Franco Angeloni
Joseph Beuys
Renata Boero
Michele Chiossi
Marco Cingolani
Enzo Cucchi
Gino De Dominicis
Francesco De Grandi
Daniele Galliano
Lorenzo Gatti
Jeff Gauntt
Fathi Hassan
Martin Larralde
Abraham La Calle
Giovanni Manfredini
Andrea Marescalchi
Andrea Martinelli
Angelina Nasso
Marina Nunez
Mimmo Paladino
Luca Pancrazzi
Claudio Parmiggiani
Beatrice Pasquali
Alessandro Pessoli
Diego Saiani
Martha Sforni
Gianluca Sgherri
Gilberto Zorio
Con il titolo "Per Alleviare Irrefrenabili Impulsi" - tratto dall'omonimo racconto dello scrittore Nathan Englander - vengono presentate le opere di una trentina di artisti internazionali, che praticano o hanno praticato il disegno come attività autonoma, non disgiunta dal resto della loro produzione.
Non si tratta della riesumazione di Isidore-Lucien Ducasse conte di Lautréamont
e dei suoi improbabili congegni surreali, l'evento che si inaugura nel settecentesco Palazzo del Collegio Cairoli dell'Università di
Pavia.
Con il titolo "Per Alleviare Irrefrenabili Impulsi"
- tratto dall'omonimo racconto dello scrittore Nathan Englander -
vengono presentate le opere di una trentina di artisti internazionali, che
praticano o hanno praticato il disegno come attività autonoma, non disgiunta dal
resto della loro produzione.
Sono artisti differenti, per impegno ed elaborazioni individuali, accomunati
tuttavia dalla manualità nel disegno, inteso come attività "denotante,
cognitiva, liberatoria, conoscitiva, continuativa, autonoma".
La mostra ospiterà i lavori di:
Franco Angeloni, Joseph Beuys, Renata Boero, Michele Chiossi, Marco Cingolani,
Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Francesco De Grandi,
Daniele Galliano, Lorenzo Gatti, Jeff Gauntt, Fathi Hassan, Martin Larralde,
Abraham La Calle,
Giovanni Manfredini, Andrea Marescalchi, Andrea Martinelli,
Angelina Nasso, Marina Nunez, Mimmo Paladino, Luca Pancrazzi, Claudio
Parmiggiani,
Beatrice Pasquali, Alessandro Pessoli,
Diego Saiani, Martha Sforni, Gianluca Sgherri, Gilberto Zorio.
Sarà esposta anche una macchina etichettatrice Etipack che, strappata dai
contesti funzionali e
produttivi per cui è nata, con la sua presenza rende testimonianza della
facoltà denominate dell'uomo.
Tali "espressioni", il disegno e la macchina, l'esilità del segno e la terranea
presenza della macchina,
formano un incontro sulla base di una comune "progettualità ", di un "fare",
che trascende l'utilitarismo contingente della macchina o l'inutilità del
disegno.
In quanto attingono alle facoltà soggiacenti più riposte dell'uomo.
Questo progetto segna anche uno sviluppo e una continuazione di un altro Being
Beauteous
(Spazio Strenesse, Milano e Trevi Flash Art Museum, 1996), sull'interrogazione
dei segni.
La mostra si avvale oltre che di un testo di Pietro Finelli,
di un breve saggio di Fabrizio Desideri, noto studioso ed esperto nonché
curatore
delle opere di Walter Benjamin in Italia. (a cura di Pietro Finelli).
"Per Alleviare Irrefrenabili Impulsi"
Collegio Cairoli, Università di Pavia
Inaugurazione Sabato 4 Novembre ore 18.30
Coordinamento: Martina Cavallarin
Catalogo Mazzotta Editore, Milano
Testi: Pietro Finelli e Fabrizio Desideri