E' questa sua tranquilla e ostinata fiducia nella solare bellezza su cui l'occhio ogni giorno si posa (e che occorre, sempre più, andarsi a cercare, però) che lo ha tenuto su un sentiero parallelo, ma discosto da quello percorso dai suoi amici nella bella stagione della pittura senza forma. Anziché tuffarsi a capofitto in ciò che della natura restava, Bertacchini ha tenuto le distanze.
"E' questa sua tranquilla e ostinata fiducia nella solare bellezza su cui l'occhio ogni giorno si posa (e che occorre, sempre più, andarsi a cercare, però) che lo ha tenuto su un sentiero parallelo, ma discosto da quello percorso dai suoi amici nella bella stagione della pittura senza forma. Anziché tuffarsi a capofitto in ciò che della natura restava, Bertacchini ha tenuto le distanze: per meglio guardare, per contemplare in pace.
Ha continuato, infatti (diversamente dagli altri) a disporre sul tavolo cose tutte agevolmente riconoscibili: la solita brocca, la mela, il fiore secco, e perfino il pacchetto di Muratti con la sua striscia rossa e blu. Naturalmente, oggi, tutto ciò è pressoché proibito.
Bertacchini lo sa benissimo; ma non s'immischia, né pretende nulla. Continua a dipingere come gli piace (come a noi, e a molti piace), e si prende il suo tempo. Tanto, le colline, le brocche, e i fiori sono sempre uguali. E, perdipiù, si tornano a vedere sempre più spesso, anche nelle gallerie alla moda."
(Eugenio Riccòmini)
Inaugurazione:
sabato 11 Novembre, ore 17.
Orario:
tutti i giorni, 10.30 - 12.30 16.00 - 19.30;
chiuso lunedi' e martedi' mattina;
domenica aperto.
Galleria Stefano Forni - Piazza Cavour 2 - Bologna - Tel. e Fax. 051 225679