Il problema teorico - pittorico dello spazio, della luce e del colore come specificità diventa per Cobal quello dello sconfinamento del colore sulla superficie piatta con particolari equilibri tra intensi, espressivi movimenti da una parte e sensibili, lirici sviluppi dall'altra parte. Bogdan Cobal vive e lavora a Maribor.
Il problema teorico - pittorico dello spazio, della luce e del colore come specificità diventa per Cobal quello dello sconfinamento del colore sulla superficie piatta con particolari equilibri tra intensi, espressivi movimenti da una parte e sensibili, lirici sviluppi dall'altra parte. Il colore ha un valore simbolico: rosso, viola per il fuoco; ocra, grigio e nero per la terra, blu per l'acqua, bianco, azzurro e grigio chiaro per l'aria.
Dal suo inizio artistico esercita una ricerca tra la vita e la morte, costruzione e decostruzione, regola e caos, così nel micro come nel macro cosmo arrivando alle radici del manifestarsi.
Negli ultimi otto anni ritorna il ciclo "ritorno alla vela" ,quasi un murale, fatto di pennellate che si ripetono ritmicamente con più lunghi o più corti serpeggiamenti materici o cromatici come simbolo di evoluzione della vita sebbene senza una propria energia creativa. Qui dominano i colori spenti, terrosi, marrone e ocra, oppure nero; la composizione è quasi barocca.
Nelle fasi successive abbandona i tratti segmentati passando a un gesto libero (quasi informale) con cui costruisce una o più vele come senso della dinamicità del dipinto, ma interrotte a momenti da eruzioni espressive di pittura. Qui è concentrata tutta l'energia creativa della quale nel caos iniziale diventa tutto esistente, così il vivo come il non vivo.
Nel ciclo "campi energetici" del 1997 i quadri - oggetto hanno un volume, una elasticità ed una non forma usuale (rami di legno posti dietro la tela la rendono quasi plastica)
Nel 1999, il ciclo "dipinto rotto" - polittico sulla base di un rombo intero - di nuovo ritornano e si ripetono più vele eruttive dentro finestrelle, che entrano una nell'altra.
Nel 2000, dipinti "bagnati" i quadri - oggetto oppure scatole mettono insieme l'esperienza dei "campi energetici" e la gestualità espressiva delle "vele".
Tutto è concentrato solo su un punto asimmetrico: scatole che si combinano assieme creando situazioni spaziali, installazioni.
Ma pur sempre rimanendo fedele al buon vecchio cavalletto.
Mario Berdic.
Bogdan Cobal vive e lavora a Maribor.
Insegna Pittura nella facoltà di Pedagogia all'Università di Maribor.
Diplomato all'Accademia di Belle arti di Lubiana, espone dal 1964.
Pittore e scultore, lavora anche nella grafica e nella computer grafica.
Ha tenuto personali in diverse città d'Europa ed ha partecipato a importanti mostre collettive in Slovenia, in Germania, in Croazia, in Inghilterra.
Inaugurazione sabato 4 novembre ore 18
Orario di apertura: dal martedì al sabato h 16-19.30
Associazione Culturale La Roggia
v.le Trieste, 19 P.B. 167 - 33170 Pordenone tel. e fax 0434 552174 cell. 0338 8894652