Palazzo Moroni
Padova
via del Municipio, 1
049 8204501 FAX 049 8204503
WEB
Union/Disunion
dal 26/10/2000 al 19/11/2000
049 8204501 FAX 049 8204503
WEB
Segnalato da

Sandro Saccocci




 
calendario eventi  :: 




26/10/2000

Union/Disunion

Palazzo Moroni, Padova

La mostra, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, è curata da Sandro Saccocci e coordinata da Gianfranco Martinoni ed Enrico Gusella del Settore Cultura. L'iniziativa si presenta in forma originale: unisce l'allestimento di opere all'interno delle Ex Scuderie di Palazzo Moroni con interventi mirati all'esterno, nel cuore del Centro Storico di Padova, dove gli artisti, di età diverse, provenienti da Padova stessa e da altre località italiane, daranno vita a operazioni artistiche a vario titolo definibili "interattive".


comunicato stampa

La mostra, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, è curata da Sandro Saccocci e coordinata da Gianfranco Martinoni ed Enrico Gusella del Settore Cultura.

L'iniziativa si presenta in forma originale: unisce l'allestimento di opere all'interno delle Ex Scuderie di Palazzo Moroni con interventi mirati all'esterno, nel cuore del Centro Storico di Padova, dove gli artisti, di età diverse, provenienti da Padova stessa e da altre località italiane, daranno vita a operazioni artistiche a vario titolo definibili "interattive".

L'interno, per ognuno dei lavori esposti fornisce una sorta di chiave di interpretazione dell'esperienza artistica che avviene all'esterno: un progetto, un aspetto complementare di tale esperienza, un modo per meglio intenderla e calarla nel vissuto personale, oppure un lato intimo e normalmente nascosto della riflessione artistica; quasi a voler tracciare, ed esporre, anche l'itinerario di un metodo. Un museo speciale, che si snoda con la sua collezione nel tessuto del centro storico, nel corpo vivo delle sue strade e delle sue piazze, interamente offerto all'interazione della sensibilità di un vastissimo pubblico, aperto a molteplici livelli di lettura.

Il pubblico, che affolla sempre numeroso le tre principali piazze del centro storico di Padova, diventa invece, nella dimensione di esterno, protagonista delle opere d'arte: da un lato gesti che intendono calamitare e raccogliere, mediante la tecnica della ripresa video o della fotografia, comportamenti e reazioni suscitate dall'artista; dall'altro installazioni, anche sonore, che mirano a modificare l'ambiente o a crearne una percezione differenziata. Un museo accessibile anche a coloro che non hanno ancora acquisito una normale dimestichezza con l'arte contemporanea, una confidenza di rapporto con le forme della sua esperienza vivente che risponde a quella esigenza di ampia fruibilità dell'opera d'arte che è profondamente sentita e condivisa nel nostro tempo: molti artisti, già da anni, lavorano per cercare di abbattere gli steccati dei luoghi deputati e ciò per conquistare gli spazi pubblici, se vogliamo, i luoghi della vita di ogni giorno. L'arte è di tutti.

Videoproiezioni con riflessioni storico-sociali; oggetti come un'amaca di fibre ottiche luminose o un letto di silicone dove ci si può adagiare; televisori posti nelle vetrine di un negozio, che ci riportano volti dal sorriso contagioso. Una parte della città viene anche sottoposta a una mappatura che mette in evidenza, mediante delle iscrizioni, diverse funzioni psicologiche, sociali, culturali, invitandoci a riflettere; mentre un altro lavoro (Approcci) indaga sulle tipologie comportamentali dei passanti nell'incontro con gli extracomunitari. Suoni e segnali visivi inoltre liberano la gente dall'abitudine di dare subito un senso alle cose, obbligandola invece a compiere percorsi mentali differenti.

Chi salveresti?, ha chiesto un artista alla gente di Padova; la risposta, che premia Maria Teresa di Calcutta, diventa una grande installazione fotografica, una rincuorante statistica tradotta visivamente. Altrove, una raccolta di oggetti appartenuti a molte persone, diventa un organismo vivo, in divenire, attraverso l'antica consuetudine del baratto: scambia anche tu uno dei tuoi oggetti e collabora a modificare, con la tua vita e la tua memoria, questa vasta natura morta.

Ogni opera, progettata in situ, si realizza veramente solo nel momento in cui viene vissuta, sperimentata nei molteplici e imprevedibili rapporti che crea tra l'artista e la gente, tra persona e persona, tra il singolo individuo e gli strati più riposti della sua coscienza.

Solo successivamente a tale esperienza sarà possibile, quindi, pubblicare il risultato di questo lavoro.

Questi gli artisti in mostra con le loro installazioni: Cristiana Capelli con "Chi vorresti salvare ?", Daniela Di Gennaro con "Michrome", Salvatore Falci con "Dai ! Sorridigli !", Nicoletta Freti con "Lucifera", Paul Journey con "To day to morrow", Clara Luiselli con "Flessibile", Paolo Lumini con "Il baratto", Giada Massaro con "Tutt'intorno", Monica Mazzoleni con "Zone di risonanza", Stefano Peressini con "PD 1", Sara Piovesan con "Approcci", Antonio Pivetta con "City Samples. Wav", Sandro Saccocci con "F.T.V.", Kira Seiden con "Alla PORTAta di tutti".

Conferenza stampa: Venerdì 27 ottobre 2000 ore 11.30 presso la Sala Giunta di Palazzo Moroni

Inaugurazione 27 ottobre 2000, ore 17.30

Venerdì 17 Novembre ore 21.00, Sala Rossini Stabilimento Pedrocchi, Conversazione - Incontro Relazioni Interattive del Contemporaneo: Interveranno: Enrico Gusella, Sandro Saccocci, Salvatore Falci e gli Artisti.

"UNION/DISUNION". Padova, Ex Scuderie di Palazzo Moroni e Centro Storico, dal 28 Ottobre al 19 Novembre 2000. Mostra promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova curata da Sandro Saccocci e coordinata da Gianfranco Martinoni ed Enrico Gusella del Settore Cultura. Aperto tutti i giorni, escluso lunedì; orario: 9.30 - 12.30 /15.00 - 19.00. Ingresso libero. Informazioni: tel. 049 820.45.01 - 02, fax 049 820.45.03

IN ARCHIVIO [19]
Se Renta
dal 30/10/2013 al 30/10/2013

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede