Quarter. Centro Produzione Arte
Firenze
viale Giannotti, 81
055 6802555
WEB
Nuove installazioni
dal 21/1/2005 al 22/1/2005
WEB
Segnalato da

Ester Di Leo




 
calendario eventi  :: 




21/1/2005

Nuove installazioni

Quarter. Centro Produzione Arte, Firenze

Nello spazio Atlante e' protagonista Massimo Barzagli, in un progetto a cura di Saretto Cincinelli: tre impronte di uccellini bianchi e una serie di video girati davanti alla piena di un fiume. Nel foyer, nell'ambito del progetto En plein air, Alessandro Casati espone le sue tele in un'installazione curata da Maria Antonia Rinaldi. Continua la rassegna fotografica dedicata a Firenze con Passages: questa volta lo sguardo sulla citta' e' di Carlo Cantini, con Tracciati Urbani, a cura di Cristina degli Innocenti. Quarter partecipa al movimento di solidarieta' che si e' attivato in soccorso delle popolazioni colpite dallo Tsunami con un'Asta di beneficenza che vede la partecipazione di oltre 30 artisti e un cospicuo numero di gallerie e istituzioni toscane.


comunicato stampa

Nel corso del 2005 Quarter ospiterà una pluralità di progetti curati dal direttore artistico Sergio Risaliti: mostre personali e collettive, progetti destinati all’esportazione, e la creazione di aree di dibattito in grado di delineare i futuri sviluppi del Centro d’Arte Contemporanea, rispetto alla funzione pubblica dello spazio e in linea con la sua vocazione internazionale.

Dopo il primo progetto Voyager, una sorprendente installazione di Paolo Parisi e John Duncan, nel mese di febbraio ad essere ospitato nella sala centrale di Quarter sarà Marco Bagnoli con la mostra Terra delle madri. A seguire Enzo Cucchi ad aprile e nel prossimo autunno Maurizio Nannucci. Le installazioni di questi interpreti del mondo contemporaneo hanno l’intento di modificare la percezione comunemente accetta dello spazio e del tempo, della realtà, del linguaggio, degli oggetti di consumo, dei miti d’oggi, dei simboli di ieri, sfruttando ogni tipo di strumento utile alla rappresentazione.

Negli spazi satellitari di Quarter, dopo i progetti speciali di Francesco Gnot, Loris Cecchini, Patrizio Travagli e Leonardo Diana, sabato 22 gennaio alle ore 18.30 si inaugurano tre nuove installazioni. Nello spazio Atlante sarà protagonista Massimo Barzagli, in un progetto a cura di Sergio Risaliti. Nel foyer, nell’ambito del progetto En plein air, Alessandro Casati espone le sue tele in un’installazione curata da Maria Antonia Rinaldi.

Continua infine la rassegna fotografica, dedicata ai quartieri di Firenze con Passages. Lo sguardo sulla città questa volta è quello di Carlo Cantini, con Tracciati Urbani, a cura di Cristina degli Innocenti.

ATLANTE 2 – Massimo Barzagli
EN PLEIN AIR 2 – Alessandro Casati
PASSAGES 2 – Carlo Cantini, Tracciati urbani
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ATLANTE

Massimo Barzagli, 22 gennaio

Nello spazio Atlante sarà protagonista Massimo Barzagli, in un progetto a cura di Sergio Risaliti. Barzagli porterà ad Atlante tre impronte di uccellini bianchi e una serie di video girati davanti alla piena di un fiume. Si tratta di interventi minimali che vengono commentati da un’installazione sonora. Da molti anni, Massimo Barzagli ha trasformato la sua arte in una tecnica interdisciplinare: alla pittura e al disegno ha affiancato scultura, installazione, performance, fotografia e video. Da sempre Barzagli dipinge realizzando impronte, quindi producendo un tipo di realtà che si agita tra il mondo della riproduzione mimetica e quello della riproduzione informale, tra l’impulso ad essere e quello a perdurare.
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PASSAGES

