APT Gallery
London
6 Creekside - Deptford
WEB
Aqua vita et mors
dal 2/2/2005 al 20/2/2005
020 8694 8344
WEB
Segnalato da

Maria Campitelli



 
calendario eventi  :: 




2/2/2005

Aqua vita et mors

APT Gallery, London

Il titolo della mostra sottende la dualita' d'interpretazione, positiva e negativa, del liquido. L'aqua e' un imprescindibile principio di vita ma, nello straripante eccesso o in difetto, anche inesorabile portatore di distruzione e morte. Gli artisti rappresentano questa ricerca che scava in territori diversificati. Opere di: Johannes Deutsch, Fabiola Faidiga, Mimi Farina, Pina Inferrera, Asaki Kan, Jane Mulfinger, Angela Pietribiasi, Luisa Raffaelli, James Russel, Dean Verzel.


comunicato stampa

AQUA VITA ET MORS

La mostra è nata in Italia, nel 2003, anno internazionale dell’acqua. L’associazione Idea Vita l’ha promossa nell’ambito di una più ampia celebrazione dei “valori e memorie della civiltà contadina”. Partita dalla Cascina Airone di Vespolate (in provincia di Novara, sett./ott. 2003), ospitata poi al Broletto di Novara (ott./nov. 2003) e nelle prestigiose sale storiche di Palazzo Bricherasio a Torino (maggio 2004), AQUA VITA ET MORS approda ora a Londra alla galleria APT art in perpetuity trust e nei nuovissimi spazi del LABAN Center.

Il titolo ideato da Maria Campitelli, curatrice della mostra, diviene tragicamente attuale dopo l’immane disastro dello tsunami. Esso sottende la dualità d’interpretazione, positiva e negativa, del liquido elemento. Imprescindibile principio di vita, ma, nello straripante eccesso o anche in difetto, inesorabile portatore di distruzione e morte.
Al di là di un atteggiamento puramente contemplativo nei confronti dei fenomeni naturali, come poeti, scrittori, filosofi hanno più volte espresso, Maria Campitelli ha voluto sottolineare i disequilibri in atto nell’eco-sistema - oltre alla incontenibile forza distruttrice della natura in sé come ha testimoniato appunto lo tsunami- ; da un lato essi provocano catastrofi come le alluvioni, dall’altro, per il fenomeno contrario della siccità, conseguono il medesimo risultato negativo. L’acqua dunque, di per sè fonte di vita si può tramutare in terribile strumento di morte.

Undici sono gli artisti invitati a rappresentare questa ricerca che scava in territori diversificati, nel sociale come nei dissesti dell’eco-sistema, che gioca con i significati delle parole o scivola nel paradosso,che sogna nel ricordo evocativo recuperando il mito, o guarda alla femminilità come flusso vitale e ai grandi temi della vita e della morte attraverso inquietanti metafore visive.

I nomi . Johannes Deutsch di Vienna (Austria), Fabiola Faidiga di Trieste (Italia), Mimi Farina di Pramaggiore (Venezia-Italia), Pina Inferrera di Bergamo (Italia), Asaki Kan di Londra (U K)Chris Marshall di Londra (U K), Jane Mulfinger di Londra/Los Angeles (U.S.A.), Angela Pietribiasi di Torino (Italia), Luisa Raffaelli di Torino (Italia), James Russel di Londra (U K), Dean Verzel di Koper/Liubljana (Slovenia).

I linguaggi sono i più disparati, vanno dall’installazione spettacolare al video, alla gigantografia, digitale e analogica. La tecnologia, sempre più presente nell’espressione artistica contemporanea si sposa con materiali naturali o più spesso artificiali, in compositi linguaggi propri del tempo presente e probabilmente del futuro.

La mostra è supportata da catalogo bilingue (italiano/inglese).

opening 3 febbraio 2005, ore 18/21

Ufficio stampa APT Gallery
Liza May – Chris MarshallV
Tel./fax : 020 8694 8344

APT GALLERY, art in perpetuity trust
Harold Works, 6 Creekside – Depford, London SE8 4SA
e al LABAN Center- Creekside
orario : da giovedì a domenica 13 – 18

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