Dopo il successo di Praga (a Palazzo del Comune, dal 2 al 30 settembre, omaggio della Regione Marche nell'ambito delle celebrazioni della città quale capitale europea della cultura), la mostra Incisori dalle Marche nel XX secolo, approda alla Mole Vanvitelliana di Ancona. La rassegna, che raccoglie 130 opere di artisti fondamentali è curata da Roberto Farroni e promossa dalla Regione Marche-Assessorato alla Cultura e Centro Beni Culturali e dal Comune di Ancona- Assessorato alla Cultura e consente di comprendere ed approfondire il fascino ed i misteri dell'incisione.
Incisori dalle Marche nel XX secolo.
Dopo il successo di Praga (a Palazzo del Comune, dal 2 al 30 settembre, omaggio della Regione Marche nell'ambito delle celebrazioni della città quale capitale europea della cultura), la mostra Incisori dalle Marche nel XX secolo, approda alla Mole Vanvitelliana di Ancona. La rassegna, che raccoglie 130 opere di artisti fondamentali tra i quali Adolfo De Carolis, Anselmo Bucci, Bruno da Osimo, Luigi Bartolini, Pericle Fazzini, Arnoldo Ciarrocchi, Walter Valentini, Valeriano Trubbiani, Roberto Stelluti e Giorgio Bompadre, curata da Roberto Farroni, è promossa dalla Regione Marche-Assessorato alla Cultura e Centro Beni Culturali e dal Comune di Ancona- Assessorato alla Cultura e consente di comprendere ed approfondire il fascino ed i misteri dell'incisione.
Come scrive lo stesso Farroni nell'elegante catalogo, accuratamente stampato da "Futura" (Officine Grafiche-Senigallia), tracciando una sintetica e chiara storia di questa arte nella nostra regione richiama al Rinascimento (con l'uso della carta fiorente nella città di Fabriano), a Federico Barocci, Simone Cantarini e al Dimantini che nel corso del Seicento, seppero tenere ben alto l'uso della pratica incisoria. Era un modo per far conoscere e diffondere la loro fondamentale attività di pittori, attraverso appunto quella tecnica, che permetteva la ripetitività delle immagini. Ma ben presto parve chiaro che essa consentiva delle possibilità creative diverse dalla pittura, affermandosi quale mondo espressivo autonomo e con risultati di grande efficacia.
Il recupero moderno dei valori delle tecniche incisorie, particolarmente della xilografia, avviene, proprio all'inizio del nostro secolo e fu di origine letteraria. Adolfo De Carolis, uno dei migliori xilografi del Novecento, avvertì il fascino dell'incisione, sulla spinta del recupero dei valori artigianali dell'arte, mettendo a disposizione di due poeti e scrittori, Giovanni Pascoli e Gabriele D'Annunzio, la sua capacità di incisore-xilografo per la decorazione dei loro libri letterari e poetici.
Orari:
tutti i giorni, dalle 17 alle 20;
chiuso il lunedì.
L'ingresso è libero.
Per informazioni, tel. 071/2225019.
Mole Vanvitelliana - Ancona