L'artista propone a Milano una nuova 'iniziativa' a sorpresa. Essere 'nel luogo sbagliato al momento giusto' e' la strategia che informa ogni suo progetto. Non c'e' nulla di naturale: tutto e' sociale. La sua pratica di abusivismo permanente, i suoi eventi pubblici readymade, indicano un metodo, danno forma ad una condotta, creano opposizione e resistenza. A cura di Marco Scotini
Martedì 14 dicembre la Galleria Artra di Milano è lieta di annunciare un
nuovo appuntamento con l'artista italo-svizzero Gianni Motti. Altrettanto
imprevedibile, anche questo nuovo progetto, quanto ogni altro a cui da anni
Motti ci ha abituato.
Reduce dalle trattative per contendere l'affitto annuale di Guantanamo agli
Stati Uniti presso il Centre Culturel Suisse di Parigi, Gianni Motti approda
ora a Milano con una nuova 'iniziativa' a sorpresa. Essere 'nel luogo
sbagliato al momento giusto' è la strategia che informa ogni suo progetto
per cui recentemente lo abbiamo visto alla televisione francese,
incappucciato e legato alla maniera dei prigionieri iracheni, nelle
gradinate del Roland-Garros.
Gianni Motti è sicuramente un autore politico per costituzione, se con
questo termine si indica chi si caratterizza per la partecipazione alla vita
sociale e alla sfera pubblica. Dietro il gioco irriverente e le situazioni
assurde che, ogni volta, si diverte a provocare, la pratica artistica di
Motti è precisa: esatta. Sia che rivendichi, alla maniera dei terroristi, un
terremoto a Los Angeles, sia che inviti ad assistere alla caduta di
meteoriti o ad un'eclissi lunare, la sua attitudine è quella che, più di
ogni altra, si qualifica politicamente
Non c'è nulla di naturale: tutto è sociale. Motti non produce, non teorizza
ma presuppone e, ogni volta, ripristina uno spazio pubblico, le condizioni
di uno spazio sociale. Se ciò non fosse, il suo provocare disturbo negli
eventi, sarebbe puramente cinico e spettacolare. Al contrario Motti o,
meglio, la sua pratica di abusivismo permanente (i suoi eventi pubblici
readymade) indicano un metodo, danno forma ad una condotta, creano
opposizione e resistenza.
Ecco che per questa occasione milanese lo vediamo annunciato da un flyer
natalizio, con gli auguri per l'anno nuovo, anche se c'è una piccola
anomalia: il font è arabo!.
Marco Scotini
Immagine: progetto per la Galleria Artra Milano del 2003
Inaugurazione: 14 dicembre 2004 ore 18,30
Galleria Artra via L.Settala 6 20124 Milano
Orari: Aperto dal martedì al sabato dalle 15,00 alle 19,00