I 23 disegni in mostra appartengono a tre differenti serie e sono stati realizzati tra il 1999 ed il 2001 con la tecnica del carboncino su carta. La narrazione di questo insieme e' una sorta di sequenza di apologhi sull'esistenza umana, un complesso sistema a carattere etico, mitologico, religioso e antropologico.
23 disegni
Dall'11 marzo al 10 aprile 2005 il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci in collaborazione con il Teatro Metastasio Stabile della Toscana per la rassegna Finestre sul mondo 2005 dedicata al Senegal, ospiterà la mostra di Soly Cissé: Le monde perdu. 23 disegni.
Dakar è una città cosmopolita, centro di incontri e di attività di livello internazionale, e uno dei serbatoi creativi più interessanti del continente africano: vanta un teatro nazionale, un istituto superiore d'arte, un villaggio degli artisti e numerosissime gallerie e atelier oltre ad oganizzare la Biennale d'arte contemporanea, Dak'art, che raccoglie i migliori artisti senegalesi e africani, in un affascinante caleidoscopio delle tendenze dell'intera Africa. In Senegal esiste una comunità di artisti che lavora e vive con la propria attività e comunica con il resto del mondo, riuscendo a unire il segno tradizionale africano con le tecniche e le tecnologie più moderne.
Soly Cissé, conosciuto ormai a livello internazionale, è uno degli artisti che meglio rappresenta la vitalità artistica del Senegal di oggi. La sua straripante creatività riesce a unire in maniera originale la profonda tradizione africana alle nuove tendenze e ai fermenti del segno contemporaneo e dei linguaggi metropolitani come il graffitismo e le nuove tecnologie. Le opere di Cissé sono espressione delle sua carica vitale, del suo dinamismo intellettuale con il quale affronta tutte le sfaccettature della vita con grande intensità e lucidità .
La struttura complessiva di ogni disegno enuclea, in un sistema immaginario, nascita- vita- morte, figure umane e animali, idealizzazioni di stati della coscienza o personalizzazioni di entità animistiche, infine agenti di saggezza e positività o forze negative; dunque tutto ciò che nel corso dell'esistenza la sua esperienza d'artista ha incontrato divenendo veicolo del suo stesso percorso nella conoscenza della realtà . In questo senso non si può pensare che Cissé condivida acriticamente un pensiero tradizionale africano, ma la sua concezione piuttosto sembra rispondere a quella struttura logica visualizzatrice dello spirito comune a tutte quelle culture (Lévy Bruhl). Tale considerazione non abolisce l'obiettiva difficoltà di decodificazione delle immagini, quasi sempre portatrici di significato in un segno, in quanto i concetti estetici e filosofici africani non possono essere esposti usando concetti europei o comunque non appartenenti alla "negritudine"....
"Le monde perdu" è una ennesima, giovane parabola sulla condizione umana, che nella mente di Soly Cissé ha già assunto le dimensioni di un grande possibile apologo della realtà africana. Léopold Senghor ha scritto: "l'immagine non è un'equazione ma un simbolo, un ideogramma". Se così è, il disegno visionario di Cissé inscrive nel processo autocognitivo della cultura africana contemporanea una promessa: la fine di un mondo per la nascita di un altro, nuovo e diverso; ma a questo punto si potrebbe porre anche un suggestivo quesito: Chi darà a questo artista la possibilità di celebrare, con un grande affresco vero, questo sogno?
(Bruno Corà )
I 23 disegni presentati nello Spazio Due della Collezione Permanente del Centro Pecci appartengono a tre differenti serie e sono stati realizzati tra il 1999 ed il 2001 con la tecnica del carboncino su carta. Del primo gruppo fanno parte 11 disegni eseguiti nel 1999 utilizzando il foglio di carta (62x74) nella sua estensione orizzontale (tranne un disegno in verticale con una sola figura dalla testa di felino ed il corpo maculato come il leopardo) per tracciare con segmentazioni lineari, tratteggi e segni puntiformi gruppi di figure femminili o maschili; quest'ultime, spesso in abiti laici o da cerimonia, indossano maschere senoufo o di altre etnie, a carattere zoomorfico. Il secondo gruppo, composto da tre disegni realizzati anch'essi nel 1999 sempre seguendo l'orizzontalità del foglio (62x74), appare come una triade ricca di annotazioni schematiche, di figure o insiemi appena tracciatii: forme astratte, idoli, animali sacri, felini, antropomorfismi vari, piante, oggetti, maschere, cifre, spazialità ritmate. Le monde perdu è infine il terzo insieme, datato ottobre 2001 e composto da 8 disegni (30x40) dove appaiono figure strettamente avvicinate, talvolta sovrapposte, immerse in un fondo denso e saturo. La narrazione di questo insieme è una sorta di sequenza di apologhi sull'esistenza umana, un complesso sistema a carattere etico, mitologico, religioso, antropologico dove sono raffigurati "saggi che meditano per la verità ", "geni della pioggia", "del male", "della pacificazione", uomini religiosi, anziani, bambini, prostitute, travestiti, folli, uomini che danzano, che "volano nel proprio sogno" o che "fanno all'amore con la propria anima".
Ingresso libero
Orari: da lunedì a venerdì 12.00 - 19.00; domenica e festivi 10.00 - 19.00; martedì chiuso
SOLY CISSÉ - BIOGRAFIA:
Soly Cissé è nato a Dakar nel 1969, dove vive e lavora. Si è diplomato nel 1996 alla Ecole Nationale de Beaux Arts, di Dakar
Mostre personali:
2002 Galerie Artefact, Dakar
Galerie MAM, Douala
2001 Galerie ATISS, Dakar
1999 Rautenstrauch Joest-Museum, Colonia
Agence Mc Cann-Erickson, Parigi
1997 Centre Culturel Français, Dakar
Mostre Collettive:
2006 Africa Remix, Mori Art Museum, Tokyo
2005 Africa Remix, Hayward Gallery, Londra; Centre Georges Pompidou, Parigi
2004 Africa Remix, Museum kunst palast, Düsseldorf
Animismes, Galerie da Vinci, Nizza
ARCO 2004, Madrid
2003 L'Europe Fantôme, Espace Vertebra, Brussells
Orangerie, Grugapark, Essen
Plasticiens en Mouvement, De Markten, Brussells
2002 Dak'Art 2002, Biennale di Dakar
KuBa Kunsthalle, Wolfenbüttel
Multicultural 2002, La Laguna, Tenerife
2001 Prix de la francophonie, Monreal
2000 Dak'Art 2000, Biennale di Dakar
Guarene Arte 2000, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
Havana Biennale, Cuba
1999 São Paulo Biennale, San Paolo del Brasile
Tanzhaus nrw die werkstatt, Düsseldorf
1998 Ouaga - garages, Ouagadougou (Burkina Faso)
Galerie ATISS, Dakar
1997 Exposition aux jeux de la francophonie, Antananarivo (Magadascar)
Centro Pecci
Viale della Repubblica 277 - Prato