Musei Universitari di Palazzo Poggi
Bologna
via Zamboni, 33
051 2099610 FAX 051 2099402
WEB
Rappresentare il corpo
dal 9/12/2004 al 20/3/2004
051 2099900 FAX 051 2099402
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Segnalato da

Museo di Palazzo Poggi




 
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9/12/2004

Rappresentare il corpo

Musei Universitari di Palazzo Poggi, Bologna

Arte e anatomia da Leonardo da Vinci all'illuminismo. Un viaggio nelle rappresentazioni del corpo e nel lento disvelamento dei prodigi e dei misteri del suo funzionamento. Oltre duecento, tra dipinti, disegni, sculture, incisioni, libri e codici, illustreranno il rapporto di collaborazione tra arte e scienza nell'acquisizione, nella rappresentazione e nella divulgazione delle conoscenze anatomiche nel corso dell'eta' moderna.


comunicato stampa

ARTE E ANATOMIA DA LEONARDO DA VINCI ALL’ ILLUMINISMO

Nell’ambito delle Celebrazioni per il IV Centenario della morte di Ulisse Aldrovandi, il Museo di Palazzo Poggi dell’Università di Bologna allestisce presso isuoi locali, in via Zamboni, 33 a Bologna (dal 10 dicembre 2004 al 20 marzo 2005) una mostra sui collegamenti tra studi anatomici e arte.

Un viaggio affascinante nelle rappresentazioni del corpo e nel lento disvelamento dei prodigi e dei misteri del suo funzionamento.

Oltre duecento, tra dipinti, disegni, sculture, incisioni, libri e codici, illustreranno il rapporto di collaborazione tra arte e scienza nell’acquisizione, nella rappresentazione e nella divulgazione delle conoscenze anatomiche nel corso dell’età moderna, da Leonardo da Vinci al Settecento.

L’esposizione sarà un racconto appassionante degli sforzi che hanno consentito una sempre più dettagliata e precisa descrizione di ciò che si cela all’interno del corpo umano, dei suoi meccanismi di funzionamento e dei rapporti che regolano le sue parti. Prima che la fotografia e le successive tecniche radioscopiche riuscissero a fornire una precisa e “obiettiva” visualizzazione, l’arte fu al servizio della scienza per garantire sempre più precise rappresentazioni dell’interno e dell’esterno del corpo umano. Medici e artisti collaborarono vicendevolmente in questo sforzo. Entrambi, per ragioni diverse ma convergenti, diedero vita a una stretta simbiosi di interessi che vide al centro delle loro ricerche scientifiche, filosofiche ed estetiche il corpo umano.

La grande tradizione della scuola anatomica bolognese sarà il filo conduttore di un percorso espositivo che, tuttavia, travalicherà i confini cittadini e italiani, confronterà ambiti geografici e culturali diversi, sottolineerà i momenti di passaggio significativi per la storia della scienza, per la storia dell’arte e, più in generale, per la storia delle idee, della cultura, delle mentalità.

Il percorso dell’esposizione si svilupperà secondo questi sei capitoli importanti:

1 - Gli esordi
Strumento fondamentale per conoscere la composizione del corpo umano è la dissezione dei cadaveri.
Per secoli oscurata, la pratica anatomica divenne a Bologna, circa settecento anni fa e prima che in ogni altro centro universitario europeo, materia di insegnamento.

2 - Leonardo da Vinci e l’Anatomia
I disegni di Leonardo evidenziano, insieme all’unicità dei risultati artistici e alla novità dei criteri rappresentativi, anche l’influenza esercitata dalla tradizione anatomica bolognese e l’impulso che i disegni leonardeschi avrebbero dato alla pittura e alla scienza medica dei secoli successivi.
Saranno esposti sette disegni anatomici autografi di Leonardo da Vinci provenienti dalla Royal Library di Windsor, raffiguranti le ossa delle mani, la colonna vertebrale, il cranio, lo stomaco e l’intestino, i muscoli della spalla, gli organi genitali femminili e il feto.

3 - Il corpo umanizzato
La tendenza a una più accurata e realistica rappresentazione grafica e pittorica della figura umana potè contare, nel XVI secolo, su un nuovo potentissimo strumento di diffusione: il libro a stampa. Il primo dei quali, interamente dedicato all’anatomia, venne pubblicato a Bologna nel 1521 e ne fu autore Iacopo Berengario da Carpi, professore nello Studium bolognese.
Ma la novità, il vero e proprio spartiacque dal punto di vista iconografico non meno che da quello teorico, fu rappresentata dalla pubblicazione, nel 1543, del De Humani corporis fabrica di Andrea Vesalio, che poté giovarsi di illustrazioni eseguite da pittori della scuola di Tiziano.

4 - Il corpo in scena
Il Cinquecento è anche il secolo in cui l’anatomia diventa rappresentazione pubblica e i teatri anatomici, luoghi del disvelamento della struttura del corpo umano. Più volte raffigurata nei libri a stampa, la dissezione è spettacolo pubblico ritualizzato e lezione al tempo stesso. Tutti i principali centri del sapere si dotano di questi spazi. Tra questi Bologna, il cui teatro anatomico è uno tra i pochi superstiti in Europa.
Che la lezione di anatomia fosse un grande avvenimento sociale, è documentato, oltre che dai trattati e dai loro apparati iconografici, da numerose e significative tele dipinte soprattutto in ambito centro e nord-europeo, tra Sei e Settecento. In mostra saranno esposti alcuni grandi dipinti del XVII secolo, provenienti da Amsterdam, raffiguranti pubbliche anatomie.

5 – Anatomia delle parti minime
Mentre le lezioni degli anatomisti e le loro dissezioni erano momenti essenziali per la formazione, non solo di scienziati e medici, ma anche di pittori e scultori, innovatori come Marcello Malpighi e Giovan Battista Morgagni continuarono ad avvalersi della collaborazione di illustratori nella realizzazione delle loro opere anatomiche.
Con Malpighi l’anatomia compì un passo avanti di incalcolabile valore. Le parti più piccole del corpo umano, i tessuti degli organi vitali divennero oggetto di analisi minuziosa mediante il microscopio. Lo scienziato bolognese viene ritenuto il fondatore dell’anatomia microscopica.

6 – Laboratori anatomici
Il percorso espositivo si conclude nelle stanze del Museo che ospitano le statue e i preparati anatomici in cera dell’Istituto delle Scienze.
Fu ancora a Bologna che trovò la sua prima sistematica applicazione in campo anatomico la ceroplastica.
Grazie alla ceroplastica si ebbero i primi preparati anatomici tridimensionali, che consentivano di fornire non solo un’esatta rappresentazione degli organi, ma anche una sensazione plastica della loro forma e di come essi stanno insieme all’interno del corpo.

Nell'immagine: 'La fortuna di mondino'. manoscritto di anotomia.

Orari:
tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30

Biglietti:
Intero 6 euro
Ridotto: 4.00 euro
Per gli studenti di ogni ordine e grado ingresso gratuito

Per i gruppi è necessaria la prenotazione.
Con i gruppi possono essere concordate visite in orari serali nei giorni di venerdì e sabato.

Informazioni e prenotazioni:
Ufficio promozione tel. 0512099900;

Segreteria organizzativa:
Museo di Palazzo Poggi Tel. 0512099398

UFFICIO STAMPA E PROMOZIONE
Learco Andalò, Stefania Mazzotti

MUSEO DI PALAZZO - POGGI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
Via Zamboni, 33 – 40126 Bologna (Italia)

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