Togliere al sonno. L'artista affronta il tema del sonno ritrenendolo; questo e' per lui un modo di 'esorcizzare' la paura della morte. Al posto del colore usa la candeggina ed il fustagno nero anziche' la tela.
Togliere al sonno
Sentire il fruscio di lenzuola e pensieri. Togliere buio a raccontare il battito lieve di cuori bambini: principesse e stregoni ed attese arancioni, turchine, liscissime.
E il battito stanco di chi la corona - invece - ha deposto, deluso, sopra comodini di comode assenze. Che poi sta a vedere se è più nudo chi dorme o chi è senza parole.
La notte grumosa di chi ha mille paure, levare nero ad inventare la luce.
E di chi si addormenta abbracciando la vita, cercandovi un senso e trovandoli lì, proprio lì, nell'unico posto dove è sogno già stare: odore di latte, di gesso e matite o curve pefette di seni, di braccia, di corpi che par di conoscere a memoria di mani, di gesti, di sguardi.
Guardare chi dorme è silenzio e dolcezza. E gelosia di pensieri come chi resta escluso da mondi che - anche volendo, bussando, origliando - restano sempre misteri e domande.
Enrico Cazzaniga ( Mariano C.se,1966 ) vive e lavora a Cabiate ( CO ). La tematica del "togliere" è al centro della sua ricerca dal 1997. Tecnicamente al posto del colore usa la candeggina ed il fustagno nero anziché la tela. Per la sua prima personale a Brescia affronta il tema del sonno, un' azione quotidiana che rigurda ogni essere vivente; per l'artista è un modo di "esorcizzare" la paura della morte che, durante il sonno, prende il sopravvento.
Catalogo: testo critico di Alberto Zanchetta - intervista a cura di Ivan Quaroni
Inaugurazione: Sabato 2 Aprile 2005, ore 18.30 - 21
Galleria delle Battaglie
Via delle Battaglie 69/A - Brescia
Orario : martedì /sabato 9.30-12.30.,15.30-19.30; lun 15.30-19.30