Ufficio Stampa Gandini&Rendina
Mostra personale di Milvia Quadrio. 'Con questo titolo mi riferisco all'immane tragedia della deportazione prendendo come testimonianza 'del vissuto umano' dei pezzi di legno, tagliati, lucidati, muniti di una maniglia di juta a forma di valigia e depositati per terra a mo' di corteo. Valige che non contengono altro che una parte di vita di un abete secolare tolto al suo habitat'. M.Quadrio
Milano, gennaio 2005 - Dal 3 al 27 febbraio Milvia Quadrio espone allo Spazio Gheroartè “Memorie Altruiâ€. L’inaugurazione è il 3 febbraio alle ore 18.30. La mostra è aperta dal mercoledì alla domenica dalle 16.30 alle 20.00.
Luca Rendina, curatore della mostra Memorie Altrui, intervista Milvia Quadrio.
Parlando con te ricorre spesso il termine “memoriaâ€. Mi pare una dimensione importante del tuo lavoro.
La memoria è l’origine di tutto: il passato, il presente, il futuro. Senza memoria nulla è possibile!
Esaminando attentamente il legno si rivelano nella struttura le diverse sfumature di colore e, appena tagliato, è possibile sentirne il profumo intenso. Il legno è dotato di un suo carattere acquisito durante la secolare permanenza nel bosco. Le difficoltà di crescita provocate dalle intemperie, i rami spezzati, i nodi, la resina che scende lungo il tronco come lacrime di profonda sofferenza… Tutto questo mi induce a confrontare il meraviglioso materiale che è il legno con l’essere umano.
“Memorie altruiâ€, titolo che sembra una riflessione, me ne puoi parlare?
Con questo titolo mi riferisco all’immane tragedia della deportazione (tanto per citarne una) prendendo come testimonianza “del vissuto umano†dei pezzi di legno, tagliati, lucidati, muniti di una maniglia di juta a forma di valigia e depositati per terra a mo’ di corteo.
Valigie che non contengono altro che una parte di vita di un abete secolare tolto al suo habitat.
“Memorie altrui†per ricordare chi morì nel vortice di questa crudele circostanza e per dire: “Ieri, oggi, mai più domaniâ€.
Come ti poni in relazione ai materiali?
È altamente entusiasmante provare a lavorare un qualsiasi materiale, stabilire un contatto, dominarlo e plasmare la forma che la mente ti suggerisce… purtroppo non sempre si tratta di una forma realizzabile!
Qual è il rapporto con gli artisti dell’oggi, ma anche di un passato vicino e lontano? Hai dei modelli di riferimento?
Artisti di grande valore, ma anche artisti meno importanti, hanno sicuramente influenzato il mio modo di interpretare e di esprimere certe forme.
Nei meandri della mia mente si sono senza dubbio depositate delle forme e dei colori colti nelle innumerevoli esposizioni d’arte che ho visitato durante la mia vita e che, al momento in cui progetto una scultura o dipingo, emergono senza che me ne accorga.
Questo lavoro che presenti a Corsico nello spazio Gheroartè è inedito e nato ispirandoti al luogo?
Quando ho visitato con te la stazione di Corsico ho avuto una strana sensazione… mi sembrava di ricordare qualcosa.
Abbiamo guardato attraverso la recinzione e dal cancello il vagone ferroviario, lo stabile e la stazione. Tu mi hai parlato dei ragazzi che si occupano di questo centro, del loro entusiasmo nell’organizzare concerti, mostre d’arte e altre attività culturali.
La sera, tornando da Milano e riflettendo su cosa avrei potuto esporre in quel vagone ho avuto la chiara risposta alla sensazione provata alla stazione di Corsico la mattina.
Ero stata lì 60 anni prima quando con la scuola visitammo Milano. Era da poco terminata la guerra e le grandi ferite erano ancora aperte.
Ricordai mio padre quando leggeva il giornale e commentava le notizie: bombardamenti, morti, distruzione, fame. Ed io leggevo sul suo volto un’immensa tristezza.
Era nata l’idea di presentare una mostra dal titolo “Memorie altruiâ€.
“Memorie Altrui†è un invito a conoscere l’opera di Milvia Quadrio e ad avvicinarsi a un’artista dalla grande sensibilità e dalla forte umanità .
Non mancate!
Brevi note biografiche
Milvia è nata nel 1936 a Campo Blenio (CH). Ha frequentato l’Istituto San Giuseppe di Lugano e l’Istituto Moderno di Bellinzona e poi l’Accademia di Belle Arti di Montecarlo, sotto la guida di Claude Rotischer.
Ha viaggiato in Europa e nel vicino Oriente, fermandosi per lunghi periodi in Belgio e in Libano. Vive e opera a Olivone (CH). Espone dal 1967 e i suoi lavori sono stati esposti in molti paesi.
Gheroarte
via Gramsci 4
Corsico (MI)