Artefatto
Monza (MB)
Via C. Prina, 18
039 5960047 FAX 039 5960047
WEB
Babele
dal 18/2/2005 al 10/3/2005
039 5960047 FAX 039 5960047
WEB
Segnalato da

Paola Pilotti



approfondimenti

Mariangela Meroni



 
calendario eventi  :: 




18/2/2005

Babele

Artefatto, Monza (MB)

'Il sale della terra' e' il nuovo progetto di Mariangela Meroni, ceramista e scultrice. I sali mescolati si spostano continuamente e si ossidano per effetto della cottura dei pezzi arrivando a conferire loro suggestive colorazioni. Cosi' si apre il secondo appuntamento della rassegna


comunicato stampa

“La passione per la terra e i suoi segreti. Così si apre il secondo appuntamento del 2005 con Babele. “Il sale della terra” è il nuovo progetto di Mariangela Meroni, ceramista e scultrice. Un po’ più che un progetto, forse: sarebbe meglio definirlo un compiuto capitolo della sua vita. Perché con difficoltà si riesce a scindere il vivere quotidiano dell’artista dalla sua ricerca.
Lo stesso spazio domestico, infatti, è quasi interamente occupato da quella materia
che la Meroni prepara, plasma e ritocca fino a una soluzione finale che la soddisfi.

Artefatto propone con questa mostra una selezione dei suoi ultimi lavori in cui, a seguito di suggestioni raccolte da un maestro spagnolo durante un viaggio conoscitivo, l’artista esplora le possibilità e il dinamismo che la terra, considerata generalmente inerte, cela invece al proprio interno. I sali mescolati, infatti, si spostano continuamente e si ossidano per effetto della cottura dei pezzi, arrivando a conferire loro suggestive colorazioni.

Il punto di partenza resta sempre la terra, naturale o refrattaria, dove prima che le forme la ceramista studia in divenire la composizione. Il sale della terra è ciò che le dà senso, le dà vitalità e ricchezza perché gli esseri vi prosperino: così Mariangela Meroni dosa i diversi sali metallici che oggi sono parte preponderante della sua sperimentazione, li incorpora nella materia e attende la loro reazioni, valutandone i movimenti che avvengono per naturali legami chimici, anche per via del processo di cottura cui gli oggetti vengono sottoposti.
E la ricerca va anche oltre, perché si scopre che è sufficiente intervenire in misura minima nel processo di realizzazione di un’opera per ottenere esiti profondamente diversi.

Relativamente alle forme, che completano la poetica materica, Mariangela Meroni si orienta principalmente al mondo di natura: l’ispirazione per vasi e sculture viene direttamente dai fiori, pur con decisa stilizzazione. Un discorso a parte merita l’applicazione delle tecniche alla funzione luminosa. Praticamente da sempre la ceramista si dedica a declinare la materia alla diffusione della luce: le sue lampade realizzate in refrattaria e oggi colorate con ossidi, dalle forme più disparate, sono pure dispensatrici di atmosfere: si va da strutture tagliate che lasciano filtrare il fascio luminoso quasi fosse una lama che fende il buio, a boccioli di terra che liberano effluvi di luce destinati, come profumi, ad aleggiare liberi nello spazio.”
Sabrina Arosio

''Babele, dunque, non è la città della mitica unità definitivamente smarrita.
E’ invece quel luogo dove, proprio grazie alla confusione, è possibile tradurre reciprocamente tutte le lingue. E traduzione vuol dire innanzitutto reciproca comprensione.''
Giuseppe Cantarano ''Elogio di Babele''

aperitivo sabato 19 febbraio dalle 17.00

ARTEFATTO
Monza . via Carlo Prina 18 . cortile interno
tel. 039 5960047
da martedì a venerdì
10.00-12.00 . 15.00-19.00
sabato 11.00-19.00

IN ARCHIVIO [9]
Glass
dal 28/6/2006 al 14/7/2006

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede