Galleria De Crescenzo & Viesti
Prototype Domestika living art made in Basile'. L'artista presenta il prototipo di una serie di mobili-sculture da lui recentemente progettati e realizzati. L'installazione coagula l'idea di arte, tecnologia e vita quotidiana proiettando l'immagine di un cenacolo costituito da nove ritratti femminili disposti intorno ad un tavolo-opera. L'ambientazione e' concepita come una situazione in cui ogni visitatore puo' immaginarsi come protagonista.
Prototype Domestika living art made in Basilé
Prototype Domestika nasce come uno stile inedito di concepire l’arte, un’arte che non si accontenta più di essere semplice oggetto di contemplazione ma che eliminando la tradizionale distanza tra opera e spettatore si propone come un arte da e del vivere a tutti gli effetti. All’interno dello spazio “White Box†della galleria De Crescenzo e Viesti, Matteo Basilé presenta il prototipo di una serie di mobili-sculture da lui recentemente progettati e realizzati.
L’idea dell’arte che entri a far parte dell’esperienza quotidiana trova precedenti storici come il feticismo surrealista-Dadaista (che reinterpretava il significato e la funzione di oggetti di uso comune) o come lo sviluppo industriale del design (la democratizzazione di un estetica del quotidiano). Senza rinunciare a connotazioni metaforico-simboliche, l’artista intende rivelare la funzione autonoma dell’oggetto d’arte il cui valore formale, funzionale e naturalmente unico, si opponga alla logica di ciò che Gillo Dorfles definisce il “conformismo formaleâ€, ossia “l’adeguarsi e il livellarsi d’una vis formativa ubiquitaria che conduce a un appiattimento della fantasia creativa e a un generalizzarsi, di determinate forme campione†.[1] L’installazione di Matteo Basilé coagula l’idea di arte, tecnologia e vita quotidiana proiettando l’immagine di un cenacolo costituito da nove ritratti femminili disposti intorno ad un tavolo-opera. L’ambientazione è concepita come una situazione potenziale in cui ogni visitatore può immaginarsi come protagonista.
Ancora una volta l’artista romano si confronta con tematiche estetico-culturali che appartengono alla categoria delle tradizioni in transizione reinterpretate per mezzo del suo peculiare linguaggio visivo. Con Prototype Domestika, Basilé introduce un nuovo gioco di relazioni tra artista, opera e fruitore la cui esperienza poetica si nutre delle emozioni di chi partecipa fisicamente all’installazione.
Matteo Basilé (Roma 1974) è uno degli artisti romani dell’ultima generazione che meglio si confronta con le nuove immagini prodotte nel resto d’Italia ed anche oltre confine. Roma, che è stata negli ultimi decenni la culla di un’arte piuttosto tradizionale e assai poco proiettata verso l’immagine esterna, si sta oggi riproponendo come una delle punte più incisive della ricerca attuale. Il prepotente ingresso della tecnologia e dei media nell’arte è senz’altro la prima ragione di questo cambiamento, ma anche la fusione dell’arte con cinema, letteratura, musica, moda concorre a formare un’unica immagine che corrisponde ad una scelta di vita, ad un modo di comportarsi, di vestirsi, di essere. Campionamenti, accostamenti, remix, rielaborazioni di frammenti di vita sono i termini chiave per leggere l’arte d’oggi.
Basilé in quasi un decennio di lavoro e di ricerca nell’arte, realizza più di un centinaio di mostre tra personali e collettive in Italia e all’estero, nel 2002 è vincitore del Premio New York, indetto e organizzato dal Ministero degli Esteri e dall’Italian Academy.
Sito ufficiale del progetto: http://www.prototypedomestika.com
INAUGURAZIONE MERCOLEDI 23 FEBBRAIO 2005 ORE 18.30
Galleria De Crescenzo & Viesti - VIA DEL CORSO 42 - Roma
ORARI: LUN 16-19.30 MAR-VEN 11-13/16-19.30 SAB 11-13