Frutti Proibiti. Frutta e verdura, lucide e invitanti, accompagnate da foglie secche, accartocciate, oppure ancora verdi, ma segnate dal tempo che passa e inevitabilmente destinate ad appassire. La ricerca e' minuziosa, l'indagine fotografica, la tecnica raffinata.
Frutti Proibiti
Colpiscono le Nature in posa di Gerico. Quel suo occhio da caravaggesco, il suo spirito da olandese seicentesco. Gli attori della pièce sono tutti davanti ai nostri occhi: frutta, verdura lucide ed invitanti accompagnate da fogli secche, accartocciate, oppure ancora verdi, ma segnate dal tempo che passa ed inevitabilmente destinate ad appassire. La ricerca è minuziosa, l'indagine fotografica, la tecnica raffinata. Ma in tanta limpidezza, qualcosa ci punge, lasciandoci velati di malinconia. E' la luce, intensa, che piove da ogni parte, che si posa sui tondi e succosi acini d'uva, sulle pesche morbide, voluttà per gli occhi e i sensi, dolci promesse di felicità , ma anche scende come un fendente sui melograni spaccati, sui rami secchi, novelli simboli della vanitas, caduchi e fuggevoli come la vita. E' la luce, implacabile portatrice di verità che illumina gli orrori e le bellezze della nostra esistenza.
(...) Le diverse esposizioni succedutesi negli anni, tra cui anche l'ultima a Torino, hanno messo in evidenza l'idea di una natura, eslège e meccanica, meglio di una naturalità antinaturale. Ma la prospettiva d'avvio, moralistica epperò anche consapevole e morale, si è poco per volta dislocata su un terreno di distaccata visività .
I nitidi oggetti domestici "natura in posa" (così le ha definite Gerico) sono esposte frontalmente sul piano prospettico dell'asse contro la superficie unita del fondo, con lo studiato equilibrio formale che hanno le statue del frontone di un tempio greco. Con una sorta di cerimoniale sacralità , forme e tono concorrono alla sintesi figurativa, mentre ombre e luci nel loro rigoroso intarsio assumono la funzione di inflessibili guardiani della tékne artistica e ogni oggetto che per la sua esatta definizione sempre appartiene al mondo dell'inganno visivo, appare invece come il testimone di una legge formale, di una integrappartenenza al regno della conoscenza poetica.(...)
Floriano De Santi
Gerico. Nasce a Somma Lombardo nel 1946. Autodidatta. Nel 1969 inizia l'attività professionale.
Negli anni 70 si sente attratto dalle tematiche collegate ai rapporti tra l'uomo, la macchina e il mondo dei consumi. Tale sua ricerca prosegue fino al 1981 concludendosi con una grande mostra alla Galleria Rotta di Genova. Dal 1982 la sua pittura si articola su vari livelli iconografici "Performance" e "Museo Vivo", basati sulla ripresa scenografica di brani di pittura antica, e dal 1990 con "Natura in posa", costituito dalla proposizione di elementi di natura realizzati nel massimo realismo unito alla massima artificialità . Dal 1997 collabora con Brancolini, Fusi e Nigiani, all'allestimento di esposizioni itineranti. In anni di attività , Durante la sua attività , Gerico ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in tutta Italia e all'ester
Inaugurazione: giovedì 21 aprile 2005 ore 18 - Sarà presente l'artista
arteincornice galleria d'arte moderna e contemporanea
Via Vanchiglia, 11/c - TORINO
Orario: 9,30 - 12,30 e 15,30 - 19,30 - chiuso festivi e lunedì mattina