Fiorenzo Zaffina
Tonino Sicoli
Pierre Restany
Massimo Di Stefano
Giuseppe Pansini
Micol Forti
Renato Barilli
Miriam Mirolla
Simonetta Lux
Paolo Balmas
Fabiola Naldi
Gabriele Perretta
Buchi buchi. ''...Con la sacralita' di chi si accinge a fondare una citta', Zaffina comincio' a scavare nella pietra di peperino, cosi' come lo psicoanalista scava nell'inconscio di un essere umano, lentamente, metodicamente fino a raccontare una storia che fila dritto da qualunque punto la si racconti...'' Miriam Mirolla
Buchi buchi
...I muri e gli scavi di Zaffina non sono fuori di noi, ma dentro di noi, a farsi carico di una condizione psichica ed esistenziale, pagine spesse ed ingombranti su cui trascrivere i mega-segni di una scrittura che ha qualcosa in comune con la pratica dei graffiti preistorici e le prime forme di scrittura cuneiforme...Togliere gli strati dell’intonaco e del cemento equivale ad un abbattimento delle barriere mentali, non intese come pensiero razionale, ma soprattutto come immaginazione... (Tonino Sicoli)
...Zaffina vive l’approccio carnale del muro a pieno diritto, carne contro carne...Un gesto semplice e potente che coinvolge la totalità dell’individuo nella pienezza dell’istante...(Pierre Restany)
...I lavori a parete sono...storie trasportabili che indagano la realtà ...al di là del muro...(Massimo Di Stefano)
...É un sogno, una visione o,ad ogni modo, uno stato in cui ciò che appare non è l’universo fisico, ma qualcosa che proviene da un’altra dimensione e che trascende l’essere soggettivo... É necessario, dunque, abbattere il muro, violarlo, al fine di scoprire il valore delle parti più intime. Di pietra, d’orgoglio o di mattone, a ciascuno spetta il compito di portare alla luce le pareti del cuore...(Giuseppe Pansini)
...Ciò che è contenuto all’interno è un’incognita, in primo luogo per l’artista il quale, fatta emergere la nuova superficie, la esalta...la abita...la rende...per l’antico gioco gestaltico, non più sfondo ma figura... (Micol Forti)
...dentro...in quegli oscuri recessi, si stabilisce il regno delle apparenze, si varca una soglia e ci si immerge nel sublime, nell’incanto: inizia un viaggio magico che non si sa dove terminerà ; o non si sa quali apparizioni ci verranno dalle viscere della terra, della casa, del corpo umano...(Renato Barilli)
...Con la sacralità di chi si accinge a fondare una città , Fiorenzo Zaffina cominciò a scavare nella pietra di peperino, così come lo psicoanalista scava nell’inconscio di un essere umano, lentamente, metodicamente fino...a raccontare una storia che fila dritto da qualunque punto la si racconti...(Miriam Mirolla)
...e il muro della galleria intera diventa opera...e se è vero che i muri parlano hanno dentro una vecchia storia...Allora il muro, la macchina, l’automatico sputa fuori quella verità ... (Simonetta Lux)
...ha deciso di indagare proprio questo tipo di spazio con un gesto che ricorda quello dell’archeologo ma anche quello dell’ermeneuta, del ricercatore che scava nel profondo di parole largamente atrofizzate e tuttavia ancora in uso...(Paolo Balmas)
Entrare nella multidimensionalità d’intervento di questo artista significa capovolgere i rapporti interni non solo allo spazio scelto ma anche alle possibili reazioni e sensazioni scaturite da tale meccanismo, consapevoli... di trovarsi dinanzi a una simbolica “mappa del tesoro ritrovata†attraverso la quale addentrarsi in luoghi sconosciuti in balia di una riscoperta dimensione metafisica...(Fabiola Naldi)
Zaffina...figlio dell’era tecnologica, non osserva il fenomeno del fiume che causa la rottura degli argini, non aspira ad una predisposizione zen dell’ambiente naturale, ma piuttosto rompe per ricostruire e lo fa in una zona tipicamente perturbante... (Gabriele Perretta)
Sarà presentato per l’occasione un CD-Rom-catalogo che raccoglie video, sequenze fotografiche, testi ed eventi che hanno segnato il percorso dell’ artista.
Inaugurazione: martedì 15 Febbraio ore 19.00
Galleria Radice - Via dei Quattro Cantoni 9 - Roma
Orari: dal martedì alla domenica 11.30 - 24.00