Galleria Lombardia
Giarre (CT)
P.zza Ungheria 20/21
095 935638
WEB
Alessandro Bergancini
dal 19/3/2005 al 3/4/2005
095 935638
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Alessandro Bergancini



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19/3/2005

Alessandro Bergancini

Galleria Lombardia, Giarre (CT)

Personale. La mostra presenta un nucleo di opere che testimoniano le tappe fondamentali della ricerca dell'artista che si potrebbe suddividere attraverso la 'fase rossa', quella sperimentalista, infine la fase della luce


comunicato stampa

Mostra personale

Il giorno 20 Marzo 2005 alle ore 18.00 si inaugura l’esposizione personale di Alessandro Bergancini presso gli spazi della Galleria Lombardia, Giarre (CT).

La mostra, presenta un nucleo di opere che testimoniano le tappe fondamentali della ricerca di Alessandro Bergancini, la cui produzione artistica attraversa almeno tre fasi.

La I fase, che definiremmo “la fase rossa”, è caratterizzata appunto da una profusione di rossi che attestano l’influenza di Guttuso e di Marino; le tele vivono del contrasto col nero delle linee e delle immagini; predominano i soggetti naturali, fiori, marine, uccelli, e barche o il faro, immersi, diremmo anzi annegati, in tramonti “profondamente” rossi.

La II, che potremmo definire “la fase sperimentalista”, è caratterizzata da un’ansia di ricerca e di sperimentazione tesa ad abbattere la prospettiva limitante della tela per andare al di là di essa, coinvolgendo lo spettatore nel tentativo di cogliere l’infinito che la prospettiva del quadro evoca, con un senso di vertigine che l’operazione di affacciarsi nel vuoto comporta. Si veda appunto il quadro denominato “Infinito” con una citazione leopardiana per nulla retorica che irrompe con la polisemia del visivo al di là della siepe di alberi e si protende in una galassia di infiniti puntini luminosi.

Infine la III, che definiremmo “la fase della luce”, è caratterizzata da una luce tersa e quasi cristallina in cui sono immersi cielo e terra in un rapporto speculare che permette al primo di riflettere, al di là di ogni realismo, i colori terrestri. Si tratta di grandi tele che privilegiano i soggetti naturali, specialmente floreali. Costituisce certamente la fase dell’approdo di una ricerca coloristica che qui tocca le vette più alte dell’arte.

Una menzione a parte meritano i non numerosi soggetti sacri, reinterpretati, data la sicura fede laica dell’Artista, in maniera molto dissimile da quella cui ci ha abituato la norma. Tra questi spiccano l’ immagine inconsueta di un Cristo con una ciocca di capelli biondi che gli scende sul viso e l’espressione ironica rivolta verso un’umanità che non è stata spesso in grado di capirne il messaggio, un Crocifisso dove il Cristo assume una espressione di rassegnazione e accettazione della morte, una “caravaggesca” Madonna col Bambino e un’altra Madonna con Bambino sul tipo delle icone bizantine. In queste ultime due, la peculiarità consiste in un intrecciarsi di sguardi tra il Bambino e la Vergine che non appartiene alla tradizione e che conferisce alle scene un senso di dolcezza e serenità non comune.

Inaugurazione: 20 marzo 2005, ore 18.00

Galleria “Lombardia”
Piazza Ungheria 20/21
Giarre (CT)
Orari galleria: 09.00 – 13.00, 16.00 – 20.00

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