Carlo Cantini, 22 gennaio

Continua la rassegna fotografica, tutta dedicata ai quartieri e alla città di Firenze con Passages. Lo sguardo sulla città questa volta è quello di Carlo Cantini, con Tracciati Urbani, a cura di Cristina degli Innocenti. Carlo Cantini presenta una riflessione contemporanea sui segni del passato, sul lavoro e sull’umanità dell’Oltrarno, una sequenza di immagini che si sviluppa come un dialogo, continuo e vivo, tra gli elementi che compongono la storia e la vita del quartiere di Santo Spirito e di San Frediano.
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EN PLEIN AIR

1 – Alessandro Casati, 22 gennaio

2 – Marcello Maloberti, febbraio

3 – Lara Favaretto, marzo

En plein air ospita opere emblematiche di artisti italiani e stranieri; le installazioni sono visibili dalla strada e costituiscono un richiamo per il pubblico. Una specie di segnale che, lampeggiando a intermittenza, suggerisce che quanto accade nel centro di arte contemporanea non è destinato a rimanere chiuso tra le mura di Quarter, ma riguarda da vicino i singoli visitatori: è il primo contatto con gli allestimenti che proseguono all’interno del Centro d’Arte Contemporanea.

Il progetto En Plein Air, prevede lo svolgimento di due cicli di esposizioni:

installazioni della durata di un mese che mettono in primo piano opere di scultura di artisti affermati ma di recente generazione: Alessandro Casati, Marcello Maloberti, Lara Favaretto tanto per iniziare. Inoltre, su questo binario si alterneranno, con minore cadenza esposizioni di opere di maestri storici.

il secondo canale, da programmare in modo alternato rispetto al primo, include eventi di minore durata (circa due settimane) con ricognizioni nella storia della videoarte e della performance. Per questo ciclo si appronterà un video-wall con nove monitor. Gli artisti coinvolti saranno Andy Warhol, Gary Schum, Gordon Matta Clark, Robert Smithson, Dieter Roth, Marina Abramovic, Tony Oursler.
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Quarter partecipa al movimento di solidarietà che sul piano internazionale si è attivato in soccorso delle popolazioni colpite dallo Tsunami.
Sabato 22 gennaio alle 18.30 presso la sede di Quarter si terrà un’Asta di beneficenza che vede la partecipazione di oltre trenta artisti e un cospicuo numero di gallerie e istituzioni toscane. Tutti gli aderenti hanno donato generosamente un’opera il cui ricavato della vendita verrà totalmente devoluto all’Unicef, per gli aiuti ai bambini dell’Asia. La serata è organizzata in collaborazione con la casa d’aste Pandolfini.
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Programma delle mostre future

VOYAGER

2 - Marco Bagnoli, Terra delle madri 9 febbraio – 21 marzo 2005
Marco Bagnoli ha progettato un’installazione che, in parte, si propone come un recupero e una meditazione sull’opera presentata al Forte Belvedere in occasione della mostra Orizzonti. L’installazione di Bagnoli emblematicamente sarà inaugurata il giorno delle Ceneri e chiuderà il primo giorno di primavera. Lo spazio dell’opera sarà impenetrabile, il visitatore potrà contemplare l’opera guardando attraverso delle fessure. Solo l’ultimo giorno di apertura della mostra, il 21 marzo, l’opera sarà visibile nella sua totalità grazie all’abbattimento delle porte, in una sorta di capovolgimento del concetto di apertura – chiusura di una esposizione. Dichiarazione, esperienza, offerta. Un modo di essere e di pensare la sacralità della bellezza che può assumere un tono politico.

3 - Enzo Cucchi, 8 aprile – 22 maggio

Enzo Cucchi è uno dei maggiori artisti sul piano internazionale, protagonista assoluto della Transavanguardia e della ripresa del movimento pittorico europeo. A partire dagli anni Ottanta ha partecipato alle maggiori mostre internazionali, è stato presente più volte alla Biennale di Venezia e a Documenta, ha esposto le sue opere in tutti i grandi musei del mondo. Nella grande navata di Quarter, Enzo Cucchi presenterà un’esposizione di tele e disegni e una scultura monumentale inedita.

