Parigi in scena. Uno sguardo sul mondo: scenografie urbane. L'artista si interessa alla realta' simbolica della citta', alla 'babele d'archi e di scalinate' di pietra e di ferro, ai suoi simboli rassicuranti. Solo in questi riescono a convivere l'antico e un moderno senza boria
Parigi in scena. Uno sguardo sul mondo: scenografie urbane
Drammatica, dotta, scanzonata, avveniristica, comunque affascinante, Parigi è una creatura, teatro delle più grandi ambizioni decorative di architetti e scultori, che nel tempo inseguendosi hanno dato vita a un crescendo di soluzioni geometriche spettacolari, astratte ed anche giocose.
Un viaggio attraverso la Ville lumière. Un vagare composto che pulsa al ritmo dei versi dei “Tableaux parisiens†di Baudelaire e che affronta con disinvoltura il confronto con la città più cantata e rappresentata.
La scelta stilistica di Rovero coincide con il rifiuto di Baudelaire per “l’irregolare mondo vegetale†che non può albergare lo spirito degli Dei. Come il poeta assapora “la monotonia inebriante dell’acqua, del marmo e del metallo†(“Sogno pariginoâ€) così Rovero elude l’animato e riduce al massimo l’animazione.
La sua fotografia, infatti, non si rivolge alla realtà fenomenica, agli umori umidi e caotici dei boulevards o ai fumi dei bistrots ma a quella simbolica. Alla “babele d’archi e di scalinateâ€, alla Parigi di pietra e di ferro, ai suoi simboli immutabili e rassicuranti. Solo in questi riescono a convivere l’antico e un moderno senza boria, in una metropoli che con tutte le altre ha pur sempre in comune la dispersione. Tutto vi converge ma si dissipa inesorabilmente e viene risucchiato all’interno del fluire inarrestabile dei giorni. L’unico superstite di questa piena è l’algido creato, l’universo perfetto e quasi autosufficiente dei simboli: piazze, fontane, palazzi, sculture e quanto altro l’ingegno umano ha saputo concepire.
Di chi si muove in questi simulacri, non restano che labili tracce: piccioni sfamati da ombre sfuggenti, qualcuno che cammina di fretta piegato dal vento, nulla di più. Sono i luoghi a parlare, a raccontare di soli e di lacrime, del cammino imperituro delle stagioni e dell’inesattezza umana.
La cifra di Rovero è, oltre alla sfida aperta sul campo dei “luoghi comuniâ€, una spiccata verticalità delle inquadrature. L’obiettivo viene costretto a visioni ardite ed accuratissime con il risultato di un’esasperazione suggestiva del moto ascensionale.
I luoghi della memoria collettiva sono tutti presenti all’appello: Tour Eiffel, Les Invalides, la statua di Luigi XIII a Place des Vosges, l’Operà Garneier, il Louvre naturalmente, Notre Dame e La Défense, senza scordare una Place Vendôme irreale, ove non si scorge nessun movimento e l’unico retaggio di vita vissuta è un enorme cartellone pubblicitario su cui campeggia una pacifica mucca.
Il vuoto umano di queste ricercate visioni valorizza le strutture, le lascia respirare, ne regala un’altra visione. Prende così corpo un nuovo–struggente- racconto su ciò che resta del breve passaggio dell’uomo.
Di Luisa Castellini
BIOGRAFIA
Nato a Genova.
Studia Architettura all’Università degli Studi di Genova e successivamente si specializza prima in architettura degli interni presso un laboratorio d’interni a Nizza - Francia e poi in allestimenti e scenografia con un Master di Architettura per lo Spettacolo a Genova.
L’incontro con la Fotografia avviene per la prima volta nel 1999 a Parigi durante un soggiorno di studio, catturato dalla magia della città e dagli scatti di un fotografo conosciuto durante quel periodo che gli dispensa numerosi consigli ed insegnamenti, comincia a muovere i primi passi.
Dopo alcuni anni di ricerca, che lo porteranno a sviluppare una particolare attrazione alla fotografia verticale, riesce nel 2004 ad esporre alcuni scatti in due mostre collettive a Genova ed a RIPARTE2004 a Roma.
Impegnato nella realizzazione di un proprio progetto fotografico, che lo porterà nuovamente a Parigi nel luglio di quello stesso anno, si presenta ora con una sua prima mostra personale che partirà da Genova il 20 gennaio 2005 per poi continuare a Torino, Milano e successivamente in altre città .
Di recente ha cominciato a lavorare ad un secondo progetto personale che lo porterà nel giugno di questo anno a Barcellona.
Le vestigia di imperi gloriosi si confrontano con i simulacri della modernità nella “PARIGI IN SCENAâ€.
I gargoyles di Notre Dame e la silhouette della torre Eiffel, la piramide del Louvre e l’eleganza di Place des Vosges, possenti statue di marmo e giardini raffinati, poi fontane, teatri e colonnati accanto al monumento in plexiglas che richiama alla pace in tutte le lingue: 38 arditi scatti verticali in bianco e nero, senza neppur l’ombra della figura umana.
IL SECOLO XIX (mercoledì 2 febbraio 2005)
La formazione d’architetto emerge prepotente nella scelta di guardare alla Ville Lumière attraverso i suoi simboli, splendidi simulacri di un’umanità destinata ad essere solo di passaggio. Colti quasi di sorpresa da prospettive ardite, verticalissime, ecco sfilare uno dopo l’altro quei luoghi che sono impressi nella mente di chi a Parigi è stato e di chi ancora deve andarci. Tou Eiffel, Notre Dame, Place Vendôme e Place des Vosges, la piramide del Louvre e tanti altri luoghi ancora, per un’inedita, “dotta e scanzonata†Parigi.
IL GIORNALE (venerdì 11 febbraio 2005)
CURRUCULUM
2005
Mostra personali
UNO SGUARDO SUL MONDO
SCENOGRAFIE URBANE
PARIGI IN SCENA
Genova
CENTRO CULTURALE FRANCESE GALLIERA Via Garibaldi, 20
20 gennaio – 24 febbraio 2005
Torino
UGC CINE’ CITE’ 45°N Via Fortunato Postiglione – Moncalieri (TO)
1 marzo – 31 marzo 2005
2004
collettive
RIPARTE ROMA 2004 – International Hotel Art Fair
Duplex Art Gallery
(Hotel RIPA, Via degli Orti di Trastevere 1, Roma 26-27-28 novembre 2004)
Festa dell'UnitÃ
Esposizione nella mostra collettiva:
"Unitamente Arte 2"
(Palasport, Fiera Internazionale di Genova, p.le Kennedy 1, Genova 25 Agosto - 19 Settembre 2004)
Galleria Ellequadro Documenti Arte Contemporanea Archivio Internazionale
Esposizione nella mostra collettiva:
"W/M Proposte Ellequadro Documenti 2004".
(Ellequadro Documenti, vico falamonica 3/1, Genova 3 - 26 Giugno 2004).
Venissage giovedi 7 aprile 2005
BRADIPO BOUTIQUE
Via Brera 30 - Milano
Orari: lunedì - venerdi 10.00 -12.30 / 14.30 - 19.00