Circolo Amantes
Torino
via Principe Amedeo, 38/a
011 8172427 FAX 011 8172427
WEB
Armando Ceste
dal 18/4/2005 al 6/5/2005
011 8172427 FAX 011 8172427
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Segnalato da

Roberto Tos



approfondimenti

Armando Ceste



 
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18/4/2005

Armando Ceste

Circolo Amantes, Torino

Terroristen, il martirio di Ulrike Meinhof. Le istituzioni ammoniscono i buoni sull'esistenza dei cattivi diffondendo l'immagine del nemico, perche' sia riconosciuto, isolato e reso innocuo. Dalla 'trasformazione' di queste fotografie segnaletiche e' nata l'idea di questa mostra.


comunicato stampa

Terroristen, il martirio di Ulrike Meinhof. Una mostra segnaletica ri/segnata

La mattina del 9 maggio 1976 nel supercarcere-fortezza di Stammheim terminava la vita di Ulrike Meinhof, la rivoluzionaria comunista della Raf (Rote Armee Fraktion). Gli agenti di custodia avevano trovato la detenuta impiccata nella sua cella. Un anno e mezzo più tardi, il 18 ottobre 1977, altri tre appartenenti alla Raf, Gudrun Ensslin, Andreas Baader e Jan-Carl Raspe, verranno anch’essi rinvenuti morti nelle loro celle. Come per la morte di Ullrike Meinhof, anche dopo queste morti vi saranno accese polemiche sulla questione se si fosse trattato di una morte per suicidio, o di un omicidio per mano ignota.

Le istituzioni ammoniscono i buoni sull’esistenza dei cattivi diffondendo l’immagine del nemico, perché sia riconosciuto, isolato e reso innocuo.

La foto segnaletica annuncia pubblicamente che chi ha quella faccia deve essere punito.

Es ist so und es ist nicht so / è così e non è così

Dalla “trasformazione” di queste fotografie segnaletiche è nata l’idea di questa mostra. Una trasformazione che (attraverso il colore, accostamenti con altre immagini) non vuole dare giudizi, giudicare, ma restituire emozioni e riflessioni diverse dall’immaginario del terrore evocato dal potere.

Infatti questa rappresentazione del male assoluto per altri non è così. Nei territori arabi e di cultura islamica, quelli che le nostre istituzioni e i mass media indicano come “terroristi”, vengono invece definiti (e rappresentati anche in immagini) come “martiri”. Un concetto quello del martirio lontano dal pensiero della nostra società occidentale. Per ritrovarlo bisogna tornare indietro al tempo dei martiri cristiani.

Nella mostra viene accostato il martirio di Ulrike Meinhof a quello di Jean-D’Arc (attraverso le immagini “segnaletiche”del film di Dreyer) mescolando visioni mistiche religiose a visioni mistiche rivoluzionarie. Un destino, quello di queste due donne, però comune, consapevole e fino in fondo coerente come scelta di vita e di conseguenza di morte.

Inaugurazione: martedì 19 aprile ore 19.30

AMANTES art space café
Via Principe Amedeo 38/a, Torino.
dal lunedì al sabato, ore 19.00/02.00.
ingresso libero in galleria
accesso al circolo con tessera ARCI

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