Retrospettiva dedicata a uno dei maestri della prima stagione della Pop Art americana. La mostra, realizzata in collaborazione con l'Estate of Allan D'Arcangelo di New York, presenta 25 opere datate tra il 1962 e il 1982. Sono compresi i lavori del periodo in cui l'artista abbando' il suo immaginario pop per accostarsi a una ricerca piu' astratta e l'ultimo ciclo, nel quale navi e aerei tornano a rappresentare le mitologie della contemporaneita'
RETROSPETTIVA
A cura di Walter Guadagnini
Si inaugura domenica 23 gennaio alle ore 11 alla Palazzina dei Giardini di
Modena la mostra "Allan D'Arcangelo - Retrospettiva", organizzata dalla Galleria
Civica di Modena.
Si tratta della prima retrospettiva mondiale dedicata a uno dei grandi maestri
della prima stagione della Pop Art americana, prematuramente scomparso nel 1998.
La mostra, realizzata in collaborazione con l'Estate of Allan D'Arcangelo di New
York, presenta 25 opere datate tra il 1962 e il 1982, che permettono di seguire
nella sua interezza l'evolversi della vicenda artistica di D'Arcangelo.
Si è affermato negli anni Sessanta con un lavoro che mette in primo piano i temi
cardine della vicenda artistica pop: astronauti, missili, pin-up e bandiere
americane, accanto ad icone universali come Superman, la statua della libertà ,
Marilyn Monroe e JFK.
Tra le opere di questo periodo verrà esposta la storica "Marilyn", una Marilyn,
con occhi, bocca, naso e sopracciglia da ritagliare e ricomporre, con un paio di
vere forbici appese all'opera, realizzata, in chiave polemica, in seguito alla
morte dell'attrice.
Lo stesso D'Arcangelo, a proposito di quest'opera dichiara: "Marilyn" risale
all'agosto del 1962, poco dopo la sua morte. Ero triste e arrabbiato. Triste
perché con lei se ne era andata parte della mia giovinezza e arrabbiato per il
modo in cui era stata manipolata da Hollywood, dal pubblico e dalla sua stessa
immagine. Qualunque sia stata la causa, omicidio o suicidio, la sua vita si è
conclusa in un modo disperato. Questo quadro, inconfondibilmente lei dietro la
lieve curva della sua spalla, descrive il modo in cui è stata usata. Non vengono
raffigurati né il suo sorriso o il suo viso imbronciato, né tanto meno il suo
corpo sensuale, ma una figura bidimensionale, ciò che rimane della composizione
di un'immagine. Allo spettatore viene data la possibilità di ricostruire
l'immagine nello stesso modo. E' una bambola di carta: la linguetta A va
inserita nella fessura A e via di seguito è c'è anche un paio di forbici che
incitano a partecipare a questo gioco, rendendoci tutti colpevoli."
Negli anni immediatamente successivi la sua ricerca si è orientata sulla
raffigurazione del paesaggio americano e delle sue mitiche autostrade.
Alla strada e alle sue rappresentazioni è dedicata infatti gran parte della sua
poetica che viaggia attraverso visioni notturne, completamente vuote, abitate da
segnali stradali e linee di mezzeria. Il lavoro sulla strada è un'ispirazione
che si avvicina all'immaginario 'on the road' della beat generation, un'opera
che sembra rappresentare un fermo immagine, ma che, in fondo, descrive una
realtà in movimento, come se i singoli dipinti fossero i fotogrammi di un film,
o di un cartone animato.
Dallo specchietto retrovisore l'artista dichiara: "Tutto ha avuto origine in un
piccolo quadro Avevo in mente di fare cinque quadri. Dovevano essere concepiti
come un gruppo monotematico, come una sorta di commento sull'idea del viaggiare.
In un certo senso, ciascuna immagine era come uno spezzone cinematografico. Così
si parte con il cartello stradale di una stazione di benzina, visto da una
grande distanza. Nell'immagine successiva, il quadro successivo, il cartello
veniva ritratto più da vicino. Nel quadro seguente esso viene ritratto in una
vista periferica da entrambi i lati. Nel quarto quadro, il cartello stradale
scompare e si vede solo l'indicazione della strada principale. E il quinto
quadro era identico al primo, con un altro cartello visto da lontano."
In mostra anche "Full Moon", - una delle icone della Pop Art internazionale, con
il simbolo della Gulf che si trasforma in un'alba -, "US Highway n.1",
straordinaria veduta di un'autostrada americana quasi cinematografica
nell'impostazione, in prestito dal Virginia Museum of Fine Arts di Richmond.
Sarà poi visibile, per la prima volta in Italia - restaurato per questa
occasione - il grande "The Place of Assassination", una gigantesca composizione
di materiali vari, interpretazione tragica e poetica dell'omicidio di Kennedy.
Insieme a queste opere, entrate ormai nell'immaginario collettivo, saranno in
mostra anche una serie di 'autostrade', in particolare "Guard Rail" del 1964 -
proveniente dalla leggendaria collezione di Sidney e Frances Lewis -, nel quale
D'Arcangelo inserisce dell'autentico filo spinato, per rendere ancora più
realistica la lettura dell'opera.
Una sorpresa saranno poi i lavori degli anni Settanta e Ottanta, periodo nel
quale D'Arcangelo abbandona il suo immaginario pop per accostarsi a una ricerca
più astratta, di grande qualità pittorica; infine l'ultimo ciclo, nel quale navi
e aerei tornano a rappresentare le nuove mitologie della contemporaneità .
Un'autentica riscoperta che fa seguito a quelle di Allen Jones, Mel Ramos, Peter
Phillips e alla grande ricognizione sulla Pop Art inglese dello scorso anno, che
conferma la posizione di avanguardia della Galleria Civica nell'ambito
dell'esposizione e dello studio delle vicende della Pop Art internazionale.
Il catalogo comprenderà la riproduzione a colori di tutte le opere esposte e
un'ampia selezione del lavoro di D'Arcangelo, un testo del curatore, Walter
Guadagnini, un'intervista inedita realizzata da Marco Livingstone nel 1988, e la
pubblicazione di una serie di scritti inediti dell'artista, raccolti e
commentati da Silvia Ferrari.
Catalogo: Silvana Editoriale
Inaugurazione: 23 gennaio 2005, ore 11
Produzione: Galleria Civica, Modena
Ufficio stampa: Studio Esseci, Tel 049 663499 fax 049 655098
Palazzina dei Giardini, c.so Canalgrande, 41100 Modena.
Orari: da martedì a venerdì 10,30-13 /15 -18
Sabato e domenica 10,30-18
Lunedì chiuso
Festività : lunedì 28 marzo 2005 apertura straordinaria festiva
dalle 10,30 alle 18
Ingresso: Euro 5,00 Ridotto 2,50; Giovedì ingresso gratuito
Gratuito per i minori di 18 e i maggiori di 60 anni