4 - Maurizio Nannucci – Autunno

In autunno Quarter ospiterà un’installazione inedita di Maurizio Nannucci, artista di spicco nella generazione che, dagli anni Sessanta in poi, ha lavorato sulle estensioni performative del linguaggio sul piano sociale e su quello architettonico. Per lo spazio di Viale Giannotti l’artista ha progettato una affascinante installazione a parete.

Nannucci ha realizzato esposizioni nei maggiori musei del mondo, sue installazioni permanenti si trovano a Berlino, Francoforte, Parigi, Roma, Torino Bologna.
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ABECEDARIO – dalla seconda metà di febbraio

Il progetto prevede una selezione di video e fotografie provenienti da collezioni pubbliche e private, italiane e straniere. Un puzzle di termini scelti di volta in volta da curatori italiani e stranieri, che abbiano la doppia connotazione di contenere significati universali e particolari, utili a comprendere grandi temi sempre attuali, ieri come oggi, e forse domani.

Il primo tema individuato è in relazione alla storia del luogo e alla vita del quartiere caratterizzato nel passato dalla presenza delle industrie Longinotti. Il lavoro, le condizioni sociali dei lavoratori, le trasformazioni a volte drammatiche dei quartieri e delle abitudini sociali dei cittadini causate da crisi economiche, flessione delle produzioni, evoluzione dei mercati alternativi, saranno il tema di queste opere. La storia delle rappresentazioni del tema è antica, variegata e complessa, e giunge fino ad oggi dove saranno le opere di Melik Ohianan, o quelle di Allan Sekula, a raccontare la realtà del lavoro nell’era contemporanea. Lavoreranno a questo progetto Cristina Agostinelli del Centre Pompidou, Grazia Quaroni della Fond. Cartier.
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AUTO DA FE’

Auto da fé è un momento di incontro tra l’artista e il pubblico al di fuori del territorio, a volte troppo complesso e articolato, dell’esposizione.

Per l’artista si tratta di un’occasione per dichiarare le proprie intenzioni, puntualizzare le tappe del percorso creativo, raccontare quali contenuti alimentano la struttura concettuale dell’opera d’arte. Si esprime, in questo modo, un vera e propria professione di coscienza: un atto di fede che in cui il mistico falò viene sostituito dal flusso di parole.

Per il visitatore è un’opportunità per guardare dietro le quinte e farsi guidare alla comprensione delle opere direttamente dagli autori.
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Il Gesto - Dinamiche e forme del gesto nell’arte contemporanea

L’evento nasce all’interno di un progetto più ampio organizzato dalla Fondazione Fabbrica Europa con il contributo della Comunità Europea.

La sezione arti visive, ideata e curata da Sergio Risaliti, in collaborazione con Marina Fokidis e Dafne Vitali, presenta una selezione di opere di circa trenta artisti attivi a partire dagli anni Sessanta. Il gesto viene messo in scena nelle sue possibili ramificazioni: come gesto d’amore, gesto impossibile, gesto generoso e gesto sovrano. Per l’occasione la città sarà teatro di una serie di situazioni artistiche collaterali: un evento speciale, un progetto site specific, un’inedita performance d’artista. Infine, la mostra, nata a Firenze, sarà trasferita ad Atene inserendosi nella rete di relazioni internazionali sulla quale si sviluppa l’intero progetto.

Inaugurazione ore 18

Ufficio stampa: Ester Di Leo - Tel. 055 223907
Con la collaborazione di Lea Codognato – Davis & Franceschin

QUARTER – Centro Produzione Arte Viale Giannotti, 81 - FIRENZE
dal 23.I.2005 al 20.II.2005, tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 15 alle 20

IN ARCHIVIO [15]
Luisa Cortesi soliloquio
dal 23/3/2006 al 23/3/2006

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