Lucidi dialoghi. Le opere dell'artista nascono dalla scoperta di materiali inconsueti (colori mordenti e poliestere lucido applicati su superfici di formica o su tavola) e si caratterizzano per un uso singolare della luce, creando l'illusione della sperimentazione fotografica evocata con il semplice uso della manualita'.
Lucidi Dialoghi
Sabato 16 Aprile 2005, alle ore 18.00, la Galleria d’arte Serego inaugura una mostra personale di Giovanni Lombardini. L’esposizione dal titolo Lucidi Dialoghi presenta una selezione del lavoro recente dell’artista riminese.
La mostra presenta opere che vanno dal 2002 al 2005 e rappresentano tre cicli di lavoro che prendono il nome di Pietre Preziose, Scie e Rime.
Le opere di Lombardini nascono dalla scoperta e dall’uso sperimentale di materiali inconsueti (colori mordenti e poliestere lucido applicati su superfici di formica o su tavola) e si caratterizzano per un uso singolare della luce creando l’illusione della sperimentazione fotografica od addirittura tecnologica o virtuale; evocata con il semplice uso della manualità .
…Lombardini fa uso di una personale astrazione che, oltre ad attraversare i limiti della narrazione, supera la contraddizione tra la concretezza del vissuto e la simultanea coscienza del suo essere finzione. Crea cioè un mondo che appartiene al pensiero ed ogni quadro genera un orizzonte, si toglie dall’effetto naturalistico portando il colore a rivelarsi con spostamenti, sbarramenti, dissolvenze... (G. Papi)
…scrivere con la luce viene amplificato dalla vernice trasparente di derivazione industriale, che viene data sopra i quadri. Tutto diventa lucido, un’opera tirata a specchio in cui il colore dilavato, trasparente si esalta. La superficie diventa riflettente e assorbe per così dire l’ambiente circostante. Appare allora un’idea lustrale della pittura, l’idea di qualcosa di magico, una sorta di apparizione. Un’idea alchemica. Gli stessi materiali trasmettono e diventano qualcos’altro – sono vetro e contengono luce. Sono scrigno di una poesia formata da parole colorate, da parole che si chiamano e si rispondono. Oppure di frasi sull’arte e sull’amore per la bellezza. (V.Dehò)
Giovanni Lombardini è nato nel 1950 a Coriano in provincia di Rimini dove vive ed ha compiuto gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Nel 2004 ha tenuto una personale a Londra presso Barbara Behan Contemporary Art ed ha pubblicato “Racconti brevi†con testi di Valerio Dehò e Sandro Parmigiani e “Fiori Finti†con testi di Giancarlo Papi, Marisa Zattini e Nello Zavattini.
Inaugurazione: Sabato 16 Aprile 2005 ore 18.00
Galleria d’Arte Serego
via Cantore, 13 – Verona