Galleria Bianca Maria Rizzi
Milano
via Molino delle Armi, 3
02 58314940
WEB
Laurence Courto
dal 6/4/2005 al 7/5/2005
02 58314940
WEB
Segnalato da

Adelinda Allegretti




 
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6/4/2005

Laurence Courto

Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano

Affioramenti. Nella produzione piu' recente la figura umana e' venuta ad aggiungersi ad un repertorio delineato da antilopi, bisonti, cani, formiche, linci e conigli. Le forme di vita evocate dall'artista, dal sapore ancestrale e moderno allo stesso tempo, convivono in un'unica dimensione.


comunicato stampa

Affioramenti

C’è più di una costante nella ricerca artistica di Laurence Courto che si ripete ed al contempo si rinnova nell’arco degli anni: l’interesse per il regno animale, da un lato, e l’utilizzo di forme rarefatte, dall’altro, quasi a voler raschiare la superficie della tela o del foglio fino al punto in cui la materia, labile, riesce almeno in parte ad affiorare. Immagini senza tempo che sfuggono a qualsivoglia intento di classificazione cronologica. E se nella produzione più recente la figura umana è venuta ad aggiungersi ad un repertorio delineato perlopiù da antilopi, bisonti, ma anche cani, formiche, linci e conigli, la sensazione che ne deriva è sempre la medesima: esseri viventi che sembrano provenire da quello che Jung per primo definì “inconscio collettivo” e che la fisica moderna tende a classificare come “ordine sub-manifesto dell’essere”. Le forme di vita evocate dalla Courto, dal sapore ancestrale e moderno allo stesso tempo, convivono in un’unica dimensione.

Il neuroscienziato olandese Hermes Romijin ritiene che le nostre memorie non sono immagazzinate nel cervello, ma piuttosto nel già citato ordine sub-manifesto dell’essere, che è oltre lo spazio-tempo. Un livello virtuale della fisica, dove si trovano la nostra coscienza, la non-località (ovvero l’assenza di spazio-tempo e l’unità di coscienza), il deja-vu (quel fenomeno per cui percepiamo di essere stati in un luogo o in una situazione anche se ciò non si è realmente verificato) e i dati collettivi[1]. Una lettura azzardata? Per alcuni sicuramente, ma a noi piace pensare che l’Arte sia in grado di travalicare ogni barriera e di attingere ad un livello più profondo di coscienza, in cui il passato, il presente ed il futuro sono in un continuum che è sempre esistito.
Adelinda Allegretti

[1] Cfr Gaetano Conforto, La Medicina della Luce. La fisica della guarigione, Macro Edizioni 2004, p. 23.

A cura di Adelinda Allegretti

Inaugurazione giovedì 7 aprile dalle ore 18 alle 22

Galleria Bianca Maria Rizzi
Via Molino delle Armi, 3 - Milano
Orari: lun. 16,30-19,15; mar.-sab. 11-13/15,30-19,15; chiuso dom.

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