel 1860.
Duecento dipinti, provenienti da Musei italiani e stranieri, collezioni private, dai depositi della Reggia sono esposti all'interno di sale preziosamente decorate, in un allestimento di impronta decisamente contemporanea, che renda immediato e naturale distinguere l'ieri dall'oggi. L'esposizione vuole far rivivere agli ospiti della casa i fasti dei personaggi che la abitarono, in una veste privata e pubblica, secondo i momenti in cui la Reggia fu considerata casa, sia pure di re, piuttosto che simbolo di grandezza e potenza politica: i Borbone di Spagna e Carolina Bonaparte con Gioacchino Murat.
La mostra attraversa l'intero primo piano del grande Palazzo ed è organizzata in sei sezioni. La prima, Gli spazi costruiti di Carlo di Borbone fra Madrid e Caserta, ricorda, con opere casertane e spagnole, il vero ispiratore della fabbrica, Carlo di Borbone, e l'importanza della madre Elisabetta Farnese, colei che trasmise al figlio tanta parte dello straordinario patrimonio artistico della sua famiglia, fatto di sculture classiche e dipinti ancor oggi divisi tra Napoli e Caserta. Dopo aver attraversato il "salone del baciamano", dove è stata allestita una tavola reale con stoviglie e centrotavola d'epoca, si passa nella seconda sezione La pittura napoletana nei suoi rapporti con Luigi Vanvitelli e la corte di Caserta, per ammirare la decorazione della Reggia, realizzata durante la "reggenza" del giovane Ferdinando IV: periodo in cui si affrescano le sale secondo un gusto ancora rococò, come testimonia la bellissima sala da bagno della regina. La sezione è arricchita dalla presenza dei maggiori pittori napoletani del Settecento, eredi del caposcuola Francesco Solimena. La terza sezione, Un'officina internazionale: artisti stranieri alla corte di Ferdinando IV e Maria Carolina, testimonia l'aggiornamento della dimora allo stile neoclassico: si visitano sale, soprattutto private, impreziosite dai paesaggi di Hackert e dalle allegorie massoniche di Füger, con l'aggiunta di capolavori di Mengs, provenienti dal Prado, e di Angelica Kauffmann, provenienti da Vienna. A questo punto il percorso ingloba Terrae Motus, una collezione esposta nelle retrostanze del Settecento che consiste di opere di artisti contemporanei, quali Warhol, Beuys, Pistoletto, i quali trassero ispirazione dal sisma che nel 1980 sconvolse il Mezzogiorno d'Italia. Un tuffo nel contemporaneo, segnalato da alcune installazioni. Nella quarta sezione, Gioacchino e Carolina Murat dal Palais de l'Elysée alla Reggia di Caserta, si documenta il breve ma felice decennio della dominazione napoleonica. Nelle grandi sale di Marte e di Astrea - allegorie di Giacchino Murat e di Carolina Bonaparte - si allude al coraggio militare del sovrano, ma anche al suo governo guidato dalla giustizia. Qui è allestito una sorta di labirinto che espone splendidi dipinti francesi realizzati in parte a Napoli e Caserta, con l'aggiunta di opere provenienti da Versailles, Fontainbleau e Lille. Con la quinta sezione, Promozione, gusto e celebrazione da Ferdinando I a Francesco II, e la sesta sezione, Scienza e tecnologia in età borbonica, ci si immerge nell'Ottocento borbonico, fatto di decorazioni e dipinti tra il neoclassico e il romantico, secondo uno stile di corte ormai affermatosi in tutta Italia, con l'aggiunta di un'intrigante sezione dedicata a oggetti che testimoniano il livello ancora europeo sostenuto dalla corte borbonica nel campo delle scienze e della tecnologia. Vi si potranno vedere, tra le altre cose, la macchina per svolgere i papiri di Ercolano, un telaio della manifattura di sete di San Leucio, cannocchiali ed erbari provenienti dall'Osservatorio di Capodimonte e dall'Orto botanico, minerali e modellini di vascelli, di locomotive, di ponti. Insomma una mostra a più voci, che ha coinvolto numerose competenze del mondo della storia, dell'arte e della scienza, volte a promuovere un monumento straordinario, sorto in una terra fertile - l'antica Campania felix - e ricca di preesistenze archeologiche bimillenarie. Un'occasione da non mancare per visitare anche la Capua antica, con lo straordinario anfiteatro adrianeo, la Capua medievale di Federico II col suo Museo Campano e il casino del Belvedere di San Leucio.
La mostra è stata resa possibile grazie al finanziamento della Regione Campania, che ne ha fatto uno dei propri principali programmi culturali della stagione 2004-2005.
La mostra si avvale inoltre del generoso contributo della Compagnia di San Paolo e dell'Istituto Banco di Napoli - Fondazione, della partecipazione di Alois Industrie Tessili, che ha contribuito al restauro di alcuni arredi già della Reggia e fornito le stoffe per l'allestimento.
La mostra è prodotta da ArtificioSkira e da Arethusa, mentre il catalogo verrà pubblicato da Skira Editore.
Mostra a cura di:
Rosanna Cioffi (coordinatore), Massimo Capaccioli, Enrico Colle, Alfonso Gambardella, Luigi Mascilli Migliorini, Fernando Mazzocca, Giovanna Petrenga, Carlo Sisi
Comitato scientifico:
Nadia Barrella, Flavia Belardelli, Lucia Bellofatto, Paolo Bensi, Salvatore Buonomo, Francesco Canestrini, Anna Capuano, Ferdinando Creta, Stefano De Caro, Vega de Martini, Felicita De Negri, Giuseppe De Nitto, Mauro Giancaspro, Antonio Gianfrotta, Enrico Guglielmo, Maria Rosaria Iacono, Gioacchino Lanza Tomasi, Riccardo Lattuada, Gennaro Leva, Giovanni Parente, Annalisa Porzio, Annarita Ricci, Anna Maria Romano, Gaia Salvatori, Filomena Sardella, Ornella Scognamiglio, Giuseppina Torriero, Giacomo Varricchio
Caserta, Palazzo Reale
Orario: 9 - 19, chiuso il lunedì
Informazioni e prenotazioni: 0823 448084
Ingresso: per visitare la Reggia e la mostra: 4,20 + 1 euro prenotazione obbligatoria + 1 euro materiale didattico. Per visitare parco, reggia e mostra: 6.00 + 1 euro prenotazione obbligatoria + 1 euro materiale didattico
Ufficio stampa:
ArtificioSkira
Ester Di Leo tel. 055 223907 fax 055 2335398
Soprintendenza di Caserta e Benevento
Enzo Zuccaro tel. 0823.277345/358 - fax 0823.354516