Fioretto Arte Contemporanea
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Lumen
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19/11/2004

Lumen

Fioretto Arte Contemporanea, Abano Terme (PD)

Una mostra votata alla luce che a partire dal medesimo filo conduttore, individuabile proprio nei fasci di radiazioni elettromagnetiche percepibili dall'occhio umano, mettera' in scena tre diversi percorsi creativi sia sotto il profilo concettuale e tecnologico, sia per quanto concerne l'appartenenza generazionale.


comunicato stampa

Alberto Biasi
Carlo Bernardini
Tomaso Boniolo

Inaugurazione: sabato 20 novembre 2004 ore 18.30

La collettiva intitolata Lumen è una mostra votata alla luce, che a partire dal medesimo filo conduttore, individuabile proprio nei fasci di radiazioni elettromagnetiche percepibili dall'occhio umano, metterà in scena tre diversi percorsi creativi sia sotto il profilo concettuale e tecnologico, sia per quanto concerne l'appartenenza generazionale. Pur nella diversità, le opere di Alberto Biasi, Carlo Bernardini e Tomaso Boniolo lasceranno infatti emergere l'accezione figurata di 'luce' quale simbolo di ciò che illumina la mente, lo spirito dell'uomo, alludendo anche al principio che il latino lumen della luce indica l'effetto e, in chiave poetica, allude agli occhi, quindi al vedere.

Come scrive Sabrina Zannier nella presentazione, ''Lumen, allora, prefigura una sorta di porta d'ingresso alla mostra, di cifra introduttiva capace di anelare da un lato alla valenza concettuale di lavori caratterizzati, seppur in misura diversa, da metodologie scientifico-sperimentali e programmatiche; dall'altro lato a quei principi della percezione ottica che, radicati anche nella psicologia e nella teoria della Gestalt, chiamano necessariamente in causa la pluralità dei punti di vista dello spettatore, ossia il suo coinvolgimento diretto e il suo movimento nello spazio''.

Aspetti, questi, che Alberto Biasi, storico componente del Gruppo N di Padova e dell'arte cinetica e programmata italiana, ha affrontato sin dalla fine degli anni '50 con un rigore tecnico quasi ingegneristico, capace di sottendere all'impatto ludico ed evocativo dell'opera una profonda riflessione intellettuale. Aspetti, ancora, che Carlo Bernardini sviluppa affrontando il concetto di spazialità attraverso lavori tesi fra dimensione scultorea e installativa generata, però, dall'idea di un di-segno nello spazio che chiama in causa sia il dinamismo dello spettatore sia quello delle condizioni di luce naturale; e che Tomaso Boniolo, invece, trasla in chiave narrativa ed evocativa per elevare la luce a traccia simbolica che prende le distanze dall'arte puramente visuale, per sprofondare, piuttosto, sul versante di un rinnovato umanesimo.

Nell'immagine: Carlo Bernardini, 'Spazio Permeabile', 2000, Legno e fibre ottiche

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