4Rooms: City branding. In mostra il lavoro Collective Wishdreams of Upperclass Possibilities, oggetti prelevati dal mondo del design o lavori di altri artisti che costituiscono un ready-made ma in contesto economico. La riflessione dell'artista, sulle connessioni tra arte e economia, dilaga dal suo lavoro alla sua stessa vita
Il lavoro Collective Wishdreams of Upperclass Possibilities: Genova 2004 Bureau Liste, (2002), presentato in occasione della fiera Liste a Basilea nel 2002, dalla galleria genovese Pinksummer, come strumento di comunicazione di Genova 2004, sarà allestito in una delle sale del Museo d'Arte Contemporanea che lo ha acquistato.
Su una piattaforma bicolore sono disposti un cerchione di cristallo artificiale chiaramente ripreso dai modelli BMW, una sedia di Mark Newson e 3 lampade in vetro colorato. Oggetti prelevati dal mondo del design o dal lavoro di altri artisti che costituiscono un ready-made di evidente ispirazione duchampiana ma inseriti in un contesto economico.
Scelti per la loro valenza di ipermerce, capaci di innescare un'economia del desiderio (Carmagnola e Ferraresi) questi oggetti non sono trovati ma comprati dall'artista con i compensi ottenuti per produrre il suo lavoro.
Questo modo di procedere, anticipato nella serie di installazioni Plenty of Objects of Desire (in collaborazione con Swetlana Heger) di cui il Museo aveva presentato un lavoro durante la mostra Arredare la casa, abitare il museo nel 2004, è ulteriormente sviluppato nel progetto Collective Wishdreams of Upperclass Possibilities in cui si accentua l'identificazione tra artista/opera/sistema di mercato.
Infatti la riflessione di Plamen Dejanoff, sulle strette connessioni tra arte e economia, dilaga dal suo lavoro alla sua stessa vita, con una ridefinizione globale della sua immagine attraverso una campagna di comunicazione degna di una grande multinazionale.
Plamen Dejanoff ha cambiato indirizzo, il suo nome non ha più la stessa ortografia, il suo lavoro prende una nuova direzione, da poco tempo conduce la sua carriera senza Swetlana Heger, con la quale aveva precedentemente collaborato in numerose mostre.
E per perfezionare ulteriormente le premesse di questa nuova carriera da single, ha fatto ricorso a un consulente d'immagine, che gli ha suggerito di scrivere Dejanoff con due "f" - come Smirnoff o Davidoff - al posto della "v" che usava ai tempi di Heger & Dejanov.
Lancia insomma una campagna di comunicazione, come fanno tutte le imprese che si trovano a cambiar nome o ragione sociale, o le multinazionali in occasione di un acquisto o di una fusione. Lo scopo è quello di proporsi come una società a responsabilità limitata (Nicolas Bourriaud) che si colloca sul mercato.
12 aprile ore 11.30: conferenza stampa
13 aprile ore 16: inaugurazione Arte, Marketing e Comunicazione. Intervengono: Fulvio Carmagnola, docente di Educazione estetica, all'Università di Milano - Bicocca; Plamen Dejanoff, artista; Walter Seidl, curatore delle collezioni dell'Erste Bank Group di Vienna; Massimo Sterpi, avvocato esperto di diritto sulla proprietà intellettuale
dal 19 al 23 aprile dalle 18: L'identità di Genova domani. Stefano Bigazzi, Laura Guglielmi, Eliana Quattrini intervistano esponenti del mondo politico, economico e culturale della cittÃ
29 aprile ore 17.30 presentazione del libro Sincretismi. Esplorazioni diasporiche sulle ibridazioni culturali con l'autore Massimo Canevacci, docente di Antropologia culturale all'Università La Sapienza di Roma.
Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
via Jacopo Ruffini 3 - 16128 Genova
orario
martedì - venerdì 9 -18.30
sabato e domenica 10 - 18.30
lunedì chiuso
COMUNICAZIONE MUSEI CIVICI DI GENOVA
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