Marella Arte Contemporanea/Press
Dalla serie 'One day in 2004'. Fotografie caratterizzate dalla presenza di bambine ricoperte di lividi e ferite, reduci forse dalla repressione che ha segnato gli anni '70. L'analisi si sposta su un piano politico e il punto di vista dell'artista si sdoppia: da un lato le memorie individuali, dall'altro lato la coscienza collettiva del popolo cinese.
Fotografie della serie One day in 2004
Inaugura il 28 Marzo 2005 la prima e tanto attesa mostra della Marella Gallery a Pechino (4, Jiu Xian Qiao Road, Chao Yang District, Beijing).
Come primo evento sono stati scelti i lavori dell'artista Cui Xiuwen della serie "One day in 2004". In queste fotografie, realizzate a computer, vengono riprese le tematiche già presentate dall'artista nel precedente lavoro "SanJie". In questo primo progetto veniva riproposta l'immagine dell' "Ultima Cena" di Leonardo attraverso la figura ripetuta di una bambina cinese col fazzoletto rosso al collo e la camicia bianca, simboli degli anni '50 ed emblemi, rispettivamente, di patriottismo e purezza. Il quesito che ci si pone, di fronte a questa composizione, è chi rappresenti effettivamente Giuda. Ognuno di noi è Giuda e più si cresce meno si è immacolati come lo è la camicetta della ragazzina.
Così, anche nell'ultima serie, riappaiono queste bambine, ora però ricoperte di lividi e ferite, reduci forse dalla repressione e dal duro controllo che hanno segnato gli anni '70.
L'analisi si sposta su un piano politico e il punto di vista dell'artista si sdoppia: da un lato le memorie individuali che fanno sì che Cui Xiuwen si riveda in quella bambina e ritorni così alla propria infanzia; dall'altro lato la coscienza collettiva del popolo cinese che ripercorre la propria recente Storia e gli sconvolgimenti che la hanno attraversata.
Un lavoro complesso, quindi, e semanticamente frastagliato. Immagini chiare e pulite, che hanno l'aspetto surreale di un disegno, ma esprimono chiaramente il sentire profondo dell'essere umano e la consapevolezza civica di un intero paese.
Non servono tante parole e artifici, perché, a coloro che hanno vissuto episodi forti, basta un piccolo oggetto per riportare tutto alla memoria: un muro rosso o la porta di piazza Tiananmen, che ogni cinese, guardandola, non la vedrà mai come qualsiasi altro edificio.
Cui Xiuwen è nata a Harbin (Cina) nel 1970. Vive e lavora a Pechino
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Mostre personali:
2005:
Cui Xiuwen, Marella Art Gallery, Beijing
Mostre collettive:
2005:
Out of the Red 2 - The Photography Session, Marella Gallery, Milano
Between Past and Future, Seattle Art Museum, Seattle and Victoria and Albert Museum, London
2004:
Between Past and Future, International Center of Photography, New York and MOCA Museum, Chicago
2003:
New zone chinese art The Zacheta National Gallery, Poland
Alors, la China ?, Center Pompidou, Paris
“Prague Biennale 1†peripherles become the center, Prague
Out of red, Spazio Consolo e Marella Gallery, Milano
The first Israel internation image biennale, Israel
2002:
The first Guangzhou triennial, Guangzhou
Under_Construction, The Japan Foundation Asia Center, Tokyo
C’est pas du cinema, Studio national, Paris
Sorry for Inconvenience, Project304, Bangkok
2001:
Made in China, Ethan Cohen Fine Arts, New York
Dialogue with Dali France Gallery, Shanghai
2000:
Post-Material Red Gate Gallery, Beijing
About Me, New Vision Gallery, Shanghai
News Today’s Art Commune, Hong Kong
Inaugurazione: 28 Marzo 2005
Marella Gallery
4, Jiu Xian Qiao Road, Chao Yang District, Beijing
Pechino