Bosna quilts – Tempo Cucito. Realizzati nella 'Bosna Quilt Werkstatt'(Atelier Bosna Quilt), non sono quadri, ne ad essi rimandano; sono pezzi unici in tessuto a tre strati cucito 'rucno', cioe' a mano. Sono lavori frutto di un incontro fra arte e necessita' e nascono dalla collaborazione tra una pittrice e un gruppo di donne bosniache.
I Bosna Quilts, realizzati nella 'Bosna Quilt Werkstatt'(Atelier Bosna Quilt), non sono quadri, né ad essi rimandano; sono pezzi unici in tessuto a tre strati cucito 'rucno', cioè a mano. Sono lavori frutto di un incontro fra arte e necessità , e nascono dalla collaborazione tra una pittrice e un gruppo di donne bosniache.
Lucia Feinig - Giesinger è l’artista ideatrice dei disegni dei Quilts che, a partire dal 1993 si dedica prevalentemente al progetto 'Bosna Quilt Werkstatt' curando l’assemblaggio delle sete. Le donne bosniache sono chiamate a cucire, secondo una propria concezione, i vari tasselli. Nel 1998, al termine della guerra, l’atelier, sorto nel campo profughi della Caritas Galina nel Vorarlberg ( Austria), si trasferisce nell’enclave Gorazde sulla Drina.
Quadrati e rettangoli grandi e piccoli si accostano fino ad ottenere una coniugazione entusiasmante di superfici colorate tono su tono, oppure animate da contrasti. Attraverso ogni passo o, per meglio dire ogni punto, sia sul dritto che sul rovescio della trapunta, i colori e la materia prendono corpo acquistando forma, immagine e struttura. La direzione non è mai certa: sceglie spesso vie inattese, sfociando in radure geometriche dalle tinte vivaci. Le due forme d’arte, quella di Lucia Feinig-Giesinger e quella delle donne bosniache, nascono parallelamente ma crescono assieme, dando origine ad un'opera di perfetta fusione.
I quilts vengono appesi come arazzi o come quadri, ma trovano impiego anche come coperte, rivestimenti di cuscini o di divani. Hanno misure variabili e vengono creati anche su ordinazione.
Grazie al progetto 'Bosna Quilt Werkstatt' dodici famiglie bosniache hanno un reddito garantito, a testimonianza del fatto che l'arte può avere anche una funzione sociale, che va certamente oltre il rapporto opera-fruitore, tingendosi di rinnovamento ma anche di solidarietà e capacità di integrazione.
La mostra è realizzata in collaborazione con lo Studio G7 – via Val d’Aposa 7g - Bologna che ha esposto per la prima volta in Italia questi lavori. L’esposizione a Bologna è tutt’ora in corso.
Galleria Milano
Via Manin 13, Via Turati 14 20121 Milano