I disegni di scenografia dalla collezione di Riccardo Lampugnani. Il museo partecipa ai festeggiamenti per la riapertura di uno dei piu' importanti teatri del mondo, offrendo al pubblico una piccola, preziosa esposizione legata alla produzione teatrale. In mostra una scelta di ventuno scenografie, appartenenti ai secoli XVII-XIX, parte del cospicuo legato testamentario che il collezionista milanese lascio' alla sua morte, avvenuta nel 1996, alla Fondazione Artistica Poldi Pezzoli. Opere di Filippo Juvarra, dei bolognesi Galli Bibiena, Angelo Boucheron, Antonio Basoli,Pelagio Pelagi, dei piemontesi Galliari, Luigi Vanvitelli, Carlo Vigna e Luigi Vacca
Il Museo Poldi Pezzoli desidera partecipare ai festeggiamenti per la riapertura del più importante teatro del mondo, offrendo al pubblico una piccola, preziosa esposizione legata alla produzione teatrale.
In mostra, dal 2 dicembre 2004 al 30 gennaio 2005, una scelta di ventuno scenografie, appartenenti ai secoli XVII-XIX, parte del cospicuo legato testamentario che il collezionista milanese Riccardo Lampugnani lasciò alla sua morte, avvenuta nel 1996, alla Fondazione Artistica Poldi Pezzoli.
Riccardo Lampugnani, ingegnere, direttore delle Acciaierie Falck e appartenente a una nota famiglia milanese, fin dagli anni Sessanta aveva mostrato una particolare affezione nei confronti del Museo Poldi Pezzoli.
Un primo dono giungeva al Museo milanese nel 1968 e, negli anni seguenti, vari altri sopraggiunsero, tra cui bellissimo l'autoritratto di Hayez con gli amici Migliara, Molteni, Pelagi e Tommaso Grossi, definito dagli specialisti per la sua importanza uno dei dipinti manifesto della Milano romantica.
Ricco il numero di scenografie - quasi duecento - che pervengono al Poldi Pezzoli nel 1996. Lampugnani aveva raccolto le opere soprattutto dagli anni Cinquanta, con uno spirito da raccoglitore-conoscitore; spesso era solito annotare lui stesso le attribuzioni individuate o che gli fornivano gli esperti.
Le scelte del collezionista nell'ambito della scenografia vertevano soprattutto sugli autori più noti, quali il geniale Filippo Juvarra, ma anche, naturalmente, i bolognesi Galli Bibiena, attivi per la maggior parte dei teatri europei, ed i piemontesi Galliari, trasferiti a Milano e qui divenuti ben presto gli scenografi più richiesti ed attivi per il Regio Ducal Teatro di Milano e, dopo l incendio di questo, per il nuovo teatro alla Scala, inaugurato nel 1778 con l'Europa riconosciuta di Salieri, su scenografie proprio degli stessi Galliari.
Autore raro nella raccolta Lampugnani, Juvarra è rappresentato nella mostra da una piacevole scena con statue, di ispirazione classica. Mentre dei Bibiena è esposto un arioso giardino, ravvivato da statue e architetture. Dei Galliari, di cui si conservano vari disegni e schizzi, sono esposti degli esterni architettonici, che lasciano forse pensare all ambientazione per un opera teatrale di soggetto storico.
Seguono le bellissime scene acquerellate di Angelo Boucheron, di Antonio Basoli, autore quest'ultimo presente nella raccolta con vari altri esempi, e di Pelagio Pelagi.
Altra curiosità è costituita dalla veduta di Piazza del Plebiscito a Napoli, attribuita negli inventari a Luigi Vanvitelli, insolita nelle dimensioni, ma suggestiva nella resa attenta dei particolari.
Completa infine questo percorso un cospicuo numero di scene tratte dal consueto repertorio di Carlo Vigna e di Luigi Vacca, di cui la raccolta, soprattutto nel caso del primo, detiene una significativa serie.
I disegni esposti nella mostra sono stati affidati all'Opificio delle Pietre Dure di Firenze diretto da Cristina Acidini Luchinat con cui il Museo Poldi Pezzoli ha un costante rapporto di collaborazione: i numerosi problemi conservativi sono stati risolti grazie all intervento di Maria Luisa Nussio, con la collaborazione di Donatella Pucci e degli studenti del II° anno della Scuola di Alta Formazione.
Conferenza stampa e anteprima della mostra mercoledi' 1 dicembre dalle ore 11.00 alle 13.00
Alla presenza di Salvatore Carrubba, Assessore alla Cultura e Musei di Milano, i rappresentanti del Teatro alla Scala, Cristina Acidini Luchinat, direttrice dell'opificio delle Pietre Dure e Anna Ranzi, curatrice della mostra.
Museo Poldi Pezzoli Via Manzoni 12, Milano
Martedì - domenica h. 10.00 - 18.00 Lunedì chiuso
Ingresso: 6 euro
APERTURA STRAORDINARIA
Il giorno 26 dicembre il Poldi Pezzoli rimane aperto.
Con questa iniziativa il Museo ha deciso di offrire ai milanesi che trascorrono le feste in città , l’opportunità di scoprire le raffinate e preziose opere d’arte delle collezioni di dipinti, orologi, vetri, porcellane e oreficerie, utilizzando le audioguide che sono messe a disposizione gratuitamente a tutti i visitatori.
sabato 1 gennaio 2005 chiuso