In mostra le carte e un importante nucleo di opere degli anni '50 - '60. Moreni e' tra i primi a percepire la novita' delle tematiche informali, la sua pittura materica mantiene e coltiva il colore, la potenzialita' metamorfica della pasta cromatica come magma incandescente che si mescola e intreccia a parole, neologismi e indicazioni sconnesse, immaginifiche o solo poetiche.
Dal 23 aprile al 23 maggio, a Reggio Emilia, lo Spazio Bonioni Arte ospita la mostra "Le carte di Mattia Moreni".
Viene esposto in questa occasione una nutrita serie di carte degli anni Novanta e uno straordinario nucleo di opere moreniane degli anni Cinquanta-Sessanta. E' presente, fra gli altri, un dipinto di grande formato "La caduta" del 1956, il periodo più importante e ricercato delle opere dell'artista.
Nato a Pavia nel 1920, Mattia Moreni muore a Ravenna nel 1999. Moreni è oggi unanimemente considerato tra i maggiori protagonisti dell'arte del secondo Novecento a livello mondiale. Dopo una formazione neocubista non distante dalle posizioni di "Corrente", tra il 1952 ed il 1954 fa parte del "Gruppo degli Otto" con Afro, Birilli, Corpora, Morlotti, Santomaso, Turcato e Vedova ed è tra i primi a percepire la novità delle tematiche informali. Nel 1956 è presentato da Francesco Arcangeli alla Biennale veneziana accanto a Mandelli e Morlotti.
In questi anni giunge ad una felice stagione informale, gestuale, materica.
A partire dagli anni Sessanta, Moreni si indirizza verso una lunga serie oggettuale: cartelli stradali, baracche, immagini di legno prima, poi le angurie-non angurie, i meli avvelenati, le pellicce, le angurie antropoidi che emblemizzano il disfacimento e la decadenza dell'uomo contemporaneo. La conseguente regressione della specie umana, si materializza in immagini particolarmente forti come nella serie dei macro sessi femminili oramai sterili o in complessi insiemi di simboli tra i quali, verso la metà degli anni '80 compare prepotentemente l'abbinamento umanoide-computer. Al tema della mutazione antropologica-elettronica l'artista dedica la fase ultima della sua attività .
La pittura materica di Moreni è pittura di altissima qualità che mantiene e coltiva il colore, la potenzialità metamorfica della pasta cromatica come magma incandescente che si mescola e intreccia a parole, neologismi, frasi e indicazioni sconnesse, immaginifiche o solo poetiche, alla ricerca di forma e di intensità espressiva e comunicativa che arresti il progressivo impoverirsi della nostra cultura materiale, dei nostri rapporti con la natura mater.
Immagine: Mattia Moreni, Computer finito-Identikit artificato, 1996, tecnica mista su carta, cm 48 x 72
Inaugurazione sabato 23 aprile ore 17.30
Spazio Bonioni Arte
Corso Garibaldi n. 43 Reggio Emilia
Orari: tutti i giorni, escluso il lunedì, ore 10.00 - 13.00 16.00 - 20.00