Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Milano
corso Magenta, 59
02 48008015 FAX 02 4814269
WEB
Un secolo di turismo in Valtellina
dal 14/12/2004 al 22/2/2005
02 48008015

Segnalato da

Irma Bianchi Comunicazione




 
calendario eventi  :: 




14/12/2004

Un secolo di turismo in Valtellina

Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano

In mostra 15 fotografie panoramiche di grande formato con imponenti montagne, ghiacciai, vette innevate, boschi, grandi distese di prati e antichi casolari. Un cospicuo assortimento di documenti e' ospitato in sette bacheche dove si trovano libri sulla storia del territorio dal 1900 a oggi, foto d'epoca, lettere, cartoline, manifesti, materiali pubblicitari e scritti. Un viaggio fra storia e attualita'


comunicato stampa

Una mostra presenta un volume.

In previsione dei prossimi mondiali di sci del 2005 che si svolgeranno in Valtellina a Bormio e Santa Caterina, la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese in coproduzione editoriale con Mondadori Electa, pubblica il volume e presenta la mostra Un secolo di turismo in Valtellina. Viaggio fra storia e attualità.

Questa estesa raccolta di interviste, realizzate da Franco Brevini ai personaggi di spicco della Valtellina, attraverso curiosità e aneddoti, conduce a un ideale viaggio nel tempo, e porta alla luce gli aspetti dello sviluppo culturale, sociale, turistico ed economico degli ultimi cento anni in Valtellina. L'importante volume, corredato dalle ricerche e dagli approfondimenti storici di Paolo Valenti, costituisce anche un valido atlante per conoscere queste valli.

In occasione della pubblicazione del volume, la Galleria Gruppo Credito Valtellinese inaugura a Milano una mostra fotografica incentrata sulla storia del Novecento in una delle più importanti valli lombarde. Un accento particolare è posto sui temi della nascita e dell'espansione turistica e sportiva che, nel corso di un secolo, hanno trasformato la Valtellina in un comprensorio di primaria importanza.

In mostra 15 fotografie panoramiche di grande formato accolgono il visitatore con imponenti montagne, ghiacciai, vette innevate, boschi, grandi distese di prati e antichi casolari.

Un cospicuo assortimento di documenti è ospitato in sette bacheche dove si trovano libri sulla storia del territorio dal 1900 a oggi, foto d’epoca, lettere, cartoline, manifesti, materiali pubblicitari e scritti che suscitano curiosità come i menu dei grandi alberghi e insoliti oggetti di carta.
Si evidenziano l’incisione ottocentesca del monte Disgrazia in Valmalenco, una sorprendente panoramica del Bernina, le vette seghettate dell’Adamello, le foto della borghesia d’inizio secolo sulla neve, e la pubblicazione di alcuni singolari manifesti pubblicitari del ‘900 realizzati per promuovere i trasporti e gli sport in Alta Valtellina.

Un notevole numero di diapositive di vario formato distese su un tavolo luminoso, offrono l’occasione per una riflessione sui modi di vita e le usanze in Valtellina; un approfondimento su temi di vita antica e di attualità: la città, i piccoli borghi, lo sviluppo tecnico dagli spalatori, i primi gatti delle nevi, i nuovi impianti di risalita.

La panoramica che la mostra offre parte da lontano: dall'inizio del secolo, quando la borghesia si concedeva lunghe sciate - le donne ancora in abito lungo- sui pendii innevati delle montagne valtellinesi, fino ad oggi, con i Mondiali di sci che catalizzano su di sé l'attenzione dei media.
Lo sviluppo delle strutture e degli impianti va di pari passo con la storia del Credito Valtellinese, che negli anni ne ha sostenuto economicamente la nascita e la modernizzazione, favorendo le iniziative imprenditoriali, con il risultato che ora è sotto gli occhi di tutti. L'incremento delle attività in Valtellina ha anche agevolato l'arresto dell'emigrazione, che colpiva le Alpi Retiche negli anni '60. Attraverso il contributo per lo sviluppo turistico, queste montagne dotate di un orientamento e condizioni naturali tanto favorevoli, sono state presto in grado di ospitare gare impegnative come i Mondiali, che richiedono una perfetta disponibilità dei servizi e qualità delle strutture.

La mostra documentaria e l’autonomo volume consentono di scoprire un grande numero di notizie che inducono ad amare e conoscere sempre più la Valtellina. Tra i numerosi personaggi illustri che hanno frequentato la Valtellina, incontriamo Carducci, Buzzati e Salvatore Quasimodo. Uno scritto di Luigi Barzini, grande firma del giornalismo italiano, ci tramanda sul Corriere della Sera le sue impressioni circa la scoperta di Madesimo: “Penetriamo in lunghe gallerie scavate dalle valanghe. Nulla di più straordinario di queste grotte di ghiaccio, dalle pareti scintillanti e diafane, cunicoli favolosi, tutti soffusi da una luce glauca”.

Un accento è posto sulle bellezze architettoniche, artistiche tra cui spicca il suggestivo Santuario della Madonna di Tirano. Veniamo a sapere che le terme di Bormio esistevano nel VI secolo e che l’edificio dei Bagni Vecchi, edificato in epoca medioevale su preesistente struttura romana, ancora oggi ne mantiene l’assetto; già un opuscolo del 1612 decantava le proprietà delle acque: “sanano le sciatiche, dolori artetici…”.
Scopriamo che il presidente dell'Alpine Club di Londra già dal 1865 raccontava delle sue ascensioni al Pizzo Stella a Madesimo e che un contributo al turismo è stato dato fin dall’inizio del secolo dal Touring Club Italiano con la sua presenza sempre più assidua.
Veniamo a sapere che in Valchiavenna si svolsero nel 1911 le prime competizioni sciistiche dell’intero arco alpino e ricordiamo le imprese dei famosi Zeno Colò e G.B. Compagnoni, maestri di sci e guide intramontabili.

Nel volume e in mostra non mancano poi i riferimenti alla tradizione eno-gastronomica, alle ricchezze naturalistiche e ambientali.

Giovanni De Censi, presidente del Credito Valtellinese sottolinea: “le nostre montagne sono un inestimabile patrimonio che vogliamo far conoscere in Europa e nel mondo”.

Il volume bilingue, italiano e inglese, racconta in oltre 400 pagine quest'affascinante storia per immagini e parole.

Dopo l’esposizione a Milano la mostra si sposterà in sette stazioni turistiche lombarde della provincia di Sondrio: Aprica; Bormio; Chiesa di Valmalenco; Livigno; Madesimo; Morbegno; Teglio.

Galleria Credito Valtellinese
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