Pizia Arte
Teramo
viale Crucioli, 75/a
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Camera a sud
dal 10/12/2004 al 8/2/2005
0861 252795 FAX 0861 252795
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Segnalato da

Manuela e Patrizia Cucinella



 
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10/12/2004

Camera a sud

Pizia Arte, Teramo

Otto giovani artisti, Giorgia Beltrami, Berardo di Bartolomeo, Matteo Clementi, Antonella Cinelli, Ruggiero Lacerenza, Lucia Leuci, Eric Serafini, Gabriele Talarico, esprimono la loro passione per la pittura e per l'immagine dimostrando una gran voglia di rinnovarsi, di fare nuovi esperimenti e soprattutto di confrontarsi.


comunicato stampa

Mostra collettiva di Giorgia Beltrami, Berardo di Bartolomeo, Matteo Clementi, Antonella Cinelli, Ruggiero Lacerenza, Lucia Leuci, Eric Serafini, Gabriele Talarico.

Otto giovani artisti esprimono la loro passione per la pittura e per l'immagine dimostrando una gran voglia di rinnovarsi, di fare nuovi esperimenti e soprattutto di confrontarsi.
Regalano, a chi si sofferma ad osservare le loro opere, intense emozioni; le stesse che si provano quando al mattino in una ''Camera a Sud'' il Sole ci sveglia dolcemente colpendoci sul viso e abbagliandoci con il suo splendore.

Giorgia Beltrami: '' l’artista ritrae con la grafite su grandi tavole di legno immagini di persone care fotografate anni addietro. Gli effetti di chiaroscuro, le luminescenze del legno, il disegno non finito conferiscono all’immagine una dimensione di atemporalità e di rimembranza caratteristiche della vecchia fotografia in bianco e nero.''

Berardo di Bartolomeo:''elabora una sapiente texture pittorica percorsa dalle trame di un racconto polifonico, brusio materializzato da un compositore visivo capace di creare un concerto di voci lontane, sempre presenti.''

Matteo Clementi: ''La nudità neutralizzata si sospende nel vuoto della superficie. La pelle degli sconosciuti ascolta i nostri sguardi. Le colature piangono i mali di un mondo mai troppo lontano. Il colore si prepara al sacrificio necessario. Dentro i quadri di Clementi non esistono più attimi normali (nella loro normalità) ma solamente gesti assoluti (nella loro normalità), unici nel fermarsi lungo il tempo anomalo del dipingere.''

Antonella Cinelli:''I suoi lavori raccontano di spogliarelli pudichi senza parole e senza musica, di un sex appeal semplice e spontaneo, di corpi nudi che si offrono timidamente alla vista, un po’ vergognosi un po’ dolcemente seducenti. Quando nel quadro è ritratto anche il volto della modella, spesso lo sguardo della ragazza raffigurata si volge a cercare quello dello spettatore, lo guarda fisso per trovare una tenera complicità, come se dall’altra parte della tela non potesse che esserci una persona soltanto, fidata e complice.''

Ruggiero Lacerenza:''Per quanto riguarda i dipinti,una nota merita il medium adoperato,ossia lo smalto industriale(sia pure sul tradizionale supporto di tela).Questa vernice asseconda la velocità gestuale dell'esecuzione,riservando alla figura umana un trattamento analogo a quello degli oggetti della produzione industriale.''

Lucia Leuci:''Da un lato, abbiamo sequenze ''seriose'' di autoscatti in dissolvenza, esibizioni del proprio corpo sui tempi lunghi di un movimento frenetico e nevrotico, che sottrae la fisicità carnale e cancella i volti. Uno scandaglio quasi ossessivo, in cui la fotografia diviene un modo per riappropriarsi dello sguardo su se stessa, e comunicare un disagio e un'irrequietezza certamente personali, ma anche tipici di un malessere e di una condizione generazionale e di genere.''

Eric Serafini: ''Non importa che si tratti d'un ritratto stile inizio Novecento o di un orizzonte newyorkese stracontemporaneo, da terzo millennio, magari già ferito dal Ground zero e da edificazioni recentissime: l'artista succhia comunque via dal paesaggio e dalle figure i colori vivi e originali - come ci si trovasse di fronte a una cartolina violentata per lungo tempo dal sole e dalle intemperie - e lascia quella patina ocra e ambra tipica delle fotografie ritrovate in soffitta, in album dimenticati, dove anche la situazione più banale è resa affascinante e coinvolgente dalla lontananza e dal mistero.''

Gabriele Talarico:'' Usa la tecnica del -negativo fotografico- esaltando sia l'originalità del dipinto che le sue qualità pittoriche.

Inaugurazione: sabato 11 dicembre ore 18,30

Pizia Arte
Italia - Teramo - Viale Crucioli 75/a

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