Le pareti della galleria questa volta sono istoriate da tre artisti, Fabrizio Buratta, Luigi Mulas e Isabel Tristan, per la prima volta insieme. Il titolo della mostra e' tratto dal saggio 'Il sistema degli oggetti' di Jean Boudrillard
Fabrizio Buratta, Luigi Mulas e Isabel Tristà n
testo di Alessio Verzenassi
Le pareti ultimamente riavute della galleria Il Sole Arte Contemporanea, questa volta sono istoriate da tre artisti, Fabrizio Buratta, Luigi Mulas e Isabel Tristán, per la prima volta adunati al fine d’ipotizzare una comunicazione dal senso compatto e incanalato.
Il ragionamento della rassegna, che rincorre per intero il profilo degli spazi espositivi, si ramifica in più manufatti dall’aspetto dissimile ma dal contenuto omologo e pertanto: più pannelli in sequenza, una scritta laconica, tre parole su borsa, delle foto omertose e una grande valigia schiusa, sono le sembianze che arginano l’accuratissima iconologia abilitata nell’esposizione. L’organizzazione e il senno di quest’ultima, s’incentrano con pertinenza plausibile su un saggio di Jean Boudrillard del millenovecentosessantotto, titolato Il sistema degli oggetti, dal quale è stata espunta una frase che nomina la mostra stessa.
Il saggio cui l’esposizione s’aggancia di fondo illustra il rapporto tra società e oggetti da questa prodotti; rapporto fondato sulla dialettica complessa fra razionalità della funzione tecnica e irrazionalità del bisogno umano.
Immagine: Isabel Tristan Tristan, "S/T", 1993
Inaugurazione Giovedì 20 Gennaio 2005
IL SOLE ARTE CONTEMPORANEA
Via Nomentana, 169 00161 Roma
Orari di apertura: dal martedì al sabato 15.30 - 19